L’Italia è alle prese con un rapido cambiamento meteorologico. Di colpo l’inverno sta facendo sentire il proprio gelo, senza far sconti a nessuno. Tutto lo stivale sarà travolto da perturbazioni, ma vediamo nel dettaglio cosa accadrà tra Nord, Centro e Sud Italia, avvolti da correnti d’aria fredda provenienti dal Nord Europa.
Prima perturbazione
Il grande freddo è qui e si sta facendo largo in varie zone d’Italia, non soltanto al Nord. Per quanto le regioni settentrionali siano state ovviamente le prime a subire gli effetti dei venti freddi. Due distinte fasi di perturbazione sono previste, con le correnti gelide dalla Francia che favoriscono non soltanto precipitazioni molto intense.
Quest’oggi, martedì 28 novembre, vede l’Italia tra violente raffiche di vento e nubifragi, ma la condizione invernale improvvisa è soltanto alle prime battute. In giornata si avrà un ordine differente rispetto alla norma. Di fatto le perturbazioni inizieranno dal Centro-Sud, per poi spostarsi al Nord. Nel mirino, per quanto riguarda violenti temporali, soprattutto Lazio, Campania e Calabria.
Considerando gli impatti spesso devastanti di questi fenomeni temporaleschi, in molte regioni è già scattata l’allerta meteo, che potrebbe ripetersi spesso nel mese di dicembre. Si prevede però una lieve pausa, mercoledì 29 novembre. Ciò non vuol dire affatto che in questa giornata saranno assenti pioggia e venti freddi, anzi. Il grado di intensità, però, calerà notevolmente. In un generale stato d’allarme, sono svariate le Regioni che hanno già provveduto a chiudere le scuole, al fine di evitare situazioni di pericolo. Basti pensare alla Toscana, dove la Protezione Civile ha annunciato l’allerta meteo arancione. Diffusi inoltre divieti atti a tutelare la cittadinanza, con parchi pubblici chiusi e attività ricreative e sportive all’aperto impedite.
Seconda perturbazione
La seconda perturbazione che colpirà l’Italia arriverà tra giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre. Ancora forti piogge e soprattutto neve a bassa quota. Sguardo rivolto soprattutto sul Piemonte e sulle aree occidentali di Lombardia ed Emilia.
Dopo aver goduto di un caldo eccessivo e totalmente fuori stagione, figlio del cambiamento climatico, di colpo le temperature scenderanno in maniera drastica. Un calo così netto e violento da risultare ben al di sotto delle medie stagionali. Da un estremo all’altro, dunque.
Nessuno sconto sul fronte delle regioni colpite, per quanto risulteranno evidenti delle differenze tra Sicilia e Lombardia, com’è facile intuire. Estese gelate sono previste al Centro Nord, al primo mattino e di notte, fin sulle pianure. Sull’arco alpino, invece, si prevedono nevicate fino a quote molto basse, soprattutto sulle Dolomiti. Raggiungerà anche i 500 metri d’altezza.
Al passaggio di questa perturbazione, ci sarà un cambio direzionale dei venti, che diventeranno sempre più freddi. Ciò si traduce in un weekend particolarmente gelido. Ecco in merito le parole di Lorenzo Tedici, meteorologo de IlMeteo.it: “Prepariamoci a condizioni autunnali al Centro Sud, con piogge persistenti, soprattutto sul versante tirrenico. Ci sarà un aumento significativo della quota neve, dai 4-500 metri dello scorso weekend alle sole cime più alte degli Appennini. In queste aree, però, la brusca risalite delle temperature farà fondere rapidamente la neve, provocando locali piene fluviali. Al Nord, invece, l’aria fredda resterà intrappolata in Val Padana, insieme allo smog. Il tutto per almeno 10 giorni, con possibili deboli nevicate”.
Giunti a fine anno, viene da chiedersi cosa offrirà dicembre in termini di temperature. Si manterrà la media di novembre, stando agli esperti, ovvero clima invernale al Nord e autunnale al Centro Sud. Il primo fine settimana, però, potrebbe essere generalmente caratterizzato da aria polare in arrivo dalla Russia.