Nuova mazzata per le famiglie italiane in aggiunta al caro vita ed al caro bollette. Fra i rincari di questo nuovo anno si annoverano anche le assicurazioni auto, che sono tornate ad aumentare dopo un trend che, negli ultimi anni, era stato in costante diminuzione. Un rincaro che va ad aggiungersi a quello del carrello della spesa e delle bollette di luce e gas, determinando un aggravio per la famiglia media.
I rincari della RC Auto erano attesi. Qui per vedere quali componenti fiscali incidono sulla tariffa. Sulla tariffa incide anche la sinistrosità degli incidenti per la quale cambiano le regole.
RC Auto più cara
Nel primo trimestre di quest’anno, secondo quanto rilevato dall’IVASS, il prezzo medio pagato per l’assicurazione R.C. auto è stato di 368 euro, con un aumento del 4% su base annua.
La quota media di sconto in rapporto alla tariffa è considerevole, ma varia a seconda dell’area geografica di residenza dell’assicurato: il minimo si raggiunge nel Nord-ovest (30,9%) e il massimo nel Sud (40,3%), dove le tariffe di base sono in media più alte; entrambe le percentuali sono in forte aumento dal 2014.
La protesta dei consumatori
“A dicembre dello scorso anno avevamo inserito la voce ‘Rc auto’ all’interno della stangata che avrebbe atteso gli italiani nel corso del 2023, e purtroppo le nostre previsioni hanno trovato conferma”, afferma il Cosacons, denunciando che “le tariffe assicurative hanno invertito il trend e sono tornate a crescere in modo aggressivo, aggravando i conti delle famiglie”. “La Rc auto è una voce obbligatoria per chi possiede un’auto – si sottolinea – circostanza che rende i rincari degli ultimi mesi una nuova mazzata a danno dei consumatori, e inciderà sulle spese di milioni di italiani, generando immensi profitti per le imprese assicuratrici“.
Assoutenti aggiunge che “i rincari proseguono anche nelle ultime settimane: l’Istat, nel report sull’inflazione, registra a maggio un aumento del +2,6% su base annua per la voce “assicurazioni sui mezzi di trasporto”, aumento che va ad aggiungersi a quello certificato dall’Ivass”. “Considerato l’andamento delle tariffe dal secondo trimestre del 2022 ad oggi, i rincari sono anche più consistenti rispetto a quelli emersi dallo studio Ivass, e raggiungono il +8,7%”, segnala l’associaizone dei consumatori, parlandi di “incrementi del tutto ingiustificati, soprattutto considerata la loro entità”.
La scatola nera conviene
La scatola nera, ovvero i sistemi telematici installati sul veicolo che registrano chilometri percorsi e stili di guida, convengono sempre. Il 22,1% delle polizze R.C. Auto stipulate nel 2022 ha avuto ad oggetto una scatola nera, con effetti di riduzione del premio.
Gli sconti più elevati praticati al Sud, sottolinea l’Istituto di vigilanza per le assicurazioni, sono infatti associati a una maggiore diffusione della “scatola nera” (36% contro una media nazionale pari al 22%), che quindi conviene sempre.
Il comparatore “pubblico” Preventivass
Dall’inizio di marzo è a regime PreventIVASS, una sorta di comparatore dei premi “pubblico”, consultabile liberamente online, che però presenta una serie di criticità. L’entrata in vigore dell’obbligatorietà di consultazione da parte degli n intermediari ha avuto un effetto positivo sul numero di preventivi generati, che nei primi tre mesi dell’anno sono stati circa 22 milioni, contro poco più di 3 milioni dei quattro mesi precedenti.
Tuttavia vi sono alcune criticità rilevate dall’IVASS, Ad esempio, confrontando i prezzi esposti su PreventIVASS con quelli effettivamente applicati ai contratti assicurativi sulla stessa targa, emerge che in molti casi il premio pagato dall’assicurato è inferiore al preventivo proposto su PreventIVASS e questo perché non vengono inseriti gli sconti commerciali praticati dalla compagnia o dai propri intermediari. Solo otto imprese, che peraltro rappresentano una quota di mercato limitata del 40%, offrono su PreventIVASS prezzi al netto degli sconti.
“Considerando anche le finalità di trasparenza perseguite dalla legge, è lecito domandarsi come mai molte imprese abbiano scelto di non offrire il miglior prezzo su una vetrina destinata a essere visitata (direttamente o per il tramite degli intermediari) da milioni di persone”, ha commentato il Presidente IVASS Federico Signorini, anticipando possibili iniziative per “valorizzare al meglio uno strumento che riteniamo di grande utilità per i consumatori”.