Dopo Valentino Pierpaolo Piccioli sarà il direttore creativo di Balenciaga

Lo stilista prende il timone creativo di Balenciaga. Una nuova era si apre per la maison, dove visione, poesia e radicalità estetica si fondono in una nuova forma di lusso contemporaneo.

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Matteo Calzaretta

Giornalista

Giornalista pubblicista, collabora con alcune tra le principali testate nazionali di lifestyle e spettacoli.

Pubblicato: 19 Maggio 2025 18:34

Dopo l’addio a Valentino, lo stilista italiano prende il timone creativo di Balenciaga. Una nuova era si apre per la maison, dove visione, poesia e radicalità estetica si fondono in una nuova forma di lusso contemporaneo.

Un cambio di rotta netto per Balenciaga

La moda è fatta di cicli, ritorni, rivoluzioni. E a volte, di incontri inaspettati ma perfettamente sensati. È il caso dell’annuncio che ha scosso il mondo fashion: Pierpaolo Piccioli è il nuovo direttore creativo di Balenciaga. Dopo l’uscita da Valentino nella primavera del 2024, lo stilista romano torna alla ribalta alla guida di una delle maison più influenti e discusse degli ultimi anni.

La notizia, trapelata attraverso le consuete indiscrezioni e poi confermata con una comunicazione ufficiale, segna un passaggio di testimone importante. La casa di moda fondata da Cristóbal Balenciaga nel 1919 entra così in una nuova fase, dopo la lunga e controversa direzione di Demna, che aveva portato la maison a diventare sinonimo di sperimentazione, provocazione e rottura delle convenzioni.

L’arrivo di Piccioli suggerisce un cambio di prospettiva, ma non di intensità. Balenciaga continuerà a essere una voce radicale, ma probabilmente con un tono più intimo, colto, poetico.

Pierpaolo Piccioli, il nuovo direttore creativo di Balenciaga
Fonte: Ufficio stampa
Pierpaolo Piccioli, il nuovo direttore creativo di Balenciaga

Piccioli non è uno stilista qualunque. È uno dei pochi che, nel corso degli ultimi vent’anni, è riuscito a costruire una visione coerente, riconoscibile e profondamente personale della moda. La sua estetica non vive di tendenze passeggere, ma di un dialogo costante con l’arte, la cultura, la storia e l’essere umano.

Il suo talento risiede nella capacità di rendere il lusso non solo desiderabile, ma anche significativo. In un’epoca dominata dalla comunicazione frenetica, dai contenuti effimeri, dalle strategie virali, Piccioli ha sempre scelto di parlare sottovoce, con forza ma senza gridare. La sua moda è fatta di inclusività autentica, di silhouette che raccontano identità plurali, di colori che diventano manifesti politici ed estetici, come il celebre PinkPP, simbolo di una Valentino nuova, libera, contemporanea.

Una storia di talento, visione e dedizione

Nato a Nettuno, sul litorale romano, Pierpaolo Piccioli non inizia la sua carriera con l’ambizione di diventare stilista. Il suo primo amore è la fotografia, attraverso la quale si avvicina alla moda osservandola dalle pagine delle riviste internazionali. Dopo gli studi all’Istituto Europeo di Design di Roma, la svolta arriva grazie all’incontro con Maria Grazia Chiuri, con cui condivide i primi anni da Fendi, nel reparto accessori.

Il duo si afferma rapidamente e viene chiamato da Valentino alla fine degli anni ’90. Lì, rivoluzionano l’immagine degli accessori del brand, fino ad arrivare nel 2008 alla direzione creativa dell’intera maison. In un momento delicato, successivo al ritiro di Valentino Garavani, Piccioli e Chiuri riescono nell’impresa di rilanciare il marchio, restituendogli credibilità, freschezza e successo commerciale.

A Parigi la sfilata Autunno/Inverno 2025 di Balenciaga, al Cour du Dôme des Invalides
Fonte: Ufficio stampa
A Parigi la sfilata Autunno/Inverno 2025 di Balenciaga, al Cour du Dôme des Invalides

Nel 2016, Chiuri parte per Dior, e Piccioli resta solo al comando. È allora che emerge con ancora più forza la sua cifra stilistica: un approccio umanista, elegante e ricco di contenuti. Trasforma Valentino in una voce forte del panorama internazionale, tra abiti scultorei da red carpet e collezioni couture che celebrano la diversità, la libertà, il pensiero. Ora, dopo un addio sofferto ma necessario, Piccioli si prepara a riscrivere un’altra storia. Quella di Balenciaga, marchio che negli ultimi anni ha vissuto una fase di intensa esposizione mediatica, non priva di polemiche. Con Demna, la maison è diventata simbolo di una moda che sfida, che disturba, che mette in discussione il concetto stesso di eleganza.

Con Piccioli, probabilmente, la radicalità non sparirà. Ma sarà restituita alla forma, alla sostanza, al gesto sartoriale come espressione culturale. La sua visione porterà un equilibrio nuovo tra sogno e concretezza, tra emozione e rigore. Sarà interessante vedere come l’eleganza fluida e poetica dell’ex direttore di Valentino dialogherà con il linguaggio visivo, spigoloso e tagliente, di Balenciaga.

La moda come specchio dell’umanità

Questa nomina è più di un semplice cambio di guardia. È il segnale che la moda ha ancora voglia di credere nel talento, nella coerenza, nella narrazione autentica. Pierpaolo Piccioli rappresenta una delle voci più raffinate e coscienti del panorama contemporaneo. In un settore in continua trasformazione, dominato da algoritmi e hype, la sua presenza ricorda che l’identità è ancora il vero lusso. E che il futuro della moda può essere anche profondo, bello, radicale, ma soprattutto, umano.