È il giorno del programmato sciopero dei lavoratori degli aeroporti italiani nel bel mezzo di un’estate di cancellazioni e ritardi che hanno gettato nel caos il settore aereo in tutta Europa, con conseguenti gravi disagi per i vacanzieri. Dalle 14 scatta la mobilitazione, fino alle 18, che in 4 ore che rischia di lasciare a terra 100mila passeggeri in seguito all’annullamento di quasi 600 voli.
A incrociare le braccia saranno i controllori di volo dell’Enav e del personale delle low cost EasyJet, Volotea, Ryanair, la controllata della compagnia irlandese, Malta Air, e della sua agenzia interinale, Crewlink.
Caos voli, scatta lo sciopero aereo: la protesta
“Ci auguriamo di avere al più presto risposte concrete per assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose, così da poter evitare ulteriori disagi ai passeggeri in questo periodo estivo”, auspicano le sigle Filt Cgil e Uiltrasporti nel confermare lo sciopero di domenica 17 luglio.
“Dopo gli scioperi degli scorsi 8 e 25 giugno – sottolineano i sindacati – i lavoratori italiani di Ryanair, Malta Air e Crewlink rivendicano condizioni contrattuali e salariali in linea con il contratto nazionale del trasporto aereo ed inoltre acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall’aereo anche per 14 ore consecutive e la cancellazione dei tagli ai salari introdotti per fronteggiare un periodo di crisi non più attuale”.
Caos voli, scatta lo sciopero aereo: i diritti dei passeggeri
Dopo due mesi di scene di code e caos negli scali di tutta Europa che hanno dato rappresentazione plastica della crisi del settore aereo, la vicepresidente esecutiva e commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, si è fatta sentire per raccomandare alle compagnie aeree, spesso colpevoli di cancellare senza preavviso e senza fornire ai passeggeri le informazioni necessarie, di rispettare i diritti dei viaggiatori , che hanno visto migliaia di cancellazioni anche ad agosto.
“Penso che sia davvero difficile trovare qualcuno – ha dichiarato – che non abbia subito cancellazioni di voli o blocchi o ritardi o altro. La cosa confortante in questo senso è che almeno all’interno dell’Europa ci sono regole chiare e di lunga data su come una compagnia aerea dovrebbe compensare i cittadini vittime di disagi. Abbiamo una linea dedicata in ogni lingua dell’Unione che è possibile consultare per conoscere i propri diritti. Le compagnie aeree sono tenute a dirvi quali sono i vostri diritti in questa situazione“.
Il riferimento della Commissaria è al regolamento Ue 261/2004 che stabilisce le norme per rimborsi al passeggero e alle quale tutte i vettori si devono attenere. A partire dalla comunicazione tempestiva della cancellazione del volo, dove per “tempestiva” si intende due settimane prima della partenza. In caso contrario, come sta accadendo spesso nelle ultime settimane, il viaggiatore ha diritto al rimborso integrale del biglietto e a un indennizzo che a seconda delle lunghezza delle tratte, va dai 250 ai 600 euro:
- tratte brevi fino a 1500 km (per es. Torino – Barcellona): rimborso di 250 euro e, per attese di 2 o più ore, garantiti gratuitamente bevande e snack, l’accesso a mail, fax e 2 telefonate
- tratte medie tra 1500 e 3500 km (per es. Roma – Lisbona): rimborso di 400 euro e, per attese di 3 o più ore, garantiti gratuitamente bevande e pasti, 2 telefonate, accesso alla posta elettronica o fax
- tratte lunghe, oltre i 3500 km (per es. Milano – New York): rimborso di 600 euro e, per attese di 4 o più ore, garantiti gratuitamente bevande e pasti, 2 telefonate, accesso alla posta elettronica o fax.
Prima di ricorrere al rimborso, in caso di cancellazione del volo la compagnia deve offrire in breve tempo al passeggero un volo di riprotezione per permettergli di arrivare a destinazione.
La compagnia aerea è tenuta tra l’altro a prestare assistenza direttamente in aeroporto che prevede, oltre a fornire pasti e bevande in funzione della durata dell’attesa, anche:
- la sistemazione per il pernottamento in albergo, se necessario (una o più notti); trasferimento dall’aeroporto all’albergo e viceversa;
- rimborso del biglietto e volo di ritorno al luogo iniziale di partenza se il ritardo supera le 5 ore e il passeggero decide di non continuare il viaggio.
Se la compagnia aerea non dovesse fornire tale assistenza si ha diritto a richiedere anche il rimborso di tutte le spese sostenute se documentate, pertanto meglio conservare sempre anche tutti gli scontrini.