Una bellissima preghiera dice: “Signore, aiutami ad avere il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare, trovare la serenità di quelle che non posso cambiare e la saggezza per conoscere la differenza”. Queste parole, tradotte in forma laica, credo siano molto vere per la nostra vita, dove ogni giorno abbiamo bisogno di comprendere quando è opportuno agire per cambiare le cose e quando invece è meglio fare un passo indietro e accettare quello che c’è.
La Mindfulness ci aiuta a mio avviso a praticare questo discernimento, soprattutto quando si tratta di accettare ciò che non si può cambiare. Sono infatti questi i momenti dove la nostra mente tende a proiettarsi troppo verso il futuro (la frustrazione per come vorrei che fosse e invece non è) o verso il passato (il rimpianto/rimorso di come era e adesso non è più). E tutto questo genera stress e indebolimento della nostra qualità di vita.
Praticare la Mindfulness vuol dire coltivare una mente stabile, capace a stare nel qui e ora, cioè nel flusso dell’esperienza che stiamo vivendo, abbassando il nostro abituale chiacchiericcio mentale. La Mindfulness è una pratica semplice che richiede alcuni passi pratici da compiere con costanza e regolarità, che possono davvero portare benessere per la nostra vita.
Ma prima di descriverli faccio una piccola premessa. Chi si appresta a portare la Mindfulness nella propria vita deve fare un primo atto di fede, che poi viene sempre ripagato: permettersi di rallentare ogni tanto per fare spazio all’introspezione. È la condizione di base che permette l’efficacia di questa disciplina.
I consigli pratici che vi descriverò nei miei prossimi interventi, sono il frutto dell’esperienza dei corsi che tengo per le aziende sulla Mindfulness e intelligenza emotiva, che hanno dato notevole beneficio alle persone che li hanno messi in pratica.
I 5 passi che vi propongo portateli avanti in parallelo tra loro, mi raccomando!
Primo passo: la meditazione formale
Secondo passo: la meditazione informale
Terzo passo: la pausa sacra
Quarto passo: essere gentili con se stessi
Quinto passo: la disciplina