Dopo una lunga attesa di quasi due anni, il panorama dell’istruzione italiana si prepara a vivere un cambiamento epocale con l’introduzione della nuova abilitazione per gli insegnanti delle scuole medie e superiori.
Abilitazioni insegnanti: i nuovi requisiti
L’anno accademico 2023/24 si presenta così come un momento cruciale per chi desidera intraprendere la professione di insegnante, con un totale di 51.753 posti disponibili per i nuovi percorsi previsti dal Decreto Legislativo 36 del 2022. Questo decreto, emanato in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), rappresenta il punto di partenza di una trasformazione destinata a ridefinire i criteri di accesso al mondo dell’insegnamento.
Il documento, che porta la firma della ministra Anna Maria Bernini, è stata definita anche la quota di posti riservata, pari al 45%, a favore di coloro che vantano una specifica anzianità di servizio nell’insegnamento. All’interno di questa percentuale, il 5% è destinato ai docenti con contratti nelle scuole di istruzione e formazione professionale regionali.
La novità più rilevante introdotta dal Dl 36 del 2022 è l’obbligo di possedere almeno 60 crediti universitari o accademici in abbinamento alla laurea per potersi abilitare in una classe di concorso e ambire a una cattedra. Questo requisito, finalizzato a garantire una formazione più solida ed efficace per gli insegnanti, segna un netto distacco dalle pratiche precedenti e pone l’accento sulla qualità della preparazione professionale.
Ma non è solo la quantità di crediti a fare la differenza: il numero finale delle disponibilità offerte dagli atenei e dalle Accademie di Belle Arti e Conservatori di Musica è stato stabilito in base al reale fabbisogno di docenti calcolato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, segnando una svolta rispetto al passato, dove spesso la domanda superava di gran lunga l’offerta.
La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato l’importanza di questa riforma nel promuovere un sistema educativo di qualità e ha assicurato il pieno supporto del Ministero nell’attuazione delle nuove disposizioni.
Ci sono diversi percorsi disponibili, distinti in 60, 36 e 30 crediti formativi universitari (Cfu). Ogni candidato può presentare domanda per partecipare ai percorsi relativi alla stessa classe di concorso in una sola istituzione. I requisiti, sia per quanto riguarda i titoli che per il punteggio, sono chiaramente indicati nell’Allegato A del decreto ministeriale. Per accedere alla prova finale dei percorsi di formazione iniziale, è richiesta una presenza minima del 70% alle attività formative.
Quali sono i percorsi abilitanti per gli insegnanti
Esistono tre diversi tipi di percorsi abilitanti per insegnanti, ciascuno caratterizzato da un diverso numero di crediti formativi:
- Il primo è il percorso universitario o accademico abilitante di formazione iniziale di 60 Cfu/Cfa.
- Il secondo consiste nel percorso universitario o accademico abilitante di formazione iniziale di 30 Cfu/Cfa.
- Il terzo è il percorso universitario o accademico abilitante di formazione iniziale di 36 Cfu/Cfa.
Nell’anno accademico 2023/2024, i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale per insegnanti offrono la possibilità di essere svolti attraverso modalità telematiche, con l’eccezione delle attività di tirocinio e di laboratorio.
Questa novità consente agli studenti di partecipare alle lezioni in modo sincrono, anche in deroga al limite temporale previsto dalla normativa vigente. La modalità online non può superare il 50% del totale delle attività formative previste, garantendo così un equilibrio tra l’apprendimento a distanza e l’interazione diretta con docenti e colleghi.