Sabato 26 luglio 2025 si prospetta come una giornata difficile, per non dire infernale, sul fronte dei trasporti. Sono infatti in programma numerose agitazioni sindacali sia nel settore aereo sia nel trasporto pubblico locale, con possibili disagi per chi viaggia in aereo e per i pendolari in diverse regioni. Vediamo ora i principali scioperi previsti e alcuni consigli utili per i viaggiatori.
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Sciopero aerei 26 luglio 2025: voli a rischio in tutta Italia
Nel calendario degli scioperi di luglio, il 26 si comincia dagli aerei. Infatti, la fascia oraria 13:00-17:00 vedrà uno sciopero nazionale che coinvolge l’intero comparto aereo italiano. Diversi sindacati hanno proclamato astensioni dal lavoro coordinate in questo intervallo. In particolare troviamo:
- sciopero nazionale del trasporto aereo – tutti i lavoratori del comparto aereo, aeroportuale e dell’indotto si asterranno dal lavoro per 4 ore (13:00-17:00) in base a una protesta indetta dal sindacato Cub Trasporti. Questo sciopero generale potrebbe causare ritardi e cancellazioni di numerosi voli, sia nazionali che internazionali;
- addetti aeroportuali di handling: il personale delle società di handling aeroportuale associate ad Assohandlers (addetti ai servizi a terra negli scali) incrocerà le braccia nella stessa fascia 13:00-17:00.
Diversi scioperi più mirati interesseranno poi specifiche compagnie e scali aeroportuali, sempre nella fascia oraria 13:00-17:00. Nel dettaglio:
- personale Volotea – sciopereranno a livello nazionale, su iniziativa di Uiltrasporti (UILT-UIL). Sono esclusi dalla protesta i voli da/per Palermo;
- handling a Milano Linate – i lavoratori della società Swissport Italia presso l’aeroporto di Milano Linate aderiranno allo sciopero;
- Aeroporto di Fiumicino – lo sciopero coinvolgerà anche il personale di terra delle compagnie aeree e delle società aeroportuali operanti presso Roma Fiumicino, incluse quelle aderenti ad Assaeroporti, Aeroporti 2030, Assohandlers e Federcatering.
Trasporto pubblico fermo in Umbria e in Sardegna
Oltre ai voli, anche molti servizi di trasporto pubblico locale saranno fermi il 26 luglio a causa di scioperi di carattere regionale o aziendale.
In Umbria è previsto uno sciopero di 24 ore del personale di Busitalia Sita Nord, che gestisce i servizi urbani ed extraurbani regionali. L’agitazione, indetta da USB Lavoro Privato, comporterà la sospensione del servizio al di fuori delle fasce orarie garantite del mattino e del primo pomeriggio.
Sempre in Umbria, un’altra azione di protesta coinvolgerà Busitalia Sita Nord e altre società del trasporto locale come Sulga Autolinee, ACAP, Autoservizi Troiani, CMT, Autoservizi Fonti ed Eredi Fortuni. Questo sciopero, proclamato da Filt-CGIL e Faisa-Cisal, durerà quattro ore, dalle 20:00 alle 24:00, e inciderà soprattutto sui collegamenti serali.
In Sardegna, il personale dell’ARST (l’azienda regionale sarda dei trasporti) incrocerà le braccia per 24 ore. Lo sciopero, indetto da Orsa Autoferro TPL, interesserà le province di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e comporterà lo stop completo dei mezzi pubblici per l’intera giornata.
Tram, bus e metropolitane a rischio sabato 26 luglio: le città coinvolte
Sono previsti, sempre nella giornata di sabato, stop di autobus e tram in diverse città d’Italia:
- Firenze – sciopero di 4 ore (dalle 22:30 a fine servizio) del personale di GEST, gestore della tramvia fiorentina, proclamato da Cobas Lavoro Privato;
- Catania – sciopero del personale AMTS (Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta) per un totale di 4 ore, suddivise in due fasce: un’ora nel pomeriggio (17:00-18:00) e tre ore la notte (21:00-24:00);
- Latina – sciopero di 4 ore (09:30-13:30) del personale della società CSC Mobilità di Latina, proclamato da Filt-CGIL, UILT-UIL e UGL-FNA.