TikTok vietato negli Usa, Trump interviene dopo il ricorso respinto dalla Corte suprema: “Deciderò io”

La Corte suprema degli Usa ha confermato la legge che vieta a TikTok di operare negli Stati Uniti, ma Donald Trump ha dichiarato che la decisione spetta a lui

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 17 Gennaio 2025 23:04

Donald Trump vuole mettere l’ultima parola sul dossier TikTok. La Corte suprema degli Stati Uniti ha confermato la messa al bando negli Usa del social cinese, respingendo il ricorso della piattaforma, l’ultima spiaggia almeno dal punto di vista giuridico. Subito dopo la sentenza, infatti, il prossimo inquilino della Casa Bianca ha dichiarato che deciderà lui, dopo aver già affermato di volere salvare il colosso guidato dal Ceo Shou Zi Chew.

La sentenza

La Corte suprema degli Usa era chiamata a giudicare la costituzionalità della legge varata ad aprile 2024 dal presidente uscente Joe Biden, ma approvata anche dai Repubblicani.

“Il Congresso ha determinato che la vendita è necessaria per affrontare le ben giustificate preoccupazioni di sicurezza nazionale riguardo alle pratiche di raccolta di dati da parte di TikTok e le relazioni con un avversario straniero”, scrivono i giudici del più alto grado della giustizia americana nelle motivazioni con cui respingono all’unanimità il ricorso di TikTok, che si appellava alla libertà di espressione sancita dal primo emendamento.

Il provvedimento prevede che, per evitare la messa al bando negli Stati Uniti, la ByteDance debba vendere la piattaforma social entro il 19 gennaio, a 24 ore dall’insediamento di Donald Trump.

Ma nonostante abbia avuto manforte dalla Corte suprema, Biden non avrebbe intenzione di mettere in atto il divieto di operare a TikTok e lascerebbe la decisione nelle mani del suo successore. Una scelta che fa ben sperare il Ceo dell’azienda Shou Zi Chew.

La promessa di Trump

Donald Trump è stato tra i primi nel 2020 a chiedere che la piattaforma cinese fosse bandita negli Usa, ma dopo quattro anni, e forse grazie anche al ruolo della piattaforma da 170 milioni di utenti negli Usa per la sua rielezione, il tycoon ha cambiato idea, arrivando ad affermare che TikTok “ha un posto speciale nel mio cuore” al termine di un incontro nella sua residenza di Mar-a-Lago con Zi Chew.

“Alla fine spetta a me, quindi vedrete cosa farò”, ha detto Trump in un’intervista alla Cnn dopo la sentenza, rivendicando il fatto che “il Congresso mi ha affidato la decisione, quindi sarò io a prenderla” e spiegando di averne parlato anche con il presidente cinese Xi Jiping.

Musica per le orecchie del Ceo del social, atteso tra gli ospiti d’onore alla cerimonia di insediamento del 20 gennaio, che ha postato un video per ringraziare il presidente eletto “per il suo impegno a collaborare con noi per trovare una soluzione che consenta a TikTok di rimanere disponibile negli Stati Uniti”. “Ci siamo battuti per proteggere il diritto costituzionale alla libertà di espressione” ha affermato Shou Zi Chew, dopo la decisione della Corte suprema.

Smentita la possibile acquisizione da parte di Elon Musk, tra le possibili soluzioni ipotizzate inizialmente, la probabile mossa di Trump per salvare TikTok dovrebbe prevedere un ordine esecutivo per rimandare di 60-90 giorni il divieto. Una strada che servirebbe a ritardare l’entrata in vigore della legge, ma che non porterebbe da nessuna parte senza l’intervento legislativo.