La plastica è un materiale utilizzato nella realizzazione del packaging di prodotti a uso comune. La lotta contro l’inquinamento marino ha assunto proporzioni globali, con milioni di tonnellate di plastica che inquinano i nostri oceani. In questo contesto, la Juventus si distingue per il suo impegno ecologico attraverso la nuova divisa eco-sostenibile.
Questa iniziativa non è solo un’opportunità per mostrare lo spirito sportivo della squadra, ma anche un chiaro segnale di solidarietà verso la salvaguardia dei nostri mari.
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La Juventus combatte l’inquinamento marino con la nuova divisa
Negli ultimi mesi si sente tanto parlare di inquinamento da plastica nei mari, un’emergenza riscontrata a livello mondiale. Le immagini dei rifiuti sulle isole del Pacifico hanno fatto il giro del mondo e anche in Europa la situazione non è molto differente. L’Unione Europea ha stimato che ogni anno, solo nelle zone costiere, finiscono nei mari circa 100.000 tonnellate di plastica tra cui bicchieri, piatti, tappi e contenitori vari.
Sono tante le associazioni attive in questo contesto impegnate nel debellamento dei rifiuti plastici nel mare e ora anche la Juventus dà il suo contributo intervenendo contro l’inquinamento marino. Come? Con la nuova divisa per la stagione sportiva 2018/2019.
La Juventus presenta il suo “third kit 2019/2020”: una divisa eco-sostenibile per la difesa degli oceani
I dettagli del “third kit Juventus 2019/2019”, sono stati resi noti tramite un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della squadra bianconera. La peculiarità dell’outfit risiede nel materiale utilizzato per la sua realizzazione: si tratta di poliestere 100% riciclato contenente Ocean Plastic di Parley, ovvero un tessuto ottenuto in seguito alla lavorazione dei materiali inquinanti raccolti negli oceani.
I colori dominanti della terza maglia della Juve sono le diverse tonalità di grigio, mentre per il logo è stato scelto il giallo. Il materiale utilizzato è nato grazie alla collaborazione tra il noto brand sportivo Adidas e Parley for the Oceans, un programma ideato con lo scopo di diminuire l’inquinamento marino attraverso la creazione di abiti di qualità. Il metodo di lavoro di Parley for the Oceans prende il nome di “AIR – Avoid, Intercept e Redesign” e si staglia su tre livelli:
- prevenire l’accumulo di materiali plastici nei mari;
- ridisegnare lo sportswear tramite materiali innovativi;
- ridurre il più possibile l’inquinamento eliminando i rifiuti presenti nelle acque marine.
La squadra campione d’Italia descrive la terza divisa per la prossima stagione, come un outfit che “Abbina la modernità nelle linee e nei colori a una tecnologia all’avanguardia, con uno sguardo innovativo all’ambiente”.
Si tratta di un’idea vincente che unisce alla comodità e allo stile, anche un’attenzione particolare alla salvaguardia del patrimonio marino.
La Juventus sfida l’inquinamento marino con la sua divisa eco-sostenibile
La nuova divisa della Juventus non è solo un simbolo di appartenenza sportiva, ma anche un importante passo verso la lotta contro l’inquinamento marino. Realizzata con materiali riciclati provenienti dagli oceani, questa divisa eco-sostenibile rappresenta un’impegnativa dichiarazione di intenti nella difesa degli ecosistemi marini.
Grazie alla collaborazione con Parley for the Oceans, la Juventus dimostra come lo sport possa essere un motore per il cambiamento ambientale. Questa iniziativa non solo sensibilizza sull’importanza della protezione degli oceani, ma offre anche un esempio tangibile di come le grandi organizzazioni possano contribuire a preservare il nostro pianeta per le generazioni future.