Non provate a chiamarlo sarto. Il suo motto è infatti “I am not a tailor”. Stiamo parlando di Alessandro Martorana, classe 1974, nato e cresciuto a Torino ma di origini siciliane. Alessandro ha sempre avuto nelle corde la voglia di emergere e di lasciare un segno indelebile sullo spartito della sua vita. Alla giovane età di 24 anni decide di abbandonare il suo lavoro in un’officina metalmeccanica per aprire il suo primo atelier, una scommessa con la vita, una prova di coraggio nel rimettersi in gioco, una dichiarazione d’intenti nel rischiare – non solo economicamente – puntando tutto sul suo giovane ed inespresso talento.
Galeotto fu il suo incontro con Lapo Elkann che, catturato dalla personalità di Alessandro, dalla sua sensibilità professionale, decide di fargli visitare l’archivio degli abiti di suo nonno, il grande avvocato Gianni Agnelli. Alessandro rimane colpito immediatamente da quanta maestosità e classe si celasse in quel guardaroba, al punto da ottenere il permesso di poter reinterpretare in chiave contemporanea alcuni capi, mantenendo la personalità che questi completi sprigionavano aggiungendo la propria personale visione.
Il successo fu immediato, tanto che Lapo diventò il suo primo cliente e il biglietto da visita verso una professione di successo. Da quel momento l’ascesa di Alessandro è veloce e consapevole, il quale si divide tra tradizione e innovazione; le sue fonti di ispirazioni sono la sartoria italiana e quella inglese, due scuole dai punti di vista diversi, ma entrambe coniugano la massima espressione dell’eleganza maschile.
Dopo aver ottenuto un buon successo in Italia, Alessandro sperimenta una nuova avventura trasferendosi temporaneamente a Los Angeles e in quel poco tempo trascorso al di là dell’oceano, riesce a farsi notare da alcuni iconici attori hollywoodiani, diventando per alcuni di loro il nuovo riferimento di stile. Tra questi ne citiamo alcuni: Jude Law e Andy Garcia. Ma sarà l’Italia il paese che consacrerà il successo di Alessandro. In breve tempo conquisterà il cuore di calciatori, uomini dello spettacolo e professionisti di ogni genere, dando prova di un grande gusto creativo e umano.
Alessandro, qual è una delle soddisfazioni più grandi che ricevi nel tuo lavoro?
Ogni volta che costruisco un abito lo faccio studiando la personalità dei miei clienti, cerco di capire quali sono le loro aspettative ed esigenze, studio il loro carattere, le loro spigolature, cercando infine di indirizzarli al meglio nella scelta del modelli e dei tessuti. Quando tornano da me in atelier, mi riferiscono di aver ricevuto tanti complimenti per il look e per l’eleganza che l’abito trasmetteva. Questa è la più grande soddisfazione che si possa ottenere nella mia professione.
Hai una clientela importante ed esigente, come riesci a coniugare al meglio la tua arte e professione, confrontandoti con personalità così spiccate?
All’inizio ero un tantino in imbarazzo, confrontarsi con persone così importanti e famose non era facile, ma con il tempo ho capito che anche loro hanno un’anima, hanno le loro fragilità e hanno bisogno di essere consigliate e accompagnate nella scelta giusta per trovare l’abito perfetto da costruire sul proprio corpo, sia in termini di modello e vestibilità, ma anche di scelta dei tessuti. L’abito deve rappresentare al meglio la loro personalità e il loro carattere, deve essere un perfetto equilibrio di elementi sartoriali e umani, tutto racchiuso in un modello unico ed esclusivo. Abito dopo abito con alcuni clienti vip sono diventato amico, con alcuni condivido la passione del calcio e nello specifico della Juve, che tifo in modo smisurato sin da bambino, con altri condivido la passione per viaggi e musica oppure la buona cucina. Ogni cliente per me è importantissimo, indipendentemente dal suo ruolo all0’interno della società. Arrivo da una famiglia umile e tradizionale, che mi ha insegnato i veri valori della vita e a dare importanza all’amicizia, alla riconoscenza, al rispetto delle persone tutte.
Se ti dico: “Bespoke, Made to Measure”, cosa ti viene in mente?
Non può che venirmi in mente la mia filosofia. Non esistendo un uomo uguale in tutto ad un altro, non vedo perché ci debbano essere due abiti uguali, che si tratti di una giacca, una cravatta oppure un pantalone questi devono avere una personalità unica, sia nel modello, che nella scelta del tessuto. Ogni capo deve rappresentare l’uomo che lo indossa. Per rendere la cosa ancora più esclusiva e unica visito spesso le aziende che producono tessuti, sia in Italia che all’estero, studio i tessuti nei minimi particolari, la loro composizione e le applicazioni che si possono adottare, sono sempre alla ricerca dell’eccellenza assoluta. Quando svolgo questa attività divento quasi maniacale per soddisfare la fame di conoscenza. Le materie prima sono l’elemento principale per costruire un capo, dopo si aggiunge la magistrale arte sartoriale e un buon gusto estetico. Tutti questi elementi devono convivere in perfetto equilibrio e armonia.
Il tuo marchio AM ha ampliato la sua offerta, oltre agli abiti adesso anche arredamento
Trattasi di collaborazioni. Una a cui tengo particolarmente è con BI.CI srl, con loro svolgo l’attività di art director, ho scelto di confrontarmi con loro perché condividono con me la passione per il su misura e per l’eccellenza nel settore arredo luxury, con progetti creati ad hoc nel settore interni, outdoor e contract. Progetti unici ed esclusivi ottenuti creando mobili e complementi d’arredo che siano il simbolo del vero Made In Italy.
Alessandro, un desiderio?
Continuare a fare al meglio il lavoro che amo, conquistare nuovi mercati per contribuire a diffondere la nostra eccellenza. Il Made In Italy è ormai un marchio riconosciuto a livello globale, l’Italia è ricca di tante eccellenze in più settori e quello della costruzione degli abiti è uno di questi. Vorrei davvero lasciare un segno indelebile.
Alessandro Martorana ad oggi ha due atelier: uno a Milano nel quadrilatero della moda, l’altro nella sua città natale, Torino. Ma è il mondo il suo vero ufficio. Il viaggio permette ad Alessandro di conoscere usi e costumi, ma anche di scoprire tendenze e variazioni di stile. Gli uomini non sono tutti uguali e anche il loro modo di indossare un abito cambia a seconda del luogo in cui vivono. Londra e l’Italia sono le sue grandi maestre e fonti d’ispirazione, da sempre determinano le linee guida di una sartorialità unica e dalle profonde tradizioni, con un occhio sempre rivolto al futuro e all’innovazione. Questo Alessandro lo ha capito da subito