Green pass base, rafforzato e booster: quali differenze e dove servono

Con il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 2 febbraio, si introduce una novità importantissima per il green pass

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Redazione

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Con il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 2 febbraio, si introduce una novità importantissima per il green pass: cambia infatti la validità del certificato verde Covid per tutti coloro che hanno fatto la terza dose di vaccino, e per tutti coloro che hanno contratto il virus dopo essersi sottoposti a due dosi di vaccino.

Green pass illimitato, per chi?

Il decreto stabilisce che le certificazioni verdi Covid rilasciate dopo la terza dose di vaccino hanno efficacia senza necessità di nuove vaccinazioni: significa che per chi ha fatto la terza dose di richiamo, o booster, il green pass diventa illimitato.

Non solo: perché, come dicevamo, a chi si è sottoposto alla terza dose è equiparato chi ha contratto il Covid ed è guarito dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, cioè appunto dopo le due dosi di vaccino. Tuttavia, cioè non significa che chi ha contratto il virus dopo le due dosi di vaccino non si debba sottoporre al booster: la terza dose è comunque fortemente raccomandata dopo 4 mesi dalla guarigione.

Di fatto, quindi, ora abbiamo tre tipi di green pass attivi in Italia. La differenza tra i 3 sta a indicare quali tipi di certificazione sono validi per diversi utilizzi e periodi di tempo, che possono comunque variare – come chiarisce il governo nelle sue Faq – con l’evolversi della situazione epidemiologica.

Per tutti i tipi di green pass restano valide le esenzioni per i minori di 12 anni e per coloro che hanno un’idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute (qui l’elenco completo di chi è esente). Vediamoli nel dettaglio.

Green pass base

Il green pass base è la certificazione verde Covid rilasciata in seguito a vaccinazione o guarigione o tampone rapido o molecolare con risultato negativo (qui le uniche attività esentate dall’obbligo di green pass, dove cioè si può accedere anche senza vaccino e tampone).

Dal 1° febbraio la sua durata è passata da 9 a 6 mesi.

Green pass rafforzato (detto anche super green pass)

Il green pass rafforzato è soltanto la certificazione verde Covid per vaccinazione o guarigione.

Il green pass rafforzato non include, quindi, l’effettuazione di un tampone rapido o molecolare. Il green pass rafforzato è richiesto in zona bianca, in zona gialla e in zona arancione per accedere ad attività e servizi che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni sulla base della normativa vigente, e nel rispetto della disciplina della zona bianca (qui dove è obbligatorio il super green pass, dal 10 gennaio).

Dal 1° febbraio la sua durata è passata da 9 a 6 mesi.

Green pass booster

Il green pass booster è la certificazione verde Covid rilasciata dopo la somministrazione della terza dose di richiamo, successiva al completamento del ciclo vaccinale primario (due dosi di vaccino).

Chi non ha ancora effettuato la dose di richiamo potrà utilizzare il green pass da ciclo vaccinale primario completato o da guarigione, ma dovrà presentare contestualmente un documento, cartaceo o digitale, di un tampone rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti, che attesti l’esito negativo al Covid.

Ricordiamo che il green pass booster è richiesto, dal 30 dicembre 2021 al 31 marzo 2022, ai visitatori potranno accedere alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice.

Come stabilito dal decreto 2 febbraio, la sua durata è illimitata.

Cosa cambia a febbraio per il green pass

Ricordiamo inoltre le importanti novità di gennaio e febbraio. E’ stato esteso l’uso del green pass base (vaccinazione, guarigione o tampone):

  • dal 20 gennaio a chi accede ai servizi alla persona;
  • dal 1° febbraio a chi accede a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari e altre attività commerciali.

Inoltre, dal 15 febbraio il green pass rafforzato (vaccinazione o guarigione) è esteso ai lavoratori pubblici e privati dai 50 anni di età, per l’accesso ai luoghi di lavoro. Si ricorda che dall’8 gennaio 2022 è in vigore l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni e più.