Sciopero nazionale 11 aprile di Cgil e Uil, il Garante invita ad escludere alcuni settori: chi si ferma

La commissione di garanzia sugli scioperi ha messo dei paletti sullo sciopero generale di 4 ore indetto l'11 aprile nel settore privato dalle sigle sindacali

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 21 Marzo 2024 07:00

Cigl e Uil proclamano un nuovo sciopero generale l’11 aprile, ma il Garante avverte già adesso che non tutti i settori privati potranno prendere parte all’agitazione. La protesta lanciata dalle sigle farà incrociare le braccia ai lavoratori delle aziende in tutta Italia per 4 ore e sarà accompagnata da manifestazioni in ogni città. L’obiettivo dei rispettivi segretari, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, è chiedere al Governo modifiche sulla riforma della legge delega fiscale per una tassazione più giusta ed equa, oltre a interventi sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’intervento del Garante degli scioperi

Sia per lo sciopero dell’11 aprile, sia per quello in programma il 20 dello stesso mese, si attende il via libera ufficiale dall’assemblea nazionale dei delegati e rappresentanti per la sicurezza, che si riuniranno venerdì 22 marzo alla Leopolda a Firenze. Le modalità dello stop saranno poi definite dalle singole categorie.

Intanto la Commissione di garanzia sugli scioperi ha invitato Cgil e Uil ad escludere dallo sciopero nazionale per i settori privati dell’11 aprile il trasporto aereo, il personale di cooperative sociali, società e associazioni dei settori socio-sanitari-assistenziali-educativi e di alcune aziende di trasporto pubblico locale (come Busitalia Sita nord Umbria, Amat e Sicilbus di Palermo). Nella delibera pubblicata sul sito, il Garante motiva la decisione con il mancato rispetto della rarefazione oggettiva, per cui deve essere rispettato un intervallo minimo di 10 giorni tra gli scioperi già proclamati nello stesso settore.

Lo sciopero dell’11 aprile

Una delle categorie più interessate dalla protesta, gli edili, recentemente di nuovo al centro della cronaca per i tanti incidenti sul lavoro, hanno intenzione di raddoppiare lo sciopero di 4 ore, estendendolo per l’intero turno. (qui avevamo parlato dell’incidente al cantiere del supermercato di Firenze, costato la vita a cinque operai).

Tra i motivi al centro della mobilitazione c’è la patente a punti, introdotta nel decreto Pnrr e in partenza dal prossimo 1 ottobre per provare ad arginare l’alta mortalità del lavoro nell’edilizia, ma osteggiata da tutto il settore (qui le novità sul lavoro previste dal decreto, dalla patente a punti all’aumento degli ispettori).

Sullo strumento, venerdì scorso è partito il confronto tecnico al ministero del Lavoro con le parti sociali convocato dalla ministra Marina Calderone e un nuovo incontro è previsto per martedì 26 marzo, con l’obiettivo, come sottolineato dal dicastero, di proseguire il dialogo (qui avevamo parlato della patente a punti per il lavoro nei cantieri).

Per i sindacati del comparto edilizio di Cgil e Uil il tavolo è rimasto al momento “senza risposte” e non fa che rafforzare le ragioni dello sciopero. “Abbiamo avanzato diverse proposte non solo per estendere la patente a crediti a tutti i settori – dichiarano i segretari generali di FenealUil e Fillea-Cgil, Vito Panzanella e Alessandro Genovesi – ripristinando la norma originaria del Testo unico sulla sicurezza (ora modificato in peggio), ma anche per renderla veramente efficace nei cantieri. Purtroppo abbiamo registrato molte distanze e una volontà più di fare propaganda che non di una vera trattativa per affrontare il tema di come qualificare le imprese ed il settore, in particolare quello degli appalti privati”.

D’altro canto, Cisl e Filca-Cisl esprimono invece “soddisfazione” per la decisione del Governo di introdurre la patente a punti, ma ribadiscono la necessità di alcuni interventi e soprattutto l’importanza che “le parti sociali lavorino insieme per rendere il provvedimento davvero efficace”, come dichiarano il segretario confederale della Cisl, Mattia Pirulli, ed il segretario generale della Filca, Enzo Pelle.