Il 30 ottobre 2020 Louis Vuitton rilascerà una speciale mascherina monogram, una visiera anti-Covid sensibile alla luce che sarà disponibile solo in alcuni – selezionati – negozi del marchio. Burberry, invece, ha fatto sapere ad agosto che si cimenterà nella produzione di mascherine griffate, con lo scopo di destinare parte dei ricavati derivanti dalla loro vendita alla ricerca contro il Coronavirus.
Arrivano le mascherine Louis Vuitton
Già a marzo, quando è stata dichiarata la pandemia, molti marchi del settore lusso hanno deciso di rimettere in commercio le mascherine che – prima del Covid – erano vendute come mascherine anti-smog. Il prolungarsi della situazione di emergenza, però, ha spinto molte case di moda a rivedere i propri piani e a lanciarsi in nuovi progetti. Tra questi c’è Louis Vuitton che, con un comunicato stampa, ha fatto sapere di stare lavorando ad una specifica visiera anti-Coronavirus, caratterizzata dal tipico monogramma del marchio e arricchita con borchie dorate e dettagli fashion.
Sarà una visiera fotocromatica, ovvero passerà da chiaro a scuro quando verrà a diretto contatto con la luce solare. Sollevando la parte frontale, inoltre, la stessa si trasformerà in un cappello e potrà essere utilizzata come accessorio.
Secondo alcune indiscrezioni trapelate qualche giorno fa, questo particolare modello di mascherina Louis Vuitton sarebbe dovuto costare sui 960 dollari (circa 810 euro). Un portavoce dell’azienda però ha smentito tale informazione e ha fatto sapere che nulla è stato ancora deciso sul costo.
Burberry produce mascherine di lusso e devolve parte del ricavato alla ricerca contro il Coronavirus
Louis Vuitton è il secondo grande marchio di lusso a lanciarsi nella produzione di dispositivi di protezione anti-Covid. Prima ancora, già ad agosto, Burberry infatti aveva annunciato che avrebbe iniziato a vendere mascherine per il viso al prezzo di 120 dollari (circa 100 euro). Un costo che, inevitabilmente, ha fatto conquistare a questi dispositivi di protezione il titolo di mascherine più costose del momento, insieme a quelle che presto verranno rilasciate da Louis Vuitton probabilmente.
Le mascherine Burberry avranno la tipica stampa scozzese e il 20% dell’incasso derivante dalla loro messa in commercio verrà destinato alla ricerca contro il Coronavirus. Per questo motivo, allo scopo di raccogliere e gestire i fondi, è stato istituito il Fondo comunitario COVID-19 della Fondazione Burberry.
Il contributo del settore lusso alla lotta contro il Covid
Prima ancora che i grandi marchi del mondo della moda si cimentassero nella produzione di mascherine di lusso, nei mesi di marzo e aprile (in piena emergenza sanitaria) molte sono state le aziende del settore che hanno riconvertito la propria produzione cercando di dare un contributo concreto alla lotta contro il Covid.
Proprio Louis Vuitton, per esempio, all’inizio di aprile ha riorganizzato le fabbriche francesi impiegando le filiali nella produzione di mascherine non chirurgiche. La sua società madre, la LVMH, ha anche annunciato che le fabbriche che solitamente producono profumi e cosmetici sarebbero state utilizzate per produrre disinfettanti a base di alcol, forniti gratuitamente agli operatori sanitari francesi. Louis Vuitton ha anche donato 21 mila mascherine N95 alla città di New York, che è diventata l’epicentro della pandemia negli Stati Uniti la scorsa primavera.