Diritti dei consumatori, ecco quali sono e quando possono essere esercitati

La garanzia e la possibilità di restituire i prodotti acquistati sono i diritti dei consumatori più importanti. Possono essere esercitati a determinate condizioni

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Ogni impresa ha degli obblighi nei confronti dei propri clienti. I diritti dei consumatori, infatti, sono tutelati da una serie di norme locali, nazionali ed internazionali. Nel momento in cui una persona si accinge ad effettuare un acquisto presso un esercizio fisico o su un qualsiasi portale internet ha dei diritti, che possono cambiare in base al tipo di prodotto o servizio che viene acquistato.

Ma quali sono i diritti dei consumatori? E soprattutto quali doveri hanno nei loro confronti i produttori e gli esercenti? Scopriamolo insieme.

Il consumatore, chi è questo importante soggetto

Prima di addentrarci nell’analizzare quali siano i suoi diritti, è bene definire chi sia il consumatore. Una definizione precisa e dettagliata di questo soggetto viene fornita dal Codice del Consumo, un articolato insieme di norme che dal 2005 regolamenta i rapporti tra acquirenti e produttori. Secondo il CdC il consumatore è:

La persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta.

Da questa definizione si può comprendere benissimo che tra i consumatori non rientrano le aziende, gli enti o i soggetti giuridici. Il Codice al Consumo, infatti, si riferisce esplicitamente ad una persona fisica. Altro requisito importante a cui è necessario prestare la massima attenzione è il fatto che la suddetta persona fisica non deve agire per scopi professionali.

Codice al Consumo: di cosa si tratta

Per poter dare una definizione valida di consumatore abbiamo accennato al Codice al Consumo. Questo insieme di norme è stato emanato nel 2005: volendo essere precisi è stato introdotto attraverso il Decreto Legislativo n. 206 del 6 settembre 2005. Negli anni successivi è stato più volte aggiornato.

Volendo sintetizzare al massimo il Codice al Consumo racchiude all’interno di un unico testo l’intera normativa nazionale in materia di tutela al consumatore. Contiene, inoltre, le disposizioni che sono state emanate dall’Unione Europea sulla stessa materia.

I diritti dei consumatori: i fondamentali

All’interno del Codice al Consumo vengono identificati alcuni diritti dei consumatori sono ritenuti fondamentali. I più importanti sono i seguenti:
viene riconosciuto il diritto alla tutela della salute, inteso come protezione dalla stessa da quanto potrebbe metterla in pericolo;

  • il diritto alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi. Nello specifico un prodotto viene considerato sicuro nel momento in cui, nelle normali condizioni di utilizzo, non presenti alcun rischio. O quelli che presenta siano minimi;
  • il diritto ad accedere ad un’informazione adeguata e corretta. La pubblicità non deve essere ingannevole ed il consumatore deve essere informato sulle reali caratteristiche del prodotto;
  • le pratiche commerciali devono essere improntate sui principi di buona fede, correttezza e lealtà. In altre parole non devono essere fornite al consumatore delle informazioni che ne possano alterare in maniera sensibile la capacità di scelta;
  • deve essere esercitato il diritto all’educazione al consumo. I consumatori devono avere la possibilità di conoscere i loro diritti e i loro interessi, in modo da poter effettuare una scelta consapevole;
  • i rapporti contrattuali si devono basare sulla correttezza, sulla trasparenza e sull’equità. In altre parole il contratto deve essere formulato in maniera chiara e comprensibile;
  • i servizi pubblici devono essere erogati rispettando degli standard minimi di qualità ed efficienza.

I diritti dei consumatori: la garanzia

Fornire un elenco completo dei diritti dei consumatori non è sufficiente. Altri aspetti sono particolarmente interessanti da analizzare. Uno di questi è la garanzia.

In Italia, nel momento in cui si acquista un nuovo bene, la normativa prevede una garanzia di due anni, che parte dal momento in cui il bene viene consegnato. Per i beni usati, invece, acquirente e venditore possono si possono accordare per un periodo più breve, che non deve essere, ad ogni modo, inferiore ad un anno.

Nel caso in cui dovesse esserci un difetto di conformità, mentre è attiva la garanzia legale, il consumatore ha diritto alla riparazione o alla sostituzione del bene. L’obiettivo è quello di ripristinare la conformità senza spese. Se la riparazione o la sostituzione non dovessero essere delle soluzioni praticabili, l’articolo 130 del Codice di Consumo prevede che il consumatore abbia la facoltà di richiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.

Oltre alla garanzia legale, i produttori e venditori hanno la possibilità di offrire al consumatore la cosiddetta garanzia convenzionale: questo ulteriore servizio è facoltativo e deve essere gratuito per i consumatori. Nel momento in cui viene offerta, ad ogni modo, i produttori ed i venditori sono vincolati alla stessa, secondo le modalità che sono indicate all’interno della dichiarazione di garanzia o nella relativa pubblicità.

Come funziona il diritto di recesso

Tra i diritti più importanti dei consumatori c’è quello di recesso, anche noto come diritto di ripensamento. Come è facilmente deducibile dal nome stesso, permette al consumatore di cambiare idea sull’acquisto che ha appena effettuato: potrà liberarsi del contratto, senza essere obbligato a fornire delle motivazioni. Molto pragmaticamente il diritto di recesso del consumatore si concretizza con la restituzione del bene e con il relativo rimborso economico.

È possibile esercitare il diritto di recesso solo e soltanto per i contratti che sono stati conclusi a distanza o che sono stati negoziati al di fuori dei locali commerciali. Il diritto di recesso, però, non si applica – anche per i contratti che si sono conclusi al di fuori dei locali commerciali – quando l’ammontare dell’operazione è inferiore a 50 euro.

Per poter esercitare questa opzione il consumatore ha 14 giorni di tempo, ma il limite viene esteso nel caso in cui il consumatore non sia stato informato dell’esistenza di questo diritto.

Diritti dei consumatori, chi si occupa della loro tutela

A tutelare i diritti dei consumatori sono vari organismi ed istituzioni. A livello nazionale un’importante attività in questo senso è svolta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Ruolo molto importante in questo settore viene svolto da numerose associazioni di consumatori che sono riconosciute a livello nazionale, impegnate da sempre a tutelare i diritti dei consumatori.