Vi abbiamo già parlato dell’ importanza e del valore del passaporto italiano che però, mai come in questo 2023, sembra essere anche irraggiungibile. Sì perché rinnovare o entrare in possesso del documento per la prima volta è davvero complicato, con tempi di attesa lunghissimi e il rischio che ogni viaggio pianificato possa saltare a causa di appuntamenti troppo in là nel tempo. È un grave problema che migliaia di italiani affrontano ormai da mesi, una criticità che sembrava essere destinata a rientrare quanto prima, eppure a marzo 2023 lo scenario è ancora caotico.
Passaporto italiano, caos da Nord a Sud
Mentre le vacanze di Pasqua si avvicinano e il countdown per quelle estive si fa sempre più pressante, il caso-passaporti non tende a sgonfiarsi. Se a inizio marzo la Polizia di Stato aveva annunciato di aver risolto gran parte dei problemi riscontrati nell’ultimo anno, oggi se si prova a prenotare un appuntamento per il rinnovo o il rilascio del documento di viaggio, in molte città ancora non si riesce a trovare un buco in tempo utile. Da Milano a Torino, passando per Roma, Napoli e Palermo, infatti, prendere appuntamento sembra quasi una mission impossible.
In alcune città, infatti, non risultano posti fino a giugno, in altre potrebbero aprirsi delle finestre ad aprile, altre ancora invece hanno tutti gli slot occupati fino a settembre. Un vero e proprio grattacapo per chi, prossimamente, dovrà partire alla volta di destinazioni esotiche che senza il passaporto saranno solo lontanissimi sogni irrealizzabili.
Secondo una recente indagine di Fto-Confcommercio in alcune città la situazione è drammatica e si rischia di arrivare già a fine anno per ottenere il passaporto. A Catania, per esempio, le tempistiche arrivano al 2 ottobre, a Potenza al 9 novembre, a Prato al 13 dicembre. Ma anche chi è riuscito a prenotare il suo slot, spesso ha dovuto fare i conti con lunghe code di fronte ai commissariati.
Rilascio passaporti a rilento, l’appello
Una situazione che purtroppo va avanti da troppo tempo e che secondo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi non è altro che il risultato di un macigno pesante che vede nella pandemia la causa principale. Ma gli italiani non restano di certo a guardare. Negli scorsi mesi si sono moltiplicati infatti gli appelli di agenzie di viaggi e tour operator per sbloccare l’impasse, rivolti sia al ministro dell’Interno che alla ministra del Turismo Daniela Santanché.
Da un’indagine condotta dall’Istituto di Ricerca IRCM, su commissione di Vamonos Vacanze, emerge infatti un dato che sottolinea come circa 100.000 viaggi siano saltati a causa degli intoppi nei sistemi di prenotazione. Il guadagno mancato è di 180 milioni di euro e dallo stesso report emerge come, sulla base delle interviste agli italiani, 7 cittadini su 10 hanno parlato di tempi di attesa di circa sei settimane dal momento della prenotazione all’appuntamento con gli agenti per ottenere il passaporto.
I dati ufficiali rilasciati dalla Polizia di Stato a inizio marzo parlano di circa 900.000 passaporti in scadenza al 31 dicembre e per evitare ulteriori complicazioni, già nelle scorse settimane, è stato attivato un piano straordinario con aggregazione di personale. Il piano prevede la messa in campo di task force organizzate per svolgere diversi compiti, dall’acquisizione delle istanze alla loro lavorazione, insieme a giornate straordinarie di apertura al pubblico, gli open day nelle giornate di sabato e domenica.