AGGIORNAMENTO: Dopo le decisioni assunte lunedì scorso dal Consiglio dei ministri, è iniziato il confronto tra il Governo nazionale e la Regione Piemonte per individuare una soluzione che garantisca la tutela della salute e il mantenimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti e nel contempo scongiuri dal 15 settembre il blocco dei veicoli diesel Euro5 a Torino e altri 76 Comuni. Lo stop alle auto diesel Euro 5 in Piemonte potrebbe slittare di 2 anni ed entrare in vigore nel 2025 e non più il 15 settembre 2023.
Dal 15 settembre in Piemonte sarà vietata la circolazione dei diesel Euro 5. Il provvedimento, fortemente voluto dalla Regione a guida Alberto Cirio, centrodestra, sarà in vigore fino al 15 aprile e riguarderà Torino e altri 76 comuni piemontesi. La decisione, che arriva con due anni di anticipo rispetto al 2025, anno in cui era prevista l’entrata in vigore delle nuove limitazioni nelle regioni padane (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto), è stata assunta a seguito della procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia per violazione dei limiti dell’inquinamento atmosferico.
Perché il Piemonte ha deciso di vietare i veicoli diesel Euro 5
Nel 2020 l’Italia è stata infatti condannata dalla Corte di Giustizia Ue per aver violato, tra il 2008 e il 2017, in modo continuativo e sistematico i valori limite europei per la concentrazione nell’aria di PM10. Nel 2022 diverse città – tra cui Torino, Roma, Milano, Bergamo e Firenze – sono state condannate per non aver rispettato i valori fissati per il biossido di azoto. Il Piemonte, che detiene il record di regione più inquinata, ha deciso di anticipare i tempi, ma la misura a tendere dovrà essere adottata da tutte le Regioni italiane.
I veicoli coinvolti dal blocco Euro 5 in Piemonte saranno circa 140mila. Una misura sacrosanta se guardiamo ai livelli di inquinamento che sovrastano Torino e l’hinterland soprattutto, ma che sta facendo torcere il naso a non pochi cittadini. Non solo. Succede anche che la nuova norma anti-smog sta rischiando di impantanare lo stesso centrodestra.
Il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini si è scagliato contro la scelta della giunta Cirio parlando di “ennesima forzatura di Bruxelles” e ha chiesto al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin di studiare un’alternativa. La destra nazionale storicamente si è sempre opposta ai blocchi alla circolazione di auto inquinanti, esprimendo in più occasioni dubbi – alquanto imbarazzanti – sul cambiamento climatico. Salvini, tra gli altri, che però ha allargato l’obbligo di RC anche a bici e monopattini, è sempre stato in prima fila contro la proposta dell’Unione Europea di fermare la vendita di auto con motori diesel e benzina dal 2035.
Ma lo stesso governatore del Piemonte Alberto Cirio, e il suo braccio destro l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, hanno frenato il leader della Lega: “Apprezziamo e ringraziamo il ministro Salvini per l’attenzione e la vicinanza al Piemonte in un momento così complesso”, ma “la procedura di infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia che coinvolge anche il Piemonte ci impone misure molto pesanti che siamo costretti ad attuare”.
Sono decisioni, però, che gravano fortemente sulle spalle di famiglie e imprese in un momento storico già estremamente difficile. Proprio per questo – spiegano da Torino – “abbiamo messo in campo un piano di azioni per aiutare i cittadini ad affrontare le conseguenze della normativa europea e avviato una interlocuzione con Bruxelles, perché l’attenzione all’ambiente deve poter essere sostenibile anche per famiglie e lavoratori. Poter contare anche sul supporto del Governo in questo percorso è per noi fondamentale”.
Il blocco Euro 5 si inserisce in un piano di più ampio respiro, approvato dalla giunta Cirio nel 2022, che dovrebbe prevedere infatti anche la promozione della mobilità sostenibile attraverso l’uso dei mezzi pubblici, la costruzione di piste ciclabili e aree pedonali, la riduzione del traffico con nuova ZTL, il miglioramento del riscaldamento urbano con l’installazione di impianti più efficienti e l’uso di fonti rinnovabili.
Sul piede di guerra le opposizioni, perché di questo “piano” ancora non si vedono grandi tracce. “È trascorso oltre un mese e mezzo da quando il Presidente Cirio annunciava urbi et orbi il nuovo ‘Bonus’ per sostenere l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale”, è la replica del Pd, per bocca di Daniele Valle, che aspira a prendere il posto di Cirio. “Da allora del Bonus non si è avuta notizia alcuna. Così come non si è avuta notizia alcuna dei fondi destinati a incentivare la rottamazione e sostituzione dei veicoli più vecchi”.
Divieto di circolazione dei diesel Euro 5 dal 15 settembre
Tornando al divieto, va chiarito che sarà valido solo nei giorni feriali. Ma vediamo nel dettaglio queste limitazioni, che come detto scatteranno dal prossimo 15 settembre, e fino al 15 aprile 2024:
- divieto di circolazione per i mezzi diesel Euro 5, compresi i merci, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19
- divieto di circolazione per i diesel e benzina fino a Euro 2 incluso e i Gpl e metano fino a Euro 1 incluso tutta la settimana.
Il divieto di circolazione è, come visto, esteso anche ai diesel Euro 4, circa 138mila veicoli, e a quelli con omologazione inferiore: in tutto sono circa 620 mila auto e mezzi, compresi i veicoli a benzina fino ad Euro 2 e i GPL/metano Euro 1. Un totale di circa 1 milione e 600 mila auto ferme.
Chi non rispetta le nuove regole si becca una multa che può andare da 168 a 679 euro; in caso di reiterazione della violazione in 2 anni, scatta anche la sospensione della patente da 15 a 30 giorni. Ricordiamo anche, per evitare sanzioni, che ora è in vigore il nuovo Codice della strada e ci sono novità per il bollo auto.
I Comuni del Piemonte in cui scatta il blocco alla circolazione
Ecco l’elenco completo dei comuni, divisi per provincia, in cui scatterà il blocco degli Euro 5 dal 15 settembre:
Provincia di Torino
- Torino
- Alpignano (TO)
- Avigliana (TO)
- Baldissero Torinese (TO)
- Beinasco (TO)
- Borgaro Torinese (TO)
- Cambiano (TO)
- Candiolo (TO)
- Carignano (TO)
- Carmagnola (TO)
- Caselle Torinese (TO)
- Chieri (TO)
- Chivasso (TO)
- Ciriè (TO)
- Collegno (TO)
- Druento (TO)
- Giaveno (TO)
- Grugliasco (TO)
- Ivrea (TO)
- La Loggia (TO)
- Leinì (TO)
- Mappano (TO)
- Moncalieri (TO)
- Nichelino (TO)
- Orbassano (TO)
- Pecetto Torinese (TO)
- Pianezza (TO)
- Pinerolo (TO)
- Pino Torinese (TO)
- Piobesi Torinese (TO)
- Piossasco (TO)
- Poirino (TO)
- Rivalta di Torino (TO)
- Rivarolo Canavese (TO)
- Rivoli (TO)
- San Maurizio Canavese (TO)
- San Mauro Torinese (TO)
- Santena (TO)
- Settimo Torinese (TO)
- Trofarello (TO)
- Venaria Reale (TO)
- Vinovo (TO)
- Volpiano (TO)
Provincia di Cuneo
- Cuneo
- Alba (CN)
- Borgo San Dalmazzo (CN)
- Bra (CN)
- Busca (CN)
- Fossano (CN)
- Mondovì (CN)
- Savigliano (CN)
- Saluzzo (CN)
Provincia di Alessandria
- Alessandria
- Acqui Terme (AL)
- Casale Monferrato (AL)
- Novi Ligure (AL)
- Ovada (AL)
- Tortona (AL)
- Valenza (AL)
Provincia di Novara
- Novara
- Arona (NO)
- Borgomanero (NO)
- Cameri (NO)
- Galliate (NO)
- Oleggio (NO)
- Trecate (NO)
Provincia di Asti
- Asti
- Canelli (AT)
- Nizza Monferrato (AT)
Provincia di Biella
- Biella
- Cossato (BI)
Provincia di Vercelli
- Vercelli
- Borgosesia (VC)
Provincia di Verbania
- Verbania
- Omegna (VCO).
Come sapere se la mia auto è Euro 5
La domanda che molti cittadini si stanno facendo in questo momento è come fare a sapere se la propria auto è Euro 5. In generale le Euro 5 sono comunque auto immatricolate tra gennaio 2011 e settembre 2015.
In ogni caso è semplice, per fortuna, anche per i meno avvezzi ai motori: basta verificarlo sul Portale dell’Automobilista o sul sito dell’ACI. In alternativa, potete sempre controllare sulla vostra carta di circolazione, al quadrante 3, dove è indicato appunto lo standard di omologazione (Euro 4, Euro 5, Euro 6 ecc.). Per chi ha ancora i vecchi libretti, invece, quelli usati fino a ottobre 1999, si vede nel quadrante 2, ma si tratterà sicuramente di Euro 2 o inferiori.
Una scatola nera sull’auto per controllare i chilometri e limitare l’inquinamento
In vista delle nuove limitazioni alla circolazione dei veicoli, ora anche i veicoli Euro 5 diesel possono aderire a “Move In Piemonte”, un particolare sistema che aiuta i cittadini a guidare in modo responsabile.
In pratica, si tratta di una scatola nera che viene installata sull’auto e che permette di rispettare una determinata soglia di chilometri assegnati su base annuale, limitando così le emissioni inquinanti della propria auto. Chi aderisce e rispetta i limiti viene premiato con l’aggiunta di chilometri bonus alla soglia chilometrica annuale assegnata.
Una scatola nera installata a bordo del veicolo calcola i chilometri percorsi su tutti i tipi di strade, tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24. A ogni auto aderente al servizio viene assegnato un tetto massimo di chilometri che possono essere percorsi annualmente sull’intero territorio dei comuni che partecipano all’iniziativa, tranne che nei periodi di attivazione delle misure temporanee in previsione di situazioni di accumulo critico degli inquinanti. Raggiunto il tetto massimo di percorrenza assegnato, il mezzo non potrà più circolare nelle aree soggette a limitazioni sino al termine dell’anno di adesione al servizio.
I chilometri residui possono essere sempre verificati via app o dal sito web. I costi del servizio sono stabiliti da ciascun operatore TSP (Telematics Service Provider) accreditato, con questi prezzi massimi:
- 50 euro massimi per il primo anno di adesione (30 euro per l’installazione della black-box e 20 euro per la fornitura del servizio annuale)
- 20 euro massimi per la fornitura del servizio annuale, per ciascuno degli anni successivi
Nel caso in cui un cittadino disponga già di un dispositivo installato a bordo del proprio veicolo compatibile con il servizio Move-In, il prezzo massimo è di 20 euro, per la sola fornitura del servizio annuale, anche per il primo anno di adesione.
Per avere la scatola nera, bisogna registrarsi nella sezione dedicata alla Regione Piemonte nel portale Move-IN Lombardia, utilizzando lo SPID o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Dopo la registrazione, bisogna contattare l’operatore TSP selezionato in fase di adesione per installare la black-box e successivamente attendere la comunicazione dell’avvenuta attivazione del servizio.