Perché OnlyFans vieta i contenuti sessualmente espliciti e cosa ci guadagna

La piattaforma vieta video e foto hot, i più remunerativi per gli utenti e per OnlyFans stesso, ma dietro c'è una precisa volontà imprenditoriale

Pubblicato: 21 Agosto 2021 14:29Aggiornato: 21 Aprile 2022 12:08

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Una notizia che ha del clamoroso, considerando quella che è divenuta la natura di questo social. Di fatto, però, è stato deciso che non ci sarà più materiale porno su OnlyFans. Il social a pagamento inizialmente non era nato con questa intenzione. Si mirava a garantire supporto a chiunque riuscisse a crearsi un pubblico. Pensiamo agli artisti, ad esempio. Non ponendo però dei limiti sotto questo aspetto, in breve tempo si è generata una fama ben specifica. È diventato una fonte di guadagno per i sex worker di tutto il mondo, che mettono in vendita foto e video hot in cambio di una quota di iscrizione, a ottobre bandirà definitivamente i contenuti sessualmente espliciti. Diventato in breve tempo un’impresa da miliardi di dollari, grazie soprattutto a porno star, aspiranti tali ed esibizionisti in cerca di soldi facili, il sito cambia rotta, con un’inversione di tendenza che ha già scontentato i tanti utenti, sia tra i performer che tra i fan.

OnlyFans è stato fondato nel 2016 dall’inglese Timothy Stokely. Alcuni anni più tardi il magnate Leo Radvinsky, autorità del mondo del porno e proprietario di MyFreeCam, portale di peep show virtuali, è entrato in società, contribuendo a far esplodere il fenomeno.

Perché OnlyFans ha vietato i contenuti sessualmente espliciti

Ora che il sito è diventato mainstream, però, la vocazione verso il mondo del porno amatoriale rischia di affossare la società. Di fronte alla grande popolarità del momento, OnlyFans sta infatti cercando nuovi investitori, che però sarebbero restii a finanziare un’impresa il cui core business rientra nell’industria porno, troppo imprevedibile anche a causa della continua nascita di nuove realtà e tecnologie.

Con 375 milioni di entrate nette nel 2020 e una previsione di 1 miliardo e 200 milioni per il 2021, in base ai dati pubblicati da Axios, OnlyFans non teme la perdita di una una grossa fetta di pubblico. Attualmente sono circa 7 milioni i fan paganti, che hanno garantito entrate per oltre 3,2 miliardi ai creatori di contenuti. Più di 300 di questi riescono a guadagnare cifre che superano il milione di dollari all’anno.

Ma non è tutto oro ciò che luccica, e per sopravvivere e catturare l’attenzione di partner commerciali, OnlyFans ha deciso di cambiare la sua utenza per assicurare più longevità alla propria piattaforma e guadagni indiretti superiori a quelli attuali, tanto dalla pubblicità quanto dagli investitori.

Cosa succede adesso a OnlyFans

La strategia sarebbe quella di tornare al concept iniziale con cui è stato concepito il sito, cioè quello di creare un canale di comunicazione alternativo tra le celebrità e i fan veri, disposti a pagare pur di vedere contenuti esclusivi, come anticipazioni di canzoni e film e vlog personali. Sul sito si sono già iscritti la rapper Cardi B e gli attori Tyler Posey e Bella Thorne, e altre celebrità potrebbero seguire questa strada.

Il pericolo però è che la diaspora degli operatori dell’industria del sesso porti via la maggior degli utenti, lasciando OnlyFans disabitato. Nel 2018 le nuove politiche contro i contenuti sessualmente espliciti hanno portato il sito di microblogging Tumblr alla disfatta. Acquistato da Yahoo per oltre 1 miliardi di dollari, è stato poi rivenduto per soli 3 milioni. A dimostrazione della veridicità della frase che “il sesso vende sempre”.