Sciopero dei treni martedì 5 novembre, otto ore di stop dopo l’aggressione di Genova

A seguito della grave aggressione a un capotreno di Genova, i sindacati hanno indetto 8 ore di sciopero dei treni nella giornata del 5 novembre: tutto fermo dalle 9:00 alle 17:00

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 4 Novembre 2024 20:29

I sindacati di categoria hanno proclamato uno sciopero di 8 ore dei treni nella giornata di domani, martedì 5 novembre 2024, dopo che il capotreno di un regionale è stato accoltellato da due passeggeri sorpresi senza biglietto all’altezza della stazione di Rivarolo (Genova). Il lavoratore ferito non è in pericolo di vita, ma ha una cicatrice su tutto il fianco sinistro. A fermarsi, dalle ore 9:00 alle 17:00, è tutto il personale di Trenitalia, Trenitalia Tper, Fs Security, Italo Ntv e Trenord. A proclamare lo sciopero sono stati invece i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti.

L’aggressione a Genova

A spingere i sindacati verso questo nuovo e improvviso sciopero dei treni del 5 novembre sono stati gli incresciosi fatti avvenuti a Genova. Un capotreno regionale di 44 anni è stato accoltellato da due persone che sono state sorprese senza il regolare biglietto di viaggio nella stazione di Rivarolo sul treno tra Genova Piazza Principe e Busalla.

Gli aggressori sono stati rapidamente identificati dopo l’accaduto e fermati dai carabinieri. Si tratta di una coppia di giovanissimi, un ragazzo e una ragazza. Il primo è un 21enne egiziano, mentre la donna ha 16 anni è nata in Italia ed ha origini egiziane. L’accusa, che dovrebbe ricadere solo sull’uomo, è di tentato omicidio.

Sul luogo dell’incidente è intervenuto il personale del 118 che ha immediatamente soccorso il capotreno ferito. Trasportato in codice rosso in ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, l’uomo è dichiarato non in pericolo di vita, pur avendo una grave ferita sul fianco sinistro. Così come riferito dal nosocomio, il capotreno colpito ha perso molto sangue e solo per pochi centimetri la lama utilizzata dall’aggressore non lo ha colpito al petto.

Inevitabile la paralisi del tratto ferroviario interessato dalla vicenda, con la circolazione che è stata fortemente rallentata. Il treno teatro dell’aggressione è stato a disposizione delle autorità giudiziaria per circa due ore.

Lo sciopero dei treni del 5 novembre

I sindacati di categoria, come detto, hanno reagito allo shock creato dall’aggressione e hanno indetto rapidamente uno sciopero dei treni per la giornata di martedì 5 novembre.

“Alla luce di quanto accaduto oggi – si legge nella nota diffusa dalle segreterie regionali dei principali sindacati – si proclamano 8 ore di sciopero nazionale per il giorno 5 novembre 2024 dalle 9:01 alle 16:59 di tutto il personale mobile dipendente dalle società di trasporto in indirizzo. Lo sciopero è stato proclamato dai Sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti. Verranno garantiti i servizi minimi come previsto dalla Legge e dalla disciplina di settore”.

Anche le Frecce si fermano

A rischio ci sono anche le Frecce, con Trenitalia che ha sottolineato come il fermo del 5 novembre “potrebbe impattare sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale”. L’azienda ha inoltre invitato i passeggeri a riprogrammare il viaggio ove possibile.

Trenitalia, tenuto conto delle possibili ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio.

La solidarietà di Salvini

Al fianco dei ferrovieri si è schierato anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. “Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che incroceranno le braccia per chiedere più sicurezza – ha detto – Il nostro impegno per contrastare la criminalità è costante e dimostrato anche dagli investimenti su FS Security. È ovvio che è necessario combattere con maggiore determinazione anche l’immigrazione illegale: troppo spesso i clandestini sono protagonisti di episodi violenti sui treni e nelle stazioni”.