Nuovo regolamento Euro 7, riaprono i negoziati: quali auto potranno circolare nel 2024?

L'entrata in vigore della normativa Euro 7 per i veicoli pesanti è stata rinviata al 2031, quindi: quali auto potranno circolare nel 2024?

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

L’entrata in vigore della normativa Euro 7 per i veicoli pesanti è stata rinviata al 2031. Le nuove norme sull’inquinamento dell’Unione Europea per auto e camion con motore a combustione saranno meno ambiziose di quanto originariamente previsto.

Se questa fosse una partita, i vincitori sarebbero considerati i colossi dell’industria automobilistica, che per lungo tempo hanno sostenuto che l’approvazione del nuovo regolamento Euro 7 avrebbe indebolito troppo le aziende e gli operatori del settore, determinando un aumento dei costi di produzione e quindi dei prezzi di vendita dei veicoli, fino a scatenare un effetto a catena che avrebbe indebolito il potere di acquisto e spinto la corsa inflazionistica.

Nel tentativo di convincere i legislatori, però, le ONG ambientaliste e i Verdi in UE hanno citato più volte gli studi sulle morti premature in Europa a causa della scarsa qualità dell’aria, sostenendo il diritto alla salute di tutti i cittadini e quello di respirare aria pulita.

Per questo motivo la “partita” potrebbe non essere ancora finita. Gli attivisti infatti stanno ora cambiando tattica per spingere per un rebranding della legge.

Nuovo regolamento Euro 7, al via i negoziati

Il Parlamento europeo ha deciso di rivedere le proprie posizioni sul nuovo regolamento Euro 7, adottando di fatto una posizione meno ambiziosa rispetto alla proposta originale.

Tuttavia, sia la Commissione europea che il Consiglio europeo stanno ancora lavorando al documento finale, riprendendo ufficialmente i negoziati con i ministri dei paesi UE, coinvolti nella decisione. L’approvazione della normativa EU-7 rivista, stando alle ultime indiscrezioni, potrebbe arrivare già all’inizio del 2024, con l’entrata in vigore della stessa non prima del 2026 per le autovetture e del 2027 per gli autocarri pesanti. La Commissione avrebbe voluto che le regole si applicassero dal 2025.

Chiamarla ancora Euro 7, secondo i verdi, sarebbe però quasi una forzatura. Questo perché di fatto – allo stato attuale delle cose – si sta discutendo su un regolamento (ribattezzato Euro 6F) che non fa altro che confermare i limiti inquinanti Euro 6 già validi, introducendo solo alcune restrizioni comunque meno vincolanti e più deboli rispetto a quelle EU-7 (che avrebbero un impatto significativo sulla salute e l’ambiente).

Quali auto potranno circolare nel 2024?

Con il rinvio della normativa Euro 7 al 2031, di fatto le auto a diesel e benzina potranno continuare a circolare ed essere vendute anche nel 2024 rispettando i limiti nel regolamento Euro 6.

Le case automobilistiche e alcuni Paesi Membri, tra cui Italia e Repubblica Ceca, a Bruxelles hanno sostenuto che le regole originali proposte dalla Commissione sarebbero state troppo costose. Secondo chi sostiene questa tesi, poiché l’UE ha già una scadenza per porre fine alle vendite di nuove auto che emettono CO2 nel 2035, sarebbe meglio concentrare gli investimenti sulla produzione di veicoli elettrici piuttosto che sul miglioramento dell’impatto ambientale delle auto con motore a combustione.

Il 9 novembre i legislatori hanno votato per mantenere la proposta della Commissione sui limiti all’inquinamento provocato dalle automobili, compresi gli ossidi di azoto (NOx), il particolato e il monossido di carbonio. Tale proposta, già pubblicata nel novembre 2022, mantiene sostanzialmente i limiti di Euro 6, ma include per la prima volta limiti sulle emissioni di particolato da freni e pneumatici.

Nello specifico, hanno indebolito i limiti di NOx per i camion e hanno ritardato l’applicazione delle regole, per le automobili, a tre anni dopo l’approvazione di tutta la legislazione secondaria associata alla proposta.

L’ACEA, il gruppo di lobbying delle case automobilistiche europee, ha affermato che la posizione del Parlamento è “un approccio più realistico all’Euro 7” rispetto alla proposta originale. I Verdi hanno invece criticato il voto definendolo un’occasione mancata per ridurre le circa 70.000 morti premature all’anno in Europa attribuite all’inquinamento dei veicoli.