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Cause ereditarie: gli strumenti per evitarle e risolvere senza tribunale

Come superare le liti ereditarie senza ricorrere al tribunale? Ecco le pratiche conciliatorie e figure di riferimento, a beneficio delle parti in causa anche in termini di spese

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Redazione

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La gestione consapevole di una pratica di successione ereditaria è il primo passo per affrontare questioni talvolta spinose. Un approccio conciliatorio evita logoranti contese parentali, i tempi lunghi delle aule di tribunale, nonché spese processuali spesso gravose e ancora più divisive.

Può capitare, infatti, che alla morte del proprio caro, gli eredi, che si tratti di fratelli o di soggetti legati da altri vincoli di parentela, si ritrovino a dover gestire spiacevoli conflitti: dispute per l’acquisizione di un bene materiale, per suddivisioni ritenute improprie o un testamento penalizzante. Contenziosi per i quali è preferibile affidarsi a studi legali specializzati in pratiche successorie. L’avvocato Michela De Luca, esperta in diritto ereditario, offre consulenze e assistenza legale per dirimere liti ereditarie evitando il ricorso alle aule di tribunale.

Causa per eredità: perché è meglio evitare

In base ai dati raccolti dal Consiglio Nazionale del Notariato, le cause per eredità costituiscono le contese legali più frequenti all’interno del nostro sistema giudiziario, rivelandosi però anche tra le più lunghe e costose. Accade spesso, infatti, che il parere del giudice, quand’anche favorevole, arrivi a distanza di diversi anni dopo un iter giudiziario lungo e complicato.

Va poi considerato che alla base delle dispute in tema di successione ereditaria non figurano solo interessi economici e patrimoniali legati alla divisione dei beni, anzi: i motivi di controversia sottintendono spesso problematiche e discordie che affondano le loro radici in una complessità di relazioni familiari e affettive conflittuali. Criticità che tendono inevitabilmente ad inasprirsi quando la diatriba arriva in tribunale. Ecco, dunque che il ricorso a una composizione bonaria delle liti tra eredi è solitamente l’approccio più efficace e vantaggioso, proprio perché comporta per tutte le parti coinvolte un risparmio significativo sia in termini di tempo e di spesa.

3 strumenti per prevenire le cause ereditarie

La migliore strategia per evitare che una contesa tra eredi approdi in tribunale passa principalmente per tre strumenti preventivi:

  • la pianificazione successoria
  • la risoluzione stragiudiziale coadiuvata da avvocati
  • la mediazione

Con il termine pianificazione successoria s’intende quell’aspetto della pianificazione patrimoniale che riguarda il complesso di beni da destinare agli eredi. Il vantaggio di chi sceglie di programmare in vita la trasmissione del proprio patrimonio è duplice: da un lato consente al disponente di predisporre i beni personali decidendo come e a chi destinarli; dall’altro tutela gli eredi stessi in quanto, trattandosi delle espresse volontà del de cuius previene future liti tra loro ottimizzando al tempo stesso la fiscalità successoria.

Un’altra opzione è rappresentata dalla risoluzione stragiudiziale coadiuvata da avvocati, ovvero una forma di negoziazione assistita. In questo caso i legali di tutte le parti coinvolte nella lite ereditaria perseguono un obiettivo comune: soddisfare gli interessi dei rispettivi assistiti definendo la contesa e trovando un accordo fuori dalle aule giudiziarie. Rispetto alla causa in tribunale questa seconda procedura accorcia i tempi di risoluzione della controversia e determina un’assegnazione delle quote ereditarie più rapida ed economica.

Infine, è possibile ricorrere a un organismo di mediazione. Ai sensi del d.lgs. 28/2010 è previsto che, sempre affiancati dal proprio legale, ci si rivolga a un soggetto terzo imparziale. Quest’ultimo, nella figura del mediatore appunto, s’impegna a comporre pacificamente le controversie, con indubbi vantaggi anche in termini fiscali. L’intero procedimento e i relativi atti sono infatti esenti sia dall’imposta di bollo che da ulteriori spese procedurali.