Sigarette addio? Il Governo dichiara guerra totale al fumo

Non si potrà più accendere una sigaretta (anche elettronica) nei dehors all'esterno di bar e ristoranti. Ma non solo: i dettagli della stretta del Ministero

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Lo si prospetta da tempo immemore ormai, ma stavolta l’addio totale (o quasi) alle sigarette potrebbe esserci davvero. Tra non molto sarà infatti vietato per legge fumare all’aperto, per effetto di una bozza di decreto messa a punto dai tecnici del Ministero della Salute.

Al momento il testo prevede che non si possa più accendere né una “bionda” se si siede a tavoli all’aperto di bar e ristoranti o se si è fermi in attesa alle fermate di metro, bus, treni e traghetti. E le sigarette elettroniche?

La stretta del Governo contro il fumo

Già lo scorso mese il ministro della Salute, Orazio Schillaci, aveva confermato l’estensione del divieto di fumo al chiuso anche a prodotti da svapo, Iqos e dispositivi a tabacco surriscaldato (ne abbiamo parlato anche qui). Attualmente i primi non sono vietate da nessuna parte, tranne che nelle scuole e all’interno e negli spazi aperti adiacenti agli ospedali. Le Iqos non sono invece affatto regolamentate, pur producendo fumo vero e proprio che non si dissolve nell’aria come il vapore delle sigarette elettroniche. La nuova stretta sarà insomma “totale” e si applicherà anche a e-cig e simili che, secondo l’Istat, ha visto un aumento di consumatori: dagli 800mila del 2014 al milione e mezzo del 2021, soprattutto giovani e giovanissimi.

Se il provvedimento del Ministero venisse approvato nella sua versione attuale, la vita di migliaia di persone subirebbe una piccola rivoluzione. Non si potrà, ad esempio, più fumare nei parchi e nei locali al chiuso non potrebbe più esistere una sala dedicata ai soli fumatori. Intanto dal 15 febbraio è scattato l’aumento delle sigarette: ecco i nuovi prezzi per ogni marca.

Dove sarà vietato fumare una sigaretta (anche elettronica)

Non ci si potrà accendere una sigaretta nei dehors di ristoranti e bar e alle fermate dei mezzi pubblici, dagli autobus ai traghetti. Vigerà poi il divieto assoluto di fumare vicino a donne in gravidanza e a bambini. Si dovrà inoltre dire addio alle sale fumatori istituite negli aeroporti e in altri locali al chiuso. Stretta in arrivo infine anche per la pubblicità delle sigarette elettroniche di vario tipo, per le quali varranno i paletti (molto rigidi) già imposti ai prodotti da fumo tradizionali, per i quali è vietata qualsiasi forma pubblicitaria diretta e indiretta.

L’obiettivo del Governo è quello di raggiungere i traguardi previsti dal Piano Europeo contro il cancro 2021, per “dare vita a una generazione libera dal tabacco, nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040″, ha dichiarato il ministro Schillaci.

Le sanzioni per i trasgressori

La multa per chi trasgredisce ai nuovi divieti è di 275 euro, ridotta del 50% se si paga entro 60 giorni. Si tratta della stessa sanzione prevista per chi infrange il divieto di fumo tradizionale al chiuso.

Anche per quanto riguarda sigarette elettroniche e Iqos, così come per i tradizionali prodotti a base di tabacco consumati all’aperto, non saranno i gestori dei locali a poter comminare le sanzioni, ma vigili urbani o forze dell’ordine. Gli esercenti dovranno dunque (continuare a) avvisare le autorità per segnalare il mancato rispetto del divieto introdotto dalla Legge Sirchia vent’anni fa.