Scuola e università, spese sempre più care: “La soluzione? Pagarle con crediti welfare”

Anche in Italia aumentano sempre di più le spese per scuola e università. Un aiuto arriva dai crediti welfare: cosa sono e come funzionano

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Negli Usa più di 30 milioni di studenti non possono permettersi i pasti scolastici, in Europa sempre più nuclei familiari non riescono a sostenere le richieste economiche dei singoli istituti. Anche in Italia, le spese per scuola e università, seppur molto più contenute, rappresentano un problema per migliaia di famiglie.

Secondo una ricerca condotta da Espresso Communication per Tantosvago, le spese scolastiche sono sempre più elevate e, di conseguenza, sempre più difficili da saldare. Il caro-scuola si conferma quindi una delle principali preoccupazione delle famiglie italiane. Siamo quasi alla fine dell’anno scolastico, ma settembre è già alle porte, e i prezzi di libri, cancelleria, mensa e quant’altro sono pronti ad aumentare ancora.

Oltre alle attività organizzate dalle varie associazioni benefiche e ai fondi messi a disposizione dagli enti locali, emergono iniziative strategiche proposte da organizzazioni virtuose per fornire supporto ai lavoratori e alle loro famiglie. In questo quadro è evidente quanto il welfare aziendale rappresenti sempre di più una soluzione utile ad aiutare genitori e, di conseguenza, gli studenti in difficoltà.

Un aiuto concreto arriva da ScuolaPay, servizio 100% made in Italy grazie al quale i professionisti possono utilizzare i propri crediti welfare per pagare le spese scolastiche dei figli. L’azienda ora ha stretto una partnership con Tantosvago per aiutare da vicino le famiglie italiane.

“Noi di Tantosvago sostanzialmente facciamo questo: grazie ad una partnership strategica con ScuolaPay, offriamo la possibilità di pagare le spese scolastiche e universitarie con i crediti welfare” spiega il CEO Matteo Romano.

Romano, l’allarme caro scuola è un fenomeno che non coinvolge solo l’Europa, ma il mondo intero…

Purtroppo sì. Le prime conferme in merito giungono da un recente approfondimento elaborato dal The Guardian, secondo cui più di 30 milioni di studenti americani non possono permettersi i pranzi delle mense scolastiche per via dei costi troppo alti. E il trend appunto non riguarda gli Stati Uniti, ma si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo. A livello europeo, emerge il Regno Unito come caso di spicco: a questo proposito, stando a quanto definito dal Telegraph, un terzo delle famiglie risulta in grande difficoltà. In Galles, invece, secondo il portale Herald Wales, la situazione corrente tocca da vicino la metà dei nuclei familiari.

E in Italia come siamo messi?

Per quanto riguarda l’Italia, Assoutenti non lascia spazio a dubbi: le famiglie italiane, nel corso dell’anno corrente, sono chiamate a spendere circa 1.200 euro a studente.

Cosa si può fare per aiutare le famiglie concretamente, con soluzioni efficaci?

La scuola è sempre stata e sempre dovrà essere un bene prezioso e accessibile a tutti. Per questo motivo risulta fondamentale mettere a disposizione, soprattutto delle famiglie più in difficoltà, delle soluzioni all’avanguardia. Da questo punto di vista, il welfare, per noi che lo mastichiamo tutti i giorni, è davvero sinonimo di aiuto con la A maiuscola, perché testimonia la vicinanza delle imprese ai loro dipendenti. Proprio nel nostro Paese ci stiamo impegnando a trovare formule concrete di aiuto. Con Tantosvago ad esempio abbiamo stretto una partnership strategica con ScuolaPay per offrire la possibilità di pagare le spese scolastiche e universitarie con i crediti welfare. Il servizio può essere utilizzato da professionisti appartenenti ad imprese aventi un piano di welfare aziendale.

E come sta andando?

Dopo solo un mese dal lancio ufficiale contiamo quasi 100 famiglie che hanno già deciso di affidarsi al servizio e siamo convinti che il numero sia destinato a salire in tempi relativamente brevi. Con il passare degli anni, il welfare diventerà la chiave più sensibile ed empatica per aiutare nuclei familiari e singoli individui a guardare al futuro con positività ed entusiasmo.

Questa tendenza è diffusa anche all’estero?

Indicazioni precise in merito all’importanza del welfare in ottica caro-scuola vengono fornite dall’americana CNBC. Nello specifico, si parla di numerose multinazionali che, oltre ad offrire la possibilità ai loro dipendenti di frequentare gratuitamente corsi o lezioni universitarie utili a crescere sia dal punto di vista personale sia professionale, forniscono anche loro supporto nel momento in cui sono chiamati a pagare le rette scolastiche dei figli. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Times of India, che mette in primo piano l’iniziativa di un’azienda fintech con sede a Chennai: la company indiana ha lanciato una digital platform di ultima generazione che, attraverso un algoritmo ad hoc, aiuta le famiglie più bisognose del Paese a trovare la banca più adatta alle loro necessità. Una volta entrati in contatto, la famiglia, a seconda delle proprie disponibilità economiche, potrà richiedere il prestito di cui ha bisogno per saldare le spese scolastiche programmate.