Controlli su mozzarella di bufala campana DOP: 475 i falsi segnalati e venduti su Internet

Le frodi alimentari, soprattutto online, sono diventate una minaccia crescente per la mozzarella di bufala campana DOP, simbolo della tradizione gastronomica italiana ma anche il più imitato

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 5 Febbraio 2025 10:49

La mozzarella di bufala campana DOP è uno dei simboli più riconosciuti e apprezzati del Made in Italy, ma la sua popolarità la rende anche uno dei prodotti più esposti alle contraffazioni. Soprattutto il mondo digitale si sta rivelando un terreno fertile per le frodi alimentari.

Basti pensare che, solo nel 2024, il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana ha effettuato 3.752 controlli, concentrando una parte significativa di queste verifiche online. E i numeri parlano chiaro: sono stati 475 i casi di falso segnalati.

La mozzarella di bufala campana DOP fake venduta su internet

La crescente diffusione di marketplace online, e-commerce e social media ha reso più facile per i truffatori vendere prodotti non certificati utilizzando il nome e l’immagine della mozzarella di bufala campana DOP. Tra i produttori delle 475 mozzarelle “fake” ritirare dalla vendita, infatti, molti erano non autorizzati a usare il termine Mozzarella di Bufala Campana DOP per commercializzare. Alcuni venditori hanno addirittura falsificato il logo DOP o hanno usato versioni simili per dare l’illusione di autenticità.

In alcuni casi, anche se il prodotto non utilizzava direttamente l’acronimo DOP (denominazione di origine protetta), la confezione riportava comunque terminologie che evocano questa denominazione, come “mozzarella di bufala”, ma di fatto senza alcuna certificazione per gli standard di qualità e le specifiche previste dal consorzio di tutela.

Inoltre, i truffatori usavano immagini generiche di mozzarella o fotografie che non corrispondevano alla realtà, creando confusione tra i consumatori e sfruttando comunque la popolarità del prodotto.

Truffe alimentari più diffuse online

Secondo i dati del report del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana, oltre il 75% dei casi di frode alimentari riguarda le piattaforme di vendita più popolari (come Amazon, eBay) dove, purtroppo, i controlli possono risultare difficili da implementare. Il 12% delle violazioni, invece, è stato individuato su e-commerce specifici, mentre l’11% su social media.

A questo proposito, il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, ha sottolineato l’impegno massimo nella vigilanza e nella trasparenza, consapevole che proteggere il marchio e la qualità della mozzarella di bufala campana DOP è fondamentale non solo per il consumatore, ma anche per l’intera economia del settore.

La strategia del Consorzio prevede quindi il potenziamento dei controlli anche per il 2025, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la difesa contro le frodi alimentari, soprattutto attraverso il monitoraggio in tempo reale delle piattaforme online.

Perché è importante tutelare il marchio

La tutela della produzione della mozzarella di bufala campana DOP è fondamentale non solo per preservare l’integrità del prodotto e tutelare i consumatori, ma anche per garantire la sua competitività a livello internazionale. Questo prodotto, simbolo dell’eccellenza alimentare italiana, sta vivendo una crescente domanda sui mercati esteri, con l’export che ha registrato numeri molto positivi, segno di un forte apprezzamento per la qualità e l’autenticità che contraddistinguono la mozzarella.

Il fatto che la Francia continui a essere il principale mercato di destinazione, assorbendo quasi un terzo dell’export, è un segno di quanto sia ormai un prodotto consolidato sui mercati europei. Non a caso, tra i principali importatori ci sono altri due Paesi UE, ovvero la Germania e la Spagna.

Non è da sottovalutare, inoltre, l’apertura a nuovi mercati, come la Norvegia e la Thailandia, che conferma un’espansione globale e suggerisce che il prodotto è riconosciuto nel resto del mondo, incontrando i gusti e le esigenze di consumatori anche al di fuori dei confini europei.

Quindi, nonostante il contesto sfidante, con una produzione che è aumentata solo dello 0,23%, la mozzarella di bufala campana DOP continua a dimostrare una resilienza notevole. La crescita, seppur modesta, riflette l’equilibrio tra domanda e offerta e conferma che il comparto non solo resiste, ma si evolve. La tutela è essenziale per proteggere questo valore economico.