Banco Bpm firma l’accordo per 550 assunzioni e un premio da 2.100 euro

Banco Bpm ha trovato dopo mesi di trattative l'intesa con le sigle sindacali su diversi punti relativi al personale: dal ricambio generazionale al premio aziendale

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 19 Dicembre 2024 23:36

Siglato l’accordo per il ricambio generazionale tra Banco Bpm e le organizzazioni sindacali. Dopo mesi di negoziati, il gruppo bancario ha trovato l’intesa con le sigle sindacali su una serie di punti che riguardano assunzioni, uscite volontarie, premi per i dipendenti e welfare aziendale. Il risultato più importante è relativo al turnover, con 1.013 assunzioni a fronte di 1.600 uscite incentivate.

L’accordo con i sindacati

Al termine di un tour de force di quattro giorni, Banco Bpm è riuscito a varare insieme ai rappresentanti sindacali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin un pacchetto di accordi atteso da tempo.

Sul fronte del ricambio generazionale il patto sblocca l’avvicendamento tra uscite e nuovi ingressi di personale con un rapporto del 60%, nonostante i sindacati chiedessero una percentuale tra il 70 e l’80% come avvenuto con altre banche, ma che rimane un risultato comunque soddisfacente rispetto alle sole 800 assunzioni proposte inizialmente.

Nello specifico l’intesa stabilisce 1.100 adesioni su base volontaria al Fondo di solidarietà e 550 nuove entrate, a cui si aggiungono 113 assunzioni effettuate nel corso del 2024, per rimpiazzare in parte i posti lasciati liberi dopo i 500 pensionamenti incentivati già realizzati dalla banca senza accordo sindacale.

Banco Bpm ha dichiarato l’impegno, inoltre, di altri 250 ingressi con contratto di apprendistato entro il 31 dicembre 2025, che portano l’ammontare d nuovi posti di lavoro a 913, con un inserimento ulteriore di 100 dipendenti a tempo determinato, legato ad assenze per congedi di maternità e parentali.

Nell’accordo l’azienda ha garantito anche la sostituzione dei neoassunti nell’eventualità decidessero di dare le dimissioni entro 12 mesi e la riconversione professionale di 200 risorse di Sede da destinare in rete.

Il premio

Tra i principali punti dell’intesa raggiunta con i sindacati, rientra anche il premio da 2.100 euro, che scenderebbe a 1.600 euro in caso di erogazione in contanti e con la possibilità di convertire parte del premio aziendale fino a cinque giornate di permesso.

Banco Bpm, al centro di un tira e molla tra Unicredit, con attriti nel Governo di Giorgia Meloni sull’uso del golden power, ha concordato un ulteriore, importante versamento aziendale di oltre 4 milioni di euro per riequilibrare le varie forme di welfare presenti nel gruppo, in particolare assistenza e previdenza, confluite in seguito alle acquisizioni  nel gruppo di diversi istituti di credito.

Nell’accordo sono stati prorogati per 24 mesi, infine, il contratto integrativo aziendale, il protocollo sulle politiche commerciali, l’accordo quadro e i trattamenti indennitari riconosciuti alla ex Società di gestione dei servizi.

“Riteniamo che questi accordi possano andare incontro alle esigenze di tutti – ha commentato il coordinatore Fabi nel gruppo Banco Bpm, Gianpaolo Fontana – di coloro che attraverso l’acceso volontario al Fondo di solidarietà potranno uscire anticipatamente dal lavoro così come di chi al lavoro resterà beneficiando di un ricambio generazionale superiore a quello dei maggiori gruppi bancari del nostro settore. Riteniamo quanto ottenuto sia un equo riconoscimento per l’impegno profuso da tutte le colleghe e da tutti i colleghi che, con il loro lavoro quotidiano, hanno contribuito a consentire al gruppo il raggiungimento di ottimi risultati”.