Dicembre si preannuncia intenso per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, con un calendario fitto di scadenze e liquidazioni. Tra l’erogazione del Bonus Natale, l’atteso accredito della tredicesima e i cedolini aggiuntivi per incentivi e straordinari, non mancano novità e appuntamenti importanti.
Mentre alcune categorie vedranno accreditati con precisione i compensi spettanti, altre dovranno fare i conti con ritardi o mancati pagamenti. Un mese di chiusura anno che, per molti, sarà all’insegna di verifiche e calcoli.
Bonus Natale: fino a 100 euro per i richiedenti
Il Bonus Natale, che può raggiungere i 100 euro, rappresenta la novità principale di fine anno. Spetta a chi ha presentato domanda entro il 22 novembre. Chi non ha rispettato questa scadenza potrà ottenerlo in sede di dichiarazione dei redditi 2025.
Per i supplenti brevi e saltuari, l’erogazione del bonus dipende dalla presenza del cedolino di dicembre e dalla registrazione del contratto. In assenza di questi requisiti, l’importo sarà riconosciuto solo tramite la dichiarazione fiscale del 2025.
Attenzione al conguaglio: se il bonus dovesse risultare non spettante o inferiore a quanto erogato, il recupero avverrà nel conguaglio fiscale a febbraio 2025 o in sede di dichiarazione dei redditi.
Tredicesima mensilità: accredito previsto per metà dicembre
La tredicesima, calcolata sui giorni di servizio maturati dal primo gennaio, è uno degli accrediti più attesi del mese, il vero “regalo” di Natale (anche se regalo è un termine fuorviante dal momento che si tratta di un diritto contrattuale maturato). Sebbene la data ufficiale non sia ancora stata comunicata, è probabile un anticipo al 13 dicembre, dato che il 15 cade di domenica.
Per chi ha diritto, la tredicesima può includere anche il Bonus Natale, aggiungendo un ulteriore motivo di attesa per questo accredito.
I pagamenti di dicembre: appuntamenti che “contano”
Il mese parte con l’emissione urgente unica, fissata per l’11 dicembre. Un primo giro di accrediti destinato a coprire situazioni straordinarie. Pochi giorni dopo, il 13 dicembre, tocca a supplenti brevi e vigili del fuoco volontari, con i compensi spettanti che verranno liquidati entro la giornata. Lo stesso giorno è atteso uno degli accrediti più attesi: la rata ordinaria di dicembre, arricchita dalla tredicesima e dal bonus natalizio per chi ne ha diritto.
Docenti e personale Ata dei Conservatori Statali di Musica riceveranno un doppio cedolino a dicembre. Le segreterie amministrative che hanno inviato in tempo utile, entro il primo pomeriggio del 25 novembre, le richieste di pagamento per incentivi e straordinari hanno permesso l’elaborazione di un cedolino separato. Questo sarà liquidato il 13 dicembre 2024, in concomitanza con l’emissione ordinaria.
Un altro appuntamento arriva il 16 dicembre, con l’emissione speciale dedicata agli accessori. Si tratta di indennità aggiuntive e compensi straordinari che spettano al personale della Pa. Per il personale scolastico senza contratto rinnovato, è prevista l’erogazione delle tredicesime.
La settimana successiva chiude il cerchio: il 20 dicembre dovrebbe essere il giorno del pagamento relativo all’emissione dell’11 dicembre, mentre entro il 24 dicembre è attesa la liquidazione delle somme legate all’emissione speciale del 13 dicembre.
Fua e straordinari: focus su Agenzia delle Entrate e Mef
Per i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, il Fondo Unico di Amministrazione (Fua) dell’anno precedente verrà accreditato direttamente nel cedolino ordinario di dicembre. A differenza di altri enti, non è previsto un secondo cedolino per questa liquidazione.
I dipendenti del Mef, invece, riceveranno un secondo cedolino a dicembre, che includerà le ore straordinarie effettuate durante il mese di novembre. Inoltre, secondo alcune indiscrezioni sindacali, potrebbe essere liquidato l’80% del Fondo Risorse Decentrate 2023, completando i pagamenti straordinari previsti per l’anno.
Giustizia: niente arretrati per i differenziali
Non c’è spazio per buone notizie al Ministero della Giustizia: i dipendenti non vedranno accreditati gli arretrati per i differenziali economici maturati dal primo gennaio 2024.
Questi benefici, introdotti dal contratto 2019-2021, dovevano essere liquidati in base ai risultati dei concorsi interni per titoli, conclusi lo scorso settembre con la pubblicazione delle graduatorie definitive. Tuttavia, il mancato invio dei nominativi dei vincitori da parte del Ministero a NoiPa ha bloccato i pagamenti, lasciando i dipendenti senza gli importi attesi.