Scuola, concorso rapido per 20mila precari: cattedra a settembre

In arrivo anche doppio bando Pnrr per i restanti 50mila docenti: in tutto tre bandi per arrivare ad assumere 70mila insegnanti

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Sono in arrivo tre bandi di concorso per assumere 70mila insegnanti entro il 2025. Il primo è un concorso sprint riservato ai docenti precari, da svolgere in forma rapida per assicurare l’assunzione di 20mila professori già dal prossimo settembre. A seguire due bandi Pnrr per i restanti 50mila, da inserire entro il 2025.

Primo concorso 20mila precari, a chi è rivolto

Il primo bando di concorso della scuola sarà “sprint”, ovvero da svolgere in tempi brevi per arrivare alle 20mila assunzioni per l’anno scolastico 2023-2024. Inoltre sarà “light”, con modalità di svolgimento delle prove semplificata.

Al concorso possono partecipare:

  • gli insegnanti già abilitati;
  • gli specializzandi sul sostegno
  • gli iscritti in seconda fascia (senza abilitazione) nelle graduatorie provinciali Gps.

Tra le modalità di assunzione, si segnala che l’immissione a settembre per i vincitori del concorso avverrà a tempo determinato, con svolgimento dell’anno di prova e tirocinio, e prove finali basate su un esame scritto e uno orale. In itinere all’anno di prova, i docenti che saranno assunti dovranno arrivare a 30 crediti formativi universitari (Cfu).

70mila assunzioni scuola entro il 2024: le fasi

Alla prima fase ne seguirà una seconda che dovrà allinearsi alle nuove regole del Pnrr, che prevede 70mila nuovi ingressi entro il 2024 con le nuove regole (concorsi light a cadenza annuale e 60 Cfu).

Per i rimanenti 50mila inserimenti sarebbero previsti due bandi di concorso nel 2024 e 2025. Si tratta delle selezioni “ordinarie”, che verranno messe a punto con cadenza annuale, e riservate agli aspiranti insegnanti che abbiano già ottenuto i 60 crediti formativi universitari.

Una quota dei posti anche dei concorsi ordinari sarà riservata ai docenti con almeno tre anni di supplenza nella scuola, anche se restano da quantificare quali saranno i numeri dei precari rispetto ai candidati usciti dalle università.

Scuola, novità per la mobilità degli insegnanti

Il nuovo sistema di reclutamento nella scuola dovrebbe prevedere, inoltre, delle novità anche in ambito di mobilità degli insegnanti. Oggi i provvedimenti attuativi del Pnrr prevedono la regola generale dei tre anni di permanenza nella sede di titolarità. I sindacati spingono per una revisione della regola attuale.

Il compromesso potrebbe essere quello di riservare il vincolo triennale solo alle immissioni in ruolo legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza (decreto legge 36), escludendo chi sia stato nominato con altre procedure.