Tessera sanitaria, al via le sanzioni da 100 euro: chi rischia e perché

Tessera sanitaria, arrivano le multe per chi non comunica i dati all'Agenzia delle Entrate per le dichiarazioni precompilate

Pubblicato: 26 Maggio 2022 14:38

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’arrivo di una serie di sanzioni in caso di omessa o tardiva ed errata trasmissione dei dati della tessera sanitaria al Sistema tessera sanitaria.

Tessera sanitaria, cosa controlla l’Agenzia delle Entrate

La scure dell’Agenzia delle Entrate si abbatte sulle comunicazioni fatte al fisco in tema di dichiarazioni precompilate.

Il fisco ricorda che una serie di aziende e istituti attivi nel campo sanitario ha l’obbligo di inviare al Sistema tessera sanitaria “i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate nei confronti delle persone fisiche, ai fini della loro messa a disposizione dell’Agenzia delle entrate che li utilizza per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata”.

La dichiarazione dei redditi precompilata potrebbe infatti comportare serie conseguenze per chiunque commetta una svista o un’imprecisione al momento dell’invio dei dati della propria tessera sanitaria. Ogni comunicazione sbagliata sarà sanzionata con una multa di 100 euro.

Tessera sanitaria, chi è a rischio

I liberi professionisti in particolare devono prestare molta attenzione alle comunicazioni ricevute dal Fisco se vogliono evitare la sanzione erogata per ogni documento che riporta dati errati.

Sono a rischio:

  • aziende sanitarie locali;
  • aziende ospedaliere;
  • istituti di ricovero e cura di natura scientifica;
  • policlinici universitari;
  • farmacie pubbliche;
  • farmacie private;
  • presidi di specialistica ambulatoriale;
  • strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa;
  • presidi e strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari;
  • iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri.

I soggetti individuati dalla norma hanno l’obbligo di inviare al Sistema tessera sanitaria i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate nei confronti delle persone fisiche, per metterli a disposizione dell’Agenzia delle entrate che li utilizza per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Tessera sanitaria, multa di 100 euro

La sanzione di 100 euro si applica per ogni singolo documento di spesa, senza possibilità, per espressa previsione normativa, di applicare il cumulo giuridico”, precisa l’Agenzia nella risoluzione n.22 del 23 maggio. “Una diversa lettura non consentirebbe di ottenere l’effetto dissuasivo prospettato nella relazione illustrativa”.