La Commissione europea apre la quarta serie di inviti a presentare proposte nell’ambito della componente digitale del programma “Meccanismo per collegare l’Europa (MCE digitale)”.
La quarta serie mira ad accelerare la diffusione di infrastrutture avanzate rapide, sicure e sostenibili, tenendo conto della necessità di sviluppare la connettività dorsale, le reti 5G e la comunicazione quantistica.
Indice
128 milioni di euro per la connettività dorsale
Nell’ambito del bando “Connettività dorsale per i gateway globali digitali” sono stanziati 128 milioni di euro per studi e lavori che sosterranno la diffusione di connessioni dorsali, principalmente tramite cavi sottomarini e terrestri.
Obiettivo di questa call è sostenere la diffusione di reti strategiche per il passaggio al digitale a livello globale dell’Ue, contribuendo a rafforzare la qualità della connettività all’interno dell’Unione e con i paesi terzi.
L’accesso alla rete di collegamento può variare in modo significativo tra gli Stati membri dell’Ue. In alcune regioni, la mancanza di una connettività backbone adeguata può avere un impatto sullo sviluppo delle reti di accesso e sui servizi forniti da queste ultime e può generare possibili squilibri nei prezzi dei servizi, sia per gli operatori di rete di queste regioni che per gli utenti.
Ciò può essere il caso, ad esempio, degli Stati membri che sono essi stessi isole o hanno isole come parte del loro territorio. Per tali territori remoti così come per le regioni ultraperiferiche e i paesi e territori d’oltremare, i prezzi commerciali e altre condizioni di connettività di base possono ostacolare la piena partecipazione sia degli utenti che delle imprese all’economia digitale europea.
Inoltre, le infrastrutture che collegano i territori remoti possono essere obsolete o insufficienti, in particolare per quanto riguarda la sicurezza delle infrastrutture esistenti, il che comporta rischi per la resilienza di tali regioni, sia dal punto di vista economico che sociale, soprattutto in caso di insufficiente ridondanza e capacità disponibile di altre infrastrutture alternative per collegare le regioni.
In tali settori, le forze di mercato da sole potrebbero non fornire risposte a tutte queste sfide. Di conseguenza, alcune aree potrebbero rimanere sottoutilizzate o avere prezzi più elevati per l’accesso alla connettività backbone, oppure essere soggette a vulnerabilità legate all’assenza di una connettività ridondante che fornisca capacità sufficiente ai territori bersaglio della connettività Gigabit.
Gli obiettivi
I candidati a questa call devono dimostrare che la loro proposta fornisce la tecnologia più adatta agli obiettivi dell’invito, che può comprendere sistemi di cavi sottomarini, reti dorsali terrestri e infrastrutture satellitari. Tali connessioni miglioreranno le prestazioni e la resilienza delle reti di connettività all’interno dell’Ue, con le sue isole, le regioni remote e ultraperiferiche, le zone scarsamente popolate e con i paesi terzi.
Le reti supportate possono comprendere segmenti destinati a collegarsi a punti di scambio Internet e a data center. L’invito è in linea con la raccomandazione sulla sicurezza e la resilienza delle infrastrutture dei cavi sottomarini e con la strategia Global Gateway.
I benefici
I benefici attesi vanno oltre quelli direttamente connessi ai progetti sovvenzionati e contribuiscono a colmare il divario digitale e a garantire un ampio accesso alle reti per tutti i cittadini e le imprese dell’Ue.
Inoltre, questa infrastruttura di connettività può facilitare l’attuazione di altri temi sostenuti nel quadro del CEF digitale, come la disponibilità di servizi correlati all’HPC.
L’uso di dati da cavi “intelligenti” potrebbe avere un impatto positivo per la società in altri settori strategici come il monitoraggio ambientale, in particolare per i cambiamenti climatici, o la protezione civile, per incidenti importanti come terremoti e tsunami.
Gli indicatori di rendimento chiave per questo argomento comprenderanno:
- la lunghezza totale della dorsale o, per le soluzioni wireless, la distanza tra le stazioni di trasmissione/ricezione
- l’ulteriore e significativa capacità di trasmissione creata in seguito ai progetti sostenuti dal CEF. Per i cavi sottomarini, nella proposta vanno indicati anche il numero di coppie di fibre, la capacità attuale per coppia di fibre, nonché la tecnologia scelta e se il sistema è ripetitivo o non ripetitivo.
105 milioni di euro per reti 5G
Il “5G Large-Scale Pilots call for smart communities and for corridors”, del valore di 105 milioni di euro, è il core della call che finanzierà la realizzazione di infrastrutture 5G stand alone, alla base della visione di una rete informatica collaborativa e connessa individuata nel Libro bianco “How to master Europe’s digital infrastructure needs?”.
L’obiettivo è quello di sbloccare il pieno potenziale del 5G per consentire servizi innovativi nelle comunità intelligenti e lungo i corridoi di trasporto, come la mobilità connessa e automatizzata (CAM). I progetti finanziati nell’ambito di questo invito accelereranno la diffusione del 5G SA in tutta l’Unione, contribuendo così direttamente al raggiungimento degli obiettivi di connettività del decennio digitale e degli altri obiettivi del decennio digitale.
I benefici
I benefici e l’impatto di tali azioni dipenderanno anche dal livello d’innovazione presente nei casi d’uso considerati. Si prevede che i casi d’uso delle comunità intelligenti 5G accelereranno l’adozione della connettività 5G SA per la fornitura di servizi innovativi e contribuiranno a una più ampia diffusione allo stesso tempo.
Tali servizi possono contribuire a riavviare l’economia nel suo complesso, nonché sostenere la transizione verso la fornitura di servizi intelligenti in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.
Le applicazioni innovative del 5G SA comprendono:
- Infrastruttura IoT e servizi comunitari che richiedono un’infrastruttura di connettività flessibile, a bassa latenza, affidabile e ad alta densità di utenti
- Casi d’uso basati su cloud 5G e edge che sfruttano le nuove caratteristiche del 5G, come maggiore larghezza di banda e copertura ubiquitous (eMBB), latenza ultra-bassa (URLLC), mMTC
- Innovazioni di processo e dati che richiedono infrastrutture di connettività con funzioni avanzate del servizio, ad es. garanzie di qualità del servizio rese possibili dalle strutture edge computing e dal supporto mediante il network slicing
- Progetti che si basano, se del caso, su soluzioni tecnologiche aperte, disaggregate e interoperabili e contribuiscono alla nascita di un ecosistema europeo di fornitori di reti 3C
- Impatto di leva sugli investimenti in 5G e cloud edge per i settori verticali da tutti i tipi di investitori pubblici e privati
- Effetto positivo sugli indicatori del decennio digitale non solo per l’ “infrastruttura digitale”, ma anche per altri casi d’uso in Competenze digitali, Trasformazione digitale delle imprese e Servizi pubblici digitali.
Gli obiettivi
L’obiettivo generale del bando è quello di distribuire infrastrutture 5G SA su larga scala che integrino la connettività e le capacità cloud edge lungo la catena del valore della rete.
Ogni progetto pilota dovrebbe massimizzare il numero di casi d’uso resi possibili dai sistemi 5G in settori quali la sanità, l’agricoltura, la produzione, l’istruzione, la mobilità e i trasporti, con un’attenzione particolare alle aree urbane, suburbane, rurali e transfrontaliere. La strategia consiste nel riunire il lato della domanda dei singoli progetti – casi d’uso verticali – con gli attori della catena di approvvigionamento in tutta l’Ue nell’ecosistema 3C Network.
90 milioni di euro per l’infrastruttura di comunicazione quantistica
Nell’ambito dell’invito relativo alle infrastrutture europee di comunicazione quantistica (EuroQCI) le azioni finanziate con 90 milioni di euro serviranno a garantire l’interconnessione transfrontaliera delle reti nazionali di infrastrutture di comunicazione quantistica, sviluppate a livello nazionale con il sostegno del programma Europa digitale, nonché i collegamenti tra i segmenti terrestre e spaziale di EuroQCI.
L’invito mira a:
- consentire la trasmissione affidabile e resiliente di comunicazioni e dati sensibili tra autorità pubbliche, organizzazioni di ricerca e infrastrutture critiche negli Stati membri, comprese le regioni ultraperiferiche e i PTOM
- rafforzare le capacità dell’Europa nello sviluppo di reti di comunicazione ottica sicure basate su quantum e la sua capacità di proteggere le infrastrutture pubbliche critiche, proteggendone comunicazioni e dati, in particolare quelli che attraversano i confini nazionali e servono più di uno Stato membro
- promuovere reti sicure basate sulla quantistica e l’emergere di un ecosistema che consenta una vasta diffusione sul mercato. Ciò finirà per sostenere la crescita di un’industria paneuropea del quantum che svilupperà nuovi sistemi e tecnologie innovativi, fondamentali per l’autonomia strategica digitale dell’Ue.
Gli indicatori chiave di rendimento saranno:
- Numero di interconnessioni quantistiche transfrontaliere
- Numero di stazioni ottiche terrestri installate.
Il risultato atteso è un aumento del numero di reti nazionali QCI collegate da collegamenti terrestri o satellitari transfrontalieri e in grado di dimostrare la vitalità del l’EuroQCI nel suo complesso.
Come partecipare alle call
I soggetti ammissibili possono presentare domanda per tali inviti fino al 13 febbraio 2025 alle ore 17.00.