Starbucks ha lanciato un’iniziativa che potrebbe rivoluzionare il mondo del lavoro negli Stati Uniti. La più grande catena di caffetterie del mondo, infatti, ha deciso di aumentare il congedo parentale pagato per i propri dipendenti, sia per le mamme che per i papà, con la retribuzione al 100% del salario medio che sarà garantita per 4,5 mesi per le donne e per 3 mesi agli uomini. L’aspetto rivoluzionario sta nel fatto che negli Stati Uniti la legge per le aziende prevede che le stesse non debbano concedere un giorno di assenza remunerata quando arriva un figlio.
Starbucks rivoluziona i congedi parentali
Il nuovo piano sui congedi parentali di Starbucks sarà operativo da marzo 2025, con l’azienda che punta dunque alla valorizzazione dei propri dipendenti per provare a risanare i conti disastrosi degli ultimi tre trimestri, segnati da vendite in calo e investitori insoddisfatti. “Il nostro successo inizia e finisce con i nostri partner del grembiule verde – ha detto il Ceo di Starbucks Brian Niccol – Ecco perché rendere Starbucks il miglior lavoro nel settore della vendita al dettaglio è il fulcro del nostro piano Back to Starbucks”.
Per le neo mamme il congedo parentale è stato triplicato, passando da 6 a 18 settimane (4,5 mesi). In questo periodo avranno diritto al 100% del salario medio.
Discorso simile anche per i dipendenti uomini che, diventando padri, potranno sfruttare un periodo di congedo raddoppiato, da 6 a 12 settimane (3 mesi). In questo caso è necessario che i dipendenti abbiano un contratto che prevede almeno 20 ore settimanali. A quanto detto si aggiunge l’opportunità per i neo genitori di sfruttare altre 12 settimane di congedo non retribuito.
La situazione per i neo genitori negli Stati Uniti
Quanto deciso da Starbucks in tema di congedi parentali rappresenta una grande novità per gli Stati Uniti dove, si ricorda, la legge per le aziende non prevede misure del genere per i neo genitori. Il Family and medical leave act, Fmla, stabilisce che i lavoratori che diventano padri o madri possono usufruire di 12 settimane di congedo parentale non retribuito se hanno maturato 1.250 ore di lavoro. Tutto ciò che eccede tale arco temporale è che prevede una paga è a discrezione dell’azienda, che può scegliere o meno di erogare benefit aziendali di questo tipo.
A oggi, solo il 40% dei datori di lavoro USA offre un congedo parentale retribuito, con il periodo medio di assenza dal lavoro che è di 10 settimane per le madri e di 1 settimana per i padri. A poter beneficiare di un congedo parentale retribuito è solo il 27% dei lavoratori statunitensi.
Starbucks punta anche alla formazione
Oltre che ai congedi parentali retribuiti, Starbucks ha previsto un’altra serie di interventi per aiutare i propri dipendenti e, al tempo stesso, la crescita dell’azienda. Ecco dunque che la catena di caffetterie si è data l’obiettivo di ricoprire internamente il 90% dei ruoli di leadership nel settore retail.
Per farlo, è stato attivato il programma Starbucks College Achievement Plan che prevede la copertura totale delle tasse universitarie per una laurea online dei dipendenti. Fin qui il programma ha permesso a 15mila dipendenti di laurearsi, con altri 25mila che sono in procinto di farlo.