Concorso Ministero della Cultura, bando per 577 laureati a tempo indeterminato

Il Ministero della Cultura ha indetto un concorso per 577 laureati: si cercano funzionari altamente specializzati

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

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Il Ministero della Cultura continua con il suo piano di assunzioni: via le domande per il concorso per laureati volto al reclutamento di 577 funzionari non dirigenziali a tempo pieno e indeterminato.

Si tratta di un concorso pubblico per esami e titoli, che si svolgerà con una prova scritta e una prova orale. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato alle 23:59 del 14 gennaio 2026.

Ministero della Cultura, concorso per 577 funzionari

Il bando prevede l’inquadramento dei vincitori nell’Area funzionari, famiglia professionale tecnico-specialistica.

La ripartizione dei profili è la seguente:

  • 100 funzionari architetti (codice 01);
  • 300 funzionari bibliotecari (codice 02);
  • 167 funzionari archivisti (codice 03);
  • 10 funzionari archeologi (codice 04).

Posti riservati

Il bando applica le riserve previste dalla normativa:

  • il 30% dei posti è riservato ai volontari delle Forze armate congedati senza demerito e alle altre categorie previste dal Codice dell’ordinamento militare;
  • il 15% dei posti è riservato agli operatori del servizio civile universale o nazionale che abbiano concluso il servizio senza demerito;
  • fino al 40% dei posti è riservato al personale a tempo determinato del Ministero della Cultura con almeno 36 mesi di servizio, nel rispetto del limite massimo complessivo del 50% delle riserve.

Le riserve operano esclusivamente in sede di formazione della graduatoria finale.

Requisiti di accesso

Oltre ai requisiti generali (cittadinanza, diritti civili e politici, idoneità fisica, assenza di condanne incompatibili con l’impiego pubblico, eccetera), sono richiesti titoli di studio specifici: per tutti i profili il requisito base è il possesso di una laurea coerente.

(Codice 01) funzionario architetto – laurea magistrale nell’area Architettura e campi similari. E in aggiunta: diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello in materie attinenti al patrimonio culturale oppure diploma di una delle scuole di alta formazione e di studio, che operano presso il Ministero o titoli equipollenti e in aggiunta: abilitazione all’esercizio della professione di architetto.

(Codice 02) funzionario bibliotecario – laurea magistrale in archivistica e campi similari. E in aggiunta: diploma di specializzazione di una delle scuole di alta formazione e di studio che operano presso la Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari o titoli equipollenti o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello in beni librari o equivalente.

(Codice 03) funzionario archivista – laurea magistrale in archivistica e biblioteconomia e campi similari. E in aggiunta: diploma di specializzazione di una delle scuole di alta formazione e di studio che operano presso la Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari o presso le Scuole di archivistica, paleografia e Diplomatica del Ministero della cultura istituite presso gli Archivi di Stato o titoli equipollenti o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello in beni archivistici o equivalente.

(Codice 04) funzionario archeologo – laurea magistrale in archeologia o simili. E in aggiunta: diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, in materie attinenti alla posizione di lavoro, previsti dalla legge per lo svolgimento dei compiti assegnati.

Prova scritta e prova orale

Il concorso si articola in due prove d’esame.

La prova scritta composta da un test da 40 quesiti a risposta multipla. Dura 60 minuti e il punteggio massimo è di 30 punti. Si passa con almeno 21 punti.

Durante la prova, 10 quesiti saranno ripartiti come segue:

  • diritto amministrativo (con particolare riferimento al codice dei contratti pubblici, alla disciplina del lavoro pubblico, alla responsabilità dei pubblici dipendenti, al procedimento amministrativo e al diritto d’accesso);
  • diritto civile, con riferimento alla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale;
  • diritto penale, con riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione;
  • codice dell’amministrazione digitale;
  • elementi di economia pubblica e contabilità di Stato;
  • normativa europea inerente al settore di competenza;
  • diritto del patrimonio culturale;
  • struttura e organizzazione del Ministero della Cultura.

15 quesiti saranno distinti per ciascun codice di concorso.

A ciascuna risposta è attribuito il seguente punteggio:

  • risposta esatta +0,75 punti;
  • mancata risposta 0 punti;
  • risposta errata -0,25 punti.

8 quesiti saranno volti a verificare la capacità logico-deduttiva e di ragionamento critico-verbale.

A ciascuna risposta è attribuito il seguente punteggio:

  • risposta esatta +0,75 punti;
  • mancata risposta 0 punti;
  • risposta errata -0,25 punti.

Infine, 7 quesiti saranno situazionali e relativi a problematiche organizzative e gestionali che possono verificarsi durante una giornata di lavoro. A ciascuna risposta è attribuito in funzione del livello di efficacia il seguente punteggio:

  • risposta più efficace +0,75 punti;
  • risposta neutra +0,375 punti;
  • risposta meno efficace 0 punti.

Per quanto riguarda riguarda la prova orale, si tratterà di un colloquio interdisciplinare sulle materie della prova scritta. Previsto anche l’accertamento della lingua inglese (livello minimo B1) e delle capacità informatiche di base.

Domanda di partecipazione

La domanda deve essere presentata esclusivamente online attraverso il Portale inPA, entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando (la scadenza come detto cade il 14 gennaio 2026 alle ore 23:59).

Sono obbligatori:

  • autenticazione tramite Spid, Cie, Cns o eIDAS;
  • compilazione del curriculum vitae sul portale;
  • possesso di Pec o domicilio digitale;
  • versamento di un contributo di partecipazione di 10 euro per ciascun codice di concorso.

Ogni comunicazione ufficiale, inclusi calendario ed esiti delle prove, avverrà solo tramite il Portale inPA.

Ministero della Cultura, concorso per 1.800 posti

Si ricorda che il Ministero della Cultura ha indetto anche un concorso per 1.800 posti:

  • 1.500 assistenti per la tutela, accoglienza e vigilanza;
  • 300 assistenti tecnici per la tutela e valorizzazione.