Elon Musk ha portato a casa l’accordo per comprare Twitter per circa 44 miliardi di dollari, più o meno 41 miliardi di euro. Si tratta di un acquisto storico che potrebbe cambiare il volto del social network più utilizzato dai politici. Il magnate di Tesla e SpaceX ha già annunciato radicali cambiamenti per favorire la libertà di parola. Quest’aspetto è al centro del dibattito, visto che negli anni l’azienda ha censurato alcuni leader di partiti, arrivando anche a silenziare Donald Trump, l’ex presidente degli Stati Uniti.
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Elon Musk compra Twitter per 44 miliardi di dollari
Twitter ha accettato la proposta di Elon Musk, con la vendita delle singole quote a 54,20 dollari ciascuna, con una maggiorazione del 38% avvenuta dopo che il magnate è diventato il socio di maggioranza dell’azienda. Secondo gli analisti, l’operazione da 44 miliardi di dollari è la vendita più costosa di un’azienda a un compratore privato avvenuta negli ultimi 20 anni.
L’accordo, approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione di Twitter, dovrebbe concludersi entro la fine del 2022. Anche se è soggetto ad approvazioni normative e deve arrivare il via libera da parte degli azionisti. Lo stesso Bret Taylor, presidente del Cda, ha invitato i possessori di quote ad accettare l’arrivo di Elon Musk su Twitter.
Il magnate otterebbe così il controllo totale del social network. Per l’azienda significherà maggiore stabilità, al riparo da speculazioni e cambi di rotta da parte degli investitori. Senza accordi preventivi sulla modifica delle linee guida potrebbero però esserci rischi e limitazioni per gli utenti.
L’annuncio di Elon Musk sul futuro di Twitter
Elon Musk, che ha più di 83 milioni di follower sul social network azzurro, in passato ha criticato fortemente le politiche aziendali di Twitter, proponendo di volta in volta dei cambiamenti che ora potrebbero realizzarsi sotto la sua guida. E che potrebbero cambiare fortemente non solo l’esperienza d’uso della piattaforma, ma la stessa fruizione e circolazione delle notizie sul web.
“La libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante e Twitter è la piazza virtuale dove si discutono questioni di vitale importanza per il futuro dell’umanità”, ha dichiarato il miliardario. Specificando che la piattaforma ha un “potenziale enorme”, che ha intenzione di sbloccare lavorando a stretto contatto con la compagnia e con gli utenti.
Cosa potrebbe cambiare per il social network
Il social network azzurro è diventato negli anni il megafono dei potenti della Terra, in grado di cambiare il risultato delle elezioni o la percezione di importanti tematiche. All’indomani degli eventi di Capitol Hill, avvenuti il 6 gennaio 2021, e dopo vari avvertimenti nel corso degli anni, Twitter ha bandito definitivamente Donald Trump, reo di aver fomentato l’odio su internet ed essere il mandante morale dell’assalto al Campidoglio.
Le politiche dell’uccellino azzurro hanno nel tempo subito grosse modifiche per fare fronte alla dilagante diffusione di fake news, da quelle sulla pandemia di Covid e i vaccini fino a quelle sulla guerra in Ucraina, profili troll di propaganda politica, odio razziale e omobitransfobia.
Non è ancora chiaro se Elon Musk continuerà su questa strada, rafforzando la censura sul social network per renderlo un’oasi felice con notizie verificate e senza violenza, o se il suo concetto di libertà di parola sarà applicato a tutto tondo, senza nessuna nuova regola e con l’abolizione delle linee guida vigenti al momento.
Quel che è certo è che un social network in mano a una sola persona, e non certo la più amante delle regole, rischia di creare un pericoloso precedente su internet. Il duopolio delle piattaforme, spartite tra Meta di Mark Zuckerberg (Facebook, Instagram e WhatsApp) e Elon Musk potrebbe danneggiare la libertà di stampa da una parte e fortificare la propaganda politica dall’altra. E, forse più per quest’ultimo motivo, le istituzioni stanno già correndo ai ripari, pensando a nuove norme per regolamentare internet.