John Richmond, lo stilista dal DNA rock

Lo stilista inglese, tra rinascita e riscatto, ripropone durante la Fashion Week tutta la sua anima denim e rock.

Foto di Paolo Gelmi

Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

Classe 1961, lo stilista inglese John Richmond è sicuramente il creativo più Rock del panorama internazionale. La musica è la sua musa ispiratrice per eccellenza, le grandi rock star protagoniste dagli anni ’70 e 80 come Mick Jagger, Freddie Mercury, Jimi Hendrix per citarne alcuni, sono stati coloro che indirettamente hanno dato linfa alla sua lunga storia stilistica. Negli anni ottanta, John fonda il suo brand in Inghilterra, ma saranno gli anni novanta, attraverso una partnership con un imprenditore italiano, Saverio Moschillo, che consacreranno John Richmond in Italia e nel mondo, come lo stilista dall’anima rock capace di creare un nuovo stile metropolitano, attento ai dettagli di ogni singola creazione tutta Made in Italy. Iconici sono stati i suoi jeans della collezione del 2003, con la scritta Rich sul lato B dei pantaloni, che stravolgeranno il mercato, creando un fenomeno sociale che coinvolgerà un’intera generazione e le celebrity più iconiche dell’epoca, rendendo questo capo d’abbigliamento il più richiesto e venduto sul mercato. Giacche in pelle, borchie e t-shirt poi, diventeranno il suo biglietto da visita e sigleranno il suo posizionamento nel fashion system, riconoscendo allo stilista anglosassone, un forte estro creativo, con un alto indice di gradimento a livello mondiale.

Animo gentile e grinta da vendere sono lo stile inconfondibile che lo accompagnano da sempre, facendolo amare da stampa e addetti ai lavori, sino a toccare le corde dei consumatori più esigenti. Viso slavato e capelli lunghi tipici degli anni 80, sono il suo modo di affrontare la scena: un ragazzo, John, che interpreta personalmente lo stile che rappresenta, conquistando, anno dopo anno, i consensi di uomini e donne dallo spirito ribelle e anticonformista. Nel 2016 improvvisamente, il sodalizio con l’imprenditore italiano finisce in modo drastico, allontanando temporaneamente lo stilista dal suo amato brand, per poi tornarci nel 2018, con il ruolo Direttore creativo;  mansione che gli darà l’opportunità di riversare nuovamente, nelle nuove collezioni, tutta la sua innata creatività rock dal profumo contemporaneo, riportando magicamente il marchio John Richmond alla ribalta delle passerelle internazionali e sotto i riflettori dei più importanti buyer. Riposizionando di conseguenza la maison sui mercati internazionali, con l’intento di riconquistare le nuove generazioni, grazie anche all’ingresso nel Metaverso e alla creazione di NFT, di capi di abbigliamento che saranno successivamente venduti.

QF Lifestyle ha incontrato lo stilista inglese durante l’ultima FW appena terminata, per farsi raccontare qualche aneddoto sul suo percorso creativo.

John Richmond

John, sei inglese ma hai un fortissimo attaccamento all’Italia e alla città di Milano, perché?
Il mio legame con Milano è indissolubile, anche nei momenti più difficile non ho mai pensato di allontanarmi da questa meravigliosa città. Sono stato qui la prima volta nel 92, per tornarci definitivamente nel 93 e qui ho ottenuto il mio successo. Questa città è sempre in fermento, ogni anno cambia e si allinea con il mondo, anticipando le tendenze. Non è cosi frenetica come la descrivono e la gente è gentile e disponibile. Architettonicamente sta cambiando molto, passando da uno stile classico a uno super moderno, un mix di architetture che la rendono davvero interessante e speciale;  si mangia bene e la sua Fashion Week è indubbiamente la più fresca e creativa, quindi anche se vivo a Londra, appena posso torno qui.

Quali sono gli elementi che ti ispirano per la creazione delle tue collezioni?
Sicuramente la musica è la mia fonte d’ispirazione, io appartengo ad una generazione dove il rock ed il punk dominavano la scena e con loro tutte le altre declinazioni musicali. La musica dettava le tendenze : giubbotti di pelle, il denim ed i capelli lunghi erano la cifra identificativa di intere generazioni, ed io assorbivo quella adrenalinica realtà, creata da quell’animo ribelle tipico di quel periodo. Reinterpretavo quel mood e quello stile, cosa che faccio tutt’ora ma in una chiave contemporanea, studiando le forme, selezionando i tessuti, mantenendo inossidabile quello stile rock. Un altro elemento d’ispirazione è il marciapiede e la strada, mi guardo intorno, cerco di osservare le cose e le persone, per poi trovare l’ispirazione giusta. D’altronde anche il rock è nato dalle strade, quindi tutto torna ed ha un senso.

É cambiato il modo di fare e vestire la moda dopo il Covid19?
Credo che la gente si sia dimenticata di quel periodo, perlomeno non ci pensa più. La cosa certa è che la voglia di tornare a vivere ha finalmente ripreso il sopravvento, la gente vuole divertirsi, cerca spensieratezza. Anche noi creativi abbiamo ritrovato stimoli importanti.

Chi sono gli uomini e le donne che indossano John Richmond?
Sono persone con la mente aperta e che si sentono a loro agio indossando i miei abiti, quasi fosse una seconda pelle. Sono persone che amano la musica e hanno una visione della vita molto aperta e un animo un pochino ribelle.

Quali sono i materiali che hai utilizzato nelle ultime collezioni uomo/donna?
Un grande ritorno del denim in tutte le sue declinazioni e lavaggi: denim strappato, laserato, sbiancato e tagliato. Poi il nylon tradizionale oppure con stampe che ripropongono nuovamente il denim, con aggiunta di seta e jersey, e poi non poteva mancare l’immancabile pelle.

La musica, da sempre fonte ispiratrice di cambiamenti e rivoluzioni giovanili, che attraverso le note dei suoi brani più famosi , che rimangono impresse nella memoria della gente, e che è capace, nel riascoltarle a distanza anche di molto tempo , di rievocare le stesse sensazioni uniche e indimenticabili. Così è anche per lo stilista John Richmond, che da essa trae la propria ispirazione per raccontare alle nuove generazioni una nuova chiave identificativa di un movimento rock contemporaneo; che attraverso le sue creazioni rivoluzionarie ed innovative torna a ripercorrere le strade metropolitane conquistando le nuove generazioni.