A partire dal 21 novembre scatta il blocco di determinati contenuti nelle Sim card intestate ai minorenni. Lo stabiliscono le nuove regole dell’Autorità garante delle comunicazioni, secondo le quali su questi numeri sarà attivato il parental control automatico per evitare che chi ha meno di 18 anni possa accedere a siti per adulti, di scommesse e gioco d’azzardo e altre sei categorie vietate ai più piccoli.
La delibera Agcom
Nella delibera dello scorso 25 gennaio, l’Agcom obbliga ai gestori telefonici di fornire lo strumento del parental control nelle offerte riservate ai minori in automatico e in modo gratuito.
Come spiega l’Autorità nel documento, “il blocco non agisce, nella maggior parte dei casi, a livello di singolo contenuto, ma a livello di dominio/sottodominio web, sulla base della classificazione/profilatura del sito/dominio o sottodominio fornita dal soggetto terzo e sulla base del blocco impostato o meno dall’utente amministratore della linea. Quindi gli operatori, generalmente, si basano sui servizi di soggetti terzi che mettono a disposizione tanto le soluzioni tecniche che le liste di domini e sottodomini inclusi in determinate categorie”.
“Lo stesso consumatore – si legge ancora nella delibera – viene messo nelle condizioni di poter personalizzare le categorie e liste presentate a seconda del livello di sicurezza che desidera. Il cliente può customizzare la propria protezione aggiungendo o eliminando categorie ai propri blocchi o, se del caso, inserendo specifici nomi a dominio da inserire nella black list. In alcuni casi il cliente può impostare i filtri sui contenuti di un’intera categoria oppure solo su determinati domini all’interno di una o più categorie” (qui abbiamo parlato via libera dell’Agcom sull’utilizzo di Spid e Cie per l’attivazione delle SIM).
Il parental control interverrà soltanto nella navigazione da browser, e non invece se la navigazione avviene sulle piattaforme social. Dunque, se effettuassero l’accesso a Instagram, Facebook, Twitter, TikTok e altre, i minori potrebbero comunque vedere contenuti bloccati dalle nuove regole Agcom.
Le categorie vietate
Nella delibera l’Autorità ha indicato otto categorie di siti che saranno oscurate in automatico nelle Sim intestate ai minorenni o in quelle in cui è attiva un’offerta riservata ai minori:
- Contenuti per adulti: siti web riservati a un pubblico maggiorenne, siti che mostrano nudità totale o parziale in un contesto sessuale pornografico, accessori sessuali, attività orientate al sesso. Siti che supportano l’acquisto online di tali beni e servizi.
- Gioco d’azzardo/scommesse: siti che forniscono informazioni o promuovono il gioco d’azzardo o supportano il gioco d’azzardo online e/o scommesse.
- Armi: siti che forniscono informazioni, promuovono o supportano la vendita di armi e articoli correlati. Violenza: siti che presentano o promuovono violenza o lesioni personali, comprese le lesioni autoinflitte, il suicidio, o che mostrano scene di violenza gratuita, insistita o efferata.
- Odio e discriminazione: siti che promuovono o supportano l’odio o l’intolleranza verso qualsiasi individuo o gruppo.
- Promozione di pratiche che possano danneggiare la salute alla luce di consolidate conoscenze mediche: a titolo di esempio, siti che promuovono o supportano l’anoressia e/o la bulimia, l’uso di sostanze stupefacenti illegali, di alcol o di tabacco.
- Anonymezer: siti che forniscono strumenti e modalità per rendere l’attività online irrintracciabile.
- Sette: Siti che promuovono o che offrono metodi, mezzi di istruzione o altre risorse per influire su eventi reali attraverso l’uso di incantesimi, maledizioni, poteri magici o essere soprannaturali.
L’attivazione del parental control automatico in caso di SIM intestata ad un genitore o in generale a un adulto, ma usata da un minorenne, può essere richiesta in secondo momento. Ad oggi l’età minima per avere una SIM intestata a proprio nome è 8 anni, ma quasi tutti gli operatori chiedono un’età più alta per intestare un contratto, in molti casi 15 anni (qui per sapere cosa cambia con i vecchi smartphone con l’addio al 3G).