In Svezia le nuove pale eoliche sono di legno

Con la realizzazione della torre di turbina eolica in legno più alta del mondo, un'azienda svedese apre nuovi orizzonti nella transizione verso fonti di energia ancora più sostenibili

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Alessandro Mariani

Giornalista green

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Le torri delle pale eoliche potrebbero presto cambiare forma. Al centro di questa trasformazione c’è un materiale che finora non abbiamo associato a questa tecnologia: il legno. Un’impresa svedese, Modvion, ha recentemente completato la costruzione della torre di turbina eolica in legno più alta del mondo, aprendo un nuovo capitolo nella transizione verso fonti di energia più sostenibili ed ecologiche. Questo progetto non solo rappresenta un passo avanti nelle energie rinnovabili, ma introduce anche nuove prospettive sull’utilizzo del legno nel settore dell’energia eolica, offrendo una soluzione che potrebbe ridefinire il futuro delle turbine eoliche.

La sfida delle pale eoliche in acciaio

Mentre molte delle turbine eoliche che punteggiano l’orizzonte continuano a esser realizzate in acciaio, l’azienda svedese Modvion ha deciso di esplorare un’alternativa più sostenibile. L’acciaio è tradizionalmente il materiale chiave per la costruzione delle torri eoliche in tutto il mondo, grazie alla sua resistenza e durabilità. Con la crescente richiesta di torri più alte, capaci di catturare venti più intensi e di ospitare generatori più grandi, il diametro delle torri cilindriche in acciaio è dovuto aumentare considerevolmente. Questa crescita delle dimensioni ha comportato sfide significative nel trasporto delle imponenti strutture metalliche nei siti delle turbine, di fatto limitando l’altezza massima che le nuove torri possono raggiungere.

Uno degli aspetti più interessanti del progetto Modvion è il suo impatto ambientale positivo. Mentre la produzione di acciaio comporta emissioni di CO2, l’utilizzo del legno abbassa di molto l’impronta di carbonio delle torri eoliche. Il legno ha la capacità di essere carbon negative, in quanto gli alberi assorbono il biossido di carbonio dall’atmosfera mentre sono in vita. Quando gli alberi vengono poi abbattuti, il carbonio viene intrappolato nel legno. La chiave è evitare che il legno finisca per marcire o essere bruciato, mantenendo così il carbonio intrappolato. Per costruire la torre Modvion, ad esempio, sono stati utilizzati circa 200 alberi di abete, provenienti da piantagioni sostenibili.

La pala eolica di legno Modvion: un simbolo di innovazione sostenibile

La torre della turbina eolica di Modvion, costruita nella campagna di Skara, dall’esterno non mostra differenze sostanziali rispetto alle sue “colleghe” in acciaio. Entrambe presentano un rivestimento bianco molto spesso, per proteggersi dagli agenti atmosferici e pale realizzate principalmente in fibra di vetro agganciate a un generatore che produce energia elettrica. L’elemento distintivo è visibile solo entrando fin dentro la torre. Le pareti interne presentano una finitura in legno grezzo curvato, simile a quella di una sauna.

La torre, alta 105 metri, deve la sua robustezza ai 144 strati di legno lamellare incollato (LVL) che compongono le sue spesse pareti. L’azienda ha utilizzato un approccio innovativo nella costruzione della torre, variando la grana di ciascuno dei 144 strati di abete per controllare la forza e la flessibilità delle pareti. Questo processo ha permesso la costruzione di torri più alte in modo più leggero ed efficiente rispetto alle tradizionali torri in acciaio.

Sfide e opportunità nell’uso del legno nelle torri eoliche

Modvion sostiene che la caratteristica distintiva della loro pala eolica risiede nella possibilità di costruire torri in modo modulare e facilmente trasportabile. Siemens Gamesa, uno dei principali produttori di turbine eoliche a livello globale, solleva alcune questioni sull’approccio modulare. Afferma che più moduli potrebbero tradursi in più mezzi di trasporto, più personale e più tempo per completare l’installazione. L’azienda considera il sistema modulare come “un vantaggio”, affermando che le torri in legno possono “complementare piacevolmente” quelle in acciaio. Tuttavia, l’attenzione di Siemens Gamesa è focalizzata sulla riduzione dell’impronta di carbonio dell’acciaio utilizzato.

All’interno della torre Modvion i moduli di legno sono impilati l’uno sull’altro, tenuti insieme da raccordi in acciaio incollati al loro posto. L’industria mira a costruire turbine con una punta di lama alta 300 metri, richiedendo una torre alta almeno 200 metri. Anche se l’acciaio potrebbe seguire un approccio modulare, con i cilindri tagliati in pezzi più piccoli, lo sforzo supplementare richiesto per assemblare i pezzi aumenta sia i costi che la manutenzione.

Il primo passo verso le pale eoliche in legno

Prima ancora della grande pala eolica di Skara, Modvion aveva costruito un prototipo a Björkö, un piccolo comune situato nella parte occidentale della Svezia. Nonostante nessuno avesse mai tentato prima l’utilizzo del legno in questo contesto, per Modvion la realizzazione di questa idea non era impossibile. La torre di Björkö, alta trenta metri e pesante otto tonnellate, ha immediatamente attirato l’attenzione del gigante Vestas, convincendolo a partecipare al progetto della società svedese.

Vestas ha iniziato a investire nelle torri di legno a partire dal 2021. Kasper Roed Jensen, vicepresidente di Vestas, ha sottolineato l’approccio modulare di Modvion nella progettazione e costruzione delle torri turbine in legno, evidenziando il suo potenziale nell’abbattimento dell’80 per cento delle emissioni di carbonio legate alla produzione delle torri. Ritiene inoltre che, una volta maturata, questa tecnologia diventerà un tassello cruciale nel puzzle per raggiungere le emissioni zero lungo l’intera catena del valore, offrendo al contempo una soluzione più sostenibile per i clienti di Vestas.

Il futuro dell’energia eolica: uno sguardo avanti

Sebbene l’energia eolica sia già una delle forme più pulite ed economiche di generazione di elettricità, progetti innovativi come quello di Modvion la rendono ancora più sostenibile. L’uso del legno non solo offre un’alternativa ecologica all’acciaio, ma introduce anche la possibilità di costruire torri più alte in modo efficiente e sostenibile. Vestas, uno dei giganti delle energie rinnovabili e uno degli investitori di Modvion, riconosce l’alto potenziale delle torri in legno.

Per Modvion il progetto procede secondo le previsioni. L’obiettivo è quello di raggiungere la produzione di 100 turbine modulari in legno all’anno entro il 2027. Otto Lundman, il fondatore, sottolinea che l’industria eolica attualmente installa ben 20.000 turbine ogni anno. E la loro ambizione per i prossimi 10 anni e quella di far sì che il 10% di queste turbine, pari a circa 2000 unità, siano realizzate in legno. Questa iniziativa apre una nuova frontiera nella progettazione e nella costruzione delle torri eoliche, con l’ambizione di vedere sempre più torri in legno smuovere il panorama delle energie rinnovabili nei prossimi anni. Modvion ha gettato le basi per una rivoluzione verde nell’industria dell’energia eolica, dimostrando che il futuro potrebbe essere più sostenibile di quanto fatto finora.