Chi si appresta ad acquistare una moto usata (o uno scooter) da un privato deve tenere bene a mente che, entro 60 giorni dalla data in cui effettua l’acquisto, deve necessariamente provvedere a effettuare il passaggio di proprietà della moto o dello scooter. Si tratta di un’operazione molto importante. Il passaggio di proprietà, infatti, è ciò che definisce e chiarisce davanti alla legge le posizioni dei due soggetti coinvolti nell’atto di vendita, cioè il venditore e l’acquirente. Nel caso in cui questa importante operazione non dovesse essere effettuata (oppure non dovesse essere effettuata correttamente), infatti, potrebbero verificarsi spiacevoli situazioni, come per esempio la possibilità che per un’eventuale infrazione possa doverne rispondere la persona non realmente responsabile dell’evento.
Eseguire il passaggio di proprietà nella maniera più corretta, pertanto, è molto importante. Allo stesso modo, è molto importante anche riuscire a completare l’operazione nel modo più pratico e veloce, senza spendere tempo e soldi inutilmente e senza commettere errori. Per tutti questi motivi è necessario sapere precisamente cosa si intende quando si parla di passaggio di proprietà di una moto o di uno scooter, cosa serve per provvedere a tutti gli adempimenti necessari, quali sono i passi precisi da compiere, dove e come effettuare l’operazione e quali sono i costi connessi.
Indice
Cos’è il passaggio di proprietà
Il passaggio di proprietà di un veicolo, necessario al momento dell’acquisto di un’auto usata, serve a registrare il nuovo proprietario sia nell’Archivio Nazionale Veicoli (Motorizzazione) che nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Dunque, a livello più pratico, è l’operazione con la quale si convalida il trasferimento della proprietà di un veicolo da un soggetto (venditore) ad un altro (acquirente).
In una compravendita tra privati per l’acquisto di un veicolo, al momento della conclusione della trattativa avviene la firma del contratto di vendita. La firma del venditore, che deve essere autenticata per rendere l’atto di vendita valido, è la condizione imprescindibile per poter procedere al passaggio di proprietà della moto. L’autenticazione della firma può essere fatta presso l’ufficio Anagrafe del Comune di residenza (oppure, in alternativa, presso un PRA, un ufficio Motorizzazione o un’agenzia ACI). Il costo è pari a 50 centesimi, a cui vanno però sommati i 16 euro richiesti per la marca da bollo.
Chi può presentare la richiesta di passaggio di proprietà
Dalla data in cui viene sottoscritto il contratto, come già abbiamo avuto modo di sottolineare, ci sono 60 giorni di tempo per modificare il libretto di circolazione del veicolo riportando i dati del nuovo proprietario che ha acquistato la moto o lo scooter. Se la compravendita della moto o dello scooter avviene in una concessionaria, sarà quest’ultima a occuparsi di sbrigare tutte le pratiche necessarie per completare il passaggio di proprietà. Nel caso in cui l’atto avvenga invece tra due privati, senza intermediari, bisognerà procedere autonomamente all’operazione.
La richiesta del passaggio di proprietà può essere presentata da chi ha acquistato il veicolo, oppure da una persona incaricata dall’acquirente, a uno Sportello Telematico dell’Automobilista, quando si è in possesso del certificato di proprietà cartaceo o in versione CDPD. Il CDPD è il Certificato di Proprietà Digitale ed è rilasciato per tutti i veicoli immatricolati a partire dal mese di ottobre 2015 in poi.
Quali documenti servono per il passaggio di proprietà della moto
Per effettuare il passaggio di proprietà di una moto è necessario presentare, come già accennato precedentemente, il certificato di proprietà e l’atto di vendita, assieme alla carta di circolazione del veicolo (in originale e in copia), alla fotocopia di un documento di identità dell’acquirente e al modulo TT2119 di richiesta d’aggiornamento della carta di circolazione. Quest’ultimo modulo è distribuito in maniera gratuita presso gli Sportelli Telematici dell’Automobilista delle unità territoriali ACI e della Motorizzazione.
Nel caso in cui la richiesta del passaggio di proprietà sia presentata da un delegato, sono necessari anche la delega rilasciata dall’acquirente per il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e la fotocopia del suo documento di identità. Se l’acquirente è un cittadino extracomunitario residente in Italia, la richiesta può essere effettuata previa presentazione di una copia del permesso di soggiorno in corso di validità oppure della fotocopia del documento di identità e della ricevuta che attesta la presentazione della domanda del rilascio.
Qual è il costo del passaggio di proprietà della moto
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, è possibile effettuare il passaggio di proprietà della moto in vari modi, ai quali sono connessi costi diversi. Il passaggio di proprietà eseguito nelle delegazioni ACI o nelle agenzie di pratiche auto ha un costo di 200 euro, comprensivo dei diritti di agenzia. In questo caso è possibile pagare direttamente allo sportello ACI sia le somme dovute a norma di legge che la tariffa prevista dal servizio di intermediazione offerto.
Quella in delegazione ACI o nelle agenzie di pratiche auto è una modalità più pratica e, soprattutto, più veloce rispetto al passaggio di proprietà fatto in una delle sedi della Motorizzazione provinciale o al PRA. In questo ultimo caso, però, il costo dell’operazione è inferiore, visto che varia dagli 85 ai 266 euro, in base ai KW del motociclo e all’anno di costruzione. Per un motociclo sotto i 53 kw e che non ha ancora compiuto i 30 anni dalla data della costruzione l’imposta regionale di trascrizione è esente (diversamente è previsto un importo fisso di 26 euro) e, dunque, andranno versati al PRA solo 27 euro di emolumenti, 32 euro di imposta di bollo e 26,20 euro per aggiornamento della carta di circolazione. Come detto, i costi aumentano per i motocicli di potenza superiore.
In caso di passaggio di proprietà fatto allo sportello telematico della Motorizzazione, prima di rivolgersi allo sportello, bisogna versare le somme dovute a norma di legge all’ufficio postale tramite apposito conto corrente. Poi è necessario consegnare allo sportello l’attestazione di pagamento. È possibile trovare gratuitamente i bollettini prestampati presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile.
Chiariti i costi previsti per il passaggio di proprietà di una moto o scooter, è doveroso sottolineare che è prevista la possibilità di richiedere il passaggio di proprietà anche una volta che sono passati i previsti 60 giorni dall’autenticazione della firma del venditore. In questo caso, però, è necessario pagare anche la sanzione, pari al 30% dell’importo dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), e gli interessi legali (dovuti sulla sola IPT).
Come funziona il passaggio di proprietà per i ciclomotori
Ogni discorso fatto fino ad ora vale solo ed esclusivamente per il passaggio di proprietà di una moto o di uno scooter con cilindrata superiore ai 50 cc. Adesso, invece, poniamo l’attenzione sui ciclomotori, cioè quelli che nel gergo comune sono chiamati “cinquantini”. Questi veicoli si differenziano dai motocicli, innanzitutto, proprio perché non possono superare i 50 cc di cilindrata (o i 4 kw nel caso in cui siano ciclomotori elettrici), ma anche per il fatto che hanno un limite di velocità da rispettare (pari a 45 chilometri orari) e perché possono essere guidati anche da persone minorenni (a partire dai 14 anni di età).
Il discorso, in questo caso, è molto diverso dal momento che, a differenza dei motocicli e degli autoveicoli, i ciclomotori non sono beni registrati al Pubblico Registro Automobilistico e, quindi, per loro non è previsto l’aggiornamento del certificato di proprietà del veicolo.
Tuttavia, dall’introduzione della targa a 6 cifre, i ciclomotori sono stati dotati di un Certificato di Circolazione su cui sono riportati i dati del proprietario del mezzo. Pertanto, al momento della vendita, il venditore deve presentare alla Motorizzazione Civile, a un centro servizi autorizzato o a un’agenzia di pratiche auto una domanda di “Sospensione del ciclomotore per successivo passaggio di proprietà”. La domanda deve essere accompagnata dalla richiesta dell’acquirente del ciclomotore di aggiornamento del già citato Certificato di Circolazione con i suoi dati.
Per i ciclomotori la targa è personale e non può essere ceduta a terzi. Quindi, in caso di vendita del mezzo, la targa rimane al venditore, che può richiederne la cancellazione e distruzione nel caso in cui non desideri associarla a un altro ciclomotore. La targa può essere infatti anche tenuta e, poi, associata a un nuovo ciclomotore, ma in questo caso deve essere sospesa fino a quel preciso momento. L’acquirente può associare al ciclomotore acquistato una nuova targa o una che era già in suo possesso e che era stata sospesa al momento di una precedente vendita o rottamazione.
Per il venditore l’operazione di sospensione del ciclomotore per successivo passaggio di proprietà non ha alcun costo, dal momento che il rilascio di questo particolare certificato è gratuito. Per l’acquirente del ciclomotore, invece, sono previsti dei costi pari a circa 60 euro. Chi decide di effettuare l’operazione tramite un centro servizi autorizzato o un’agenzia di pratiche auto deve aggiungere alla cifra anche i costi del servizio.
Perché è importante il passaggio di proprietà
Ora che abbiamo avuto modo di esaminare nel dettaglio tutte le implicazioni connesse al passaggio di proprietà, saranno certamente più chiari i motivi per cui è importante sapere come provvedere a quest’operazione in tempi rapidi e nella maniera più corretta.
Non eseguire il passaggio di proprietà (o eseguire l’operazione in modo sbagliata), come abbiamo già sottolineato, espone sia il venditore che l’acquirente a dei rischi, anche legali. Chi non vuole rischiare di dover pagare sanzioni per trasgressioni commesse da altre persone, quindi, dovrebbe tenere bene a mente tutti i passaggi necessari per compiere il passaggio di proprietà di una moto o di uno scooter (inclusi i ciclomotori) elencati in questa guida.