Dove ritirare la Carta del Reddito di Cittadinanza

Scopri con QuiFinanza in che modo funziona la carta del Reddito di Cittadinanza e dove ritirarla.

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Alessandro Speziali

Esperto di Economia

Dopo la laurea triennale in Economia e Gestione Aziendale, durante gli studi magistrali vola all'Università della California dove ha modo di studiare la finanza da un punto di vista internazionale.

Pubblicato: 18 Novembre 2020 17:36Aggiornato: 8 Marzo 2024 14:48

Coloro che erano stati ammessi al Reddito di Cittadinanza, dopo aver ricevuto esito positivo dall’INPS, avevano dovuto attendere di essere chiamati da parte di Poste Italiane per ritirare la cosiddetta carta RDC o “carta Reddito di Cittadinanza”, lo strumento designato per erogare questo servizio. La carta era intestata direttamente al richiedente del Reddito di Cittadinanza e non era possibile avere più di una carta assegnata. Ma in che modo funzionava questa speciale carta e quando e dove era possibile ritirarla?

Ad oggi, il Reddito di Cittadinanza non è più attivo. Questa misura di sostegno economico, che aveva l’obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà sia italiane che straniere, è stata dismessa totalmente a partire dal 31 dicembre 2023.

Come funzionava la carta del Reddito di Cittadinanza

La carta del Reddito di Cittadinanza si utilizzava e funzionava come tutte le altre carte di pagamento elettronico con l’unica differenza che, invece di essere ricaricata dal titolare, questa ricarica veniva effettuata dallo Stato.

La carta poteva essere utilizzata sia per effettuare pagamenti diretti che per prelevare, in questo caso vi erano però dei limiti in base sia al numero che alla tipologia dei componenti del nucleo familiare. Per quel che riguarda i pagamenti diretti, non era possibile acquistare né online né all’estero, inoltre anche il prelievo in contanti all’estero era negato. Con la carta RDC era possibile in aggiunta pagare l’affitto e la rata del mutuo.

La prepagata poteva essere utilizzata in tutti gli esercizi convenzionati con il circuito Mastercard e non si pagava alcuna commissione. Vi erano però delle piccole commissioni in caso di prelievo di denaro e questa commissione dipendeva dal tipo di ATM da cui si voleva effettuare l’operazione:

  • 1 euro per i prelievi effettuati da ATM di Poste Italiane;
  • 1,75 euro per i prelievi effettuati da altri ATM bancari d’Italia.

Dagli ATM si potevano quindi prelevare contanti, ma solo fino ad un massimo di 210 euro mensili o 220 euro in caso di nuclei familiari numerosi e con persone non autosufficienti o disabili gravi. In ogni caso, la somma prelevabile dipendeva dal numero dei componenti della famiglia.

Non era inoltre possibile ricevere alcun tipo di bonifico o ricarica da parte di soggetti terzi che non fossero la Pubblica Amministrazione. Essendo la card dotata di tecnologia contactless, era possibile utilizzarla, per acquisti che riguardano un totale inferiore a 25€, senza digitazione di alcun codice PIN.

Dove e come ritirare la carta del Reddito di Cittadinanza

Fatta la domanda per il Reddito di Cittadinanza, era necessario attendere che questa venisse accolta dall’INPS e che si venisse contattati da parte di Poste Italiane; successivamente era possibile ritirare la carta presso gli uffici postali. La comunicazione da parte di Poste Italiane poteva giungere sia via sms che e-mail ed era lì che veniva indicato in quale ufficio postale ritirare la propria carta.

Per ritirare la carta occorreva portare con sé e mostrare all’operatore:

  • Documento di identità e codice fiscale;
  • E-mail o sms ricevuto dall’INPS in cui si comunicava l’accettazione della domanda;
  • Il codice ricevuto da Poste Italiane nella comunicazione.

Mostrata tutta la documentazione e dopo aver verificato i dati, l’ufficio postale consegnava la carta e il PIN in due buste separate. A questo punto, la carta era già pronta per essere utilizzata; infatti, quando il beneficiario riceveva la comunicazione da parte di Poste Italiane per ritirare la carta, questa era già stata caricata delle somme dovute.

Era importante ricordare, inoltre, che le somme caricate sulla carta dovevano essere spese entro il mese successivo all’accredito, in quanto il 20% dell’importo non speso veniva, nel mese successivo, decurtato dalla ricarica. Analogamente, ogni sei mesi, in caso di giacenza, questa veniva totalmente azzerata, tranne una mensilità.

Occorreva quindi tenere sempre sotto controllo il proprio conto, così da non rischiare di “perdere” delle somme di denaro. Per conoscere il credito rimasto nella propria card era disponibile un servizio di lettura telefonica del saldo e della lista movimenti chiamando dall’Italia al numero verde gratuito 800.666.888, sia da telefono fisso che mobile.

In caso di furto o smarrimento della propria carta Reddito di Cittadinanza, il titolare doveva chiedere immediatamente il blocco della carta telefonando dall’Italia al numero 800.00.33.22 o dall’estero al +39.02.82.44.33.33. Oltre a ciò, occorreva denunciare l’accaduto anche all’Autorità giudiziaria o di Pubblica sicurezza. Dopo aver bloccato la carta smarrita o rubata, il titolare poteva richiederne una nuova compilando il modulo apposito presso qualsiasi ufficio postale.