Quali sono i bonus universitari e come ottenerli

Scopri cosa sono i bonus universitari, a chi spettano e come si possono richiedere

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Redazione

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Pubblicato: 22 Dicembre 2021 10:41

Gli studenti universitari iscritti a corsi di laurea triennale e magistrale o a ciclo unico, nonché a corsi di specializzazione post-laurea, hanno diritto a specifici Bonus università, che permettono detrazioni sul pagamento delle tasse. Inoltre, esistono borse di studio erogate una tantum a studenti meritevoli, appartenenti a specifiche categorie.

A seconda del corso frequentato e della situazione dello studente, è dunque possibile accedere a diverse tipologie di bonus con specifici importi ed erogazioni. Vediamo nello specifico come funzionano i Bonus studenti universitari.

Cos’è il Bonus università INPS

Il Bonus università dell’INPS è pensato per gli studenti universitari meritevoli, che mantengono una certa media e che rispettano il piano di studi. Nel caso in cui lo studente frequenti corsi di laurea triennale, magistrale o a ciclo unico, Conservatori, Istituti Musicali o Accademie di Belle Arti, l’importo del bonus (che è più simile ad una borsa di studio) può arrivare fino a 2.000 euro. Se lo studente frequenta contemporaneamente l’Università e un Conservatorio o un Istituto Musicale, il bonus può essere erogato solo per uno dei due percorsi di studio.

Il Bonus università INPS, le cui domande si sono chiuse l’1 marzo 2021, poteva essere richiesto anche dagli studenti dei corsi di specializzazione post laurea e master ma, in tal caso, non superava l’importo di 1.000 euro. Inoltre, poteva essere erogato anche agli studenti aderenti al progetto Erasmus.

Il requisito principe era l’essere uno studente universitario nell’anno accademico 2018/2019.

I beneficiari

Secondo quanto riportato sul sito dell’INPS, ente dal quale il bonus è stato erogato, la borsa di studio spettava ai figli e agli orfani di:

  • dipendenti o pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici;
  • iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale;
  • dipendenti (lavoratori o pensionati) del Gruppo Poste Italiane S.p.A, dipendenti o pensionati ex IPOST.

La platea che poteva usufruire del bonus era composta da studenti di massimo 32 anni, non titolari di contributi regionali, nazionali o di altre borse di studio d’importo superiore alla metà del contributo INPS.

Il riconoscimento del bonus è stato condizionato dal possesso di determinati requisiti, tra cui il non essere fuori corso, l’aver sostenuto con profitti adeguati tutti gli esami previsti dal piano di studi approvato dall’Ateneo, e l’avere una media minima ponderata di 24/30. Chi frequentava invece corsi di specializzazione post laurea, doveva avere una votazione non inferiore a 92/110.

Lo studente che faceva domanda per ricevere il Bonus università INPS veniva inserito in una graduatoria, per stabilire i beneficiari reali dell’agevolazione. Alla graduatoria concorrevano il merito dello studente, cioè il valore della media ponderata, e l’ISEE del nucleo familiare a cui apparteneva. In particolare, erano previsti:

  • 14 punti con ISEE fino a 8000 euro;
  • 11 punti con ISEE da 8000 euro a 16.000 euro;
  • 9 punti con ISEE da 16.000 euro a 24.000 euro;
  • 6 punti con ISEE da 24.000 euro a 32.000 euro;
  • 4 punti con ISEE da 32.000 euro a 40.000 euro;
  • 2 punti con ISEE oltre i 40.000 punti.

Il Bonus università è stato erogato con bonifico bancario o postale o con accredito su una carta prepagata abilitata a ricevere bonifici bancari da parte della Pubbliche Amministrazioni.

Si sono chiuse invece il 10 agosto 2021 le domande per il bonus Inps destinato agli studenti universitari iscritti nei Campus di Roma, Chieti e Bari e nei Collegi di merito pubblici o riconosciuti e accreditati con il ministero dell’Università e della Ricerca. Anche questo secondo bonus era destinato al sostegno dei figli di dipendenti e pensionati pubblici.

A chi spetta l’esonero della retta universitaria

Gli studenti “deboli”, in possesso di particolari requisiti di reddito, merito o disabilità, possono beneficiare dell’esonero (parziale o totale) dal pagamento della retta universitaria.

Fino all’anno accademico 2020-2021, per l’esonero si doveva avere un ISEE familiare inferiore ai 13.000 euro. Per l’anno accademico 2021-2022 il tetto è stato alzato a 20.000 euro. Inoltre, i singoli atenei possono prevedere ulteriori sconti basati sul voto di maturità o su altri parametri di merito.

Se l’esonero totale spetta agli studenti provenienti da famiglie con ISEE inferiore ai 20.000 euro, l’esonero parziale è:

  • dell’80% con ISEE tra i 22.000 e i 24.000 euro;
  • del 50% con ISEE tra i 24.001 e i 26.000 euro;
  • del 25% con ISEE tra i 26.001 e i 28.000 euro;
  • del 10% con ISEE tra i 28.001 e i 30.000 euro.

Per i nuovi iscritti è sufficiente il criterio dell’ISEE (che va presentato in Segreteria nei termini indicati), mentre gli studenti universitari dal secondo anno in poi oltre all’ISEE devono presentare anche i requisiti di merito richiesti dall’Università (di norma, l’aver conseguito 10 Cfu per il secondo anno e 25 per gli anni dal terzo in poi).

L’esonero per merito

Tra le possibilità di accesso all’esonero dalle tasse universitarie vi è anche il merito.

In particolare, tale agevolazione è riservata da numerosi Atenei italiani ai neodiplomati che abbiano riportato alla maturità una votazione pari a 100 o 100 e lode. Le matricole con votazione adeguata possono quindi usufruire dell’esonero totale o parziale delle tasse dovute per il primo anno di corso universitario.

L’importo e la modalità di accesso cambiano a seconda dell’Ateneo. In alcuni casi, l’esonero non riguarda solo le matricole, ma è applicabile anche al secondo e terzo anno di corso di laurea se lo studente mostra di poter ottenere uno specifico numero di cfu in un determinato lasso di tempo.

L’esonero per disabilità

Infine, particolari agevolazioni spettano agli studenti disabili secondo la legge n.104 del 5 febbraio 1992.

La normativa italiana stabilisce l’esonero totale per gli studenti con invalidità pari al 66% o superiore. Inoltre, molte università hanno deciso di aggiungere bonus parziali dedicati agli studenti con invalidità inferiore al 66%, ma superiore al 33%. L’erogazione del bonus può restare vincolata alla presentazione dell’ISEE del nucleo familiare di appartenenza.