Anche il mare è a zero emissioni, a Portofino nasce la nautica elettrica

Un pieno di energia presso la colonnina di Enel X Way per barche elettriche costa 50 centesimi al chilowattora e impiega un'ora. Quali sono i vantaggi ambientali della nautica elettrica?

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

La transizione ecologica (dal Decreto Energia al piano Ue: a che punto siamo) e la cosiddetta rivoluzione a combustione zero dei trasporti viaggiano anche sull’acqua (oltre che passare dall’idrogeno verde, come abbiamo spiegato qui). E lo fanno dai moli di Cannes e Garda ai saloni nautici, dai laghi al mare, compreso quello della Liguria.

Anche Portofino si dota infatti di un punto ricarica per barche elettriche, il primo della Regione, con l’installazione di una colonnina Enel X Way nel porto di uno dei borghi più famosi e ammirati d’Italia. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del sindaco, Matteo Viacava, e dell’assessore regionale a Infrastrutture e Ambiente, Giacomo Raul Giampedrone. Con l’obiettivo di promuovere un turismo sostenibile.

Come funziona la colonnina per barche elettriche

Il punto ricarica consente, al costo di circa 50 centesimi al chilowattora, un “pieno” di energia erogabile nel giro di circa un’ora, fino a 75kW in DC e 22kW in AC, coprendo tutti gli standard al momento sul mercato. “Ci sono circa 500 colonnine Enel di ricarica per auto in Liguria, mentre una sola per la nautica elettrica ed è a Portofino”, spiega Lorenzo Rambaldi, responsabile Innovazione e Sostenibilità di Enel X Way.

La fruizione della colonnina sarà scandita in fasce orarie prestabilite, compatibilmente con la disponibilità dell’ormeggio vicino. L’infrastruttura pubblica è situata presso il Molo Umberto I e si aggiunge alle infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche previste presso il parcheggio multipiano della celebre località turistica e all’interno del parcheggio di Paraggi. Queste ultime due installazioni si sommeranno, così, alle 144 stazioni di ricarica della provincia di Genova, e alle 234 del resto della Liguria, per un totale di 466 punti di ricarica su tutta la Regione.

La scelta “verde” di Portofino

Portofino diventa così il primo esempio di mobilità elettrica integrata nautica e auto del nostro Paese. Uno degli obiettivi primari dell’amministrazione comunale è quello di migliorare la qualità dell’aria e raggiungere la carbon neutrality, anche in relazione all’utilizzo dell’infrastruttura portuale. “Siamo molto orgogliosi di compiere questo passo insieme a Enel X Way, dotando il nostro porto di un’infrastruttura che farà da modello per altre marine d’Italia“, ha commentato il sindaco Viacava. Tale scelta va in direzione con quanto di buono è stato intrapreso lo scorso maggio, con il lancio del progetto Portofino Carbon Free“.

Tale progetto, lanciato a maggio, ha coinvolto e coinvolge diversi ambiti con lo scopo di compensare le emissioni inquinanti di yacht, alberghi, vaporetti, autobus e automobili. Il piano va dalla piantumazione di 7.600 nuovi alberi per un maggiore assorbimento di CO2 all’aumento delle tariffe per parcheggi, approdi e tassa di soggiorno.

“Si tratta di un passo importante e il fatto che lo compia Portofino è un bel segnale. Spesso si parla di transizione ecologica, ma poi essa non si traduce in fatti”, ha affermato l’assessore Giampedrone. Sull’iniziativa si è espresso anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Abbiamo sempre puntato sulle politiche green e sull’utilizzo dei mezzi elettrici. Non solo nelle grandi città, ma anche nei nostri borghi. Voglio quindi congratularmi per iniziative come questa, che promuovono il rispetto per l’ambiente attraverso un’esperienza di mobilità sostenibile a Portofino, perla del Tigullio, una delle mete più rinomate e prestigiose per il turismo nella nostra regione. La filosofia zero emissioni è il futuro e la Liguria si dimostra ancora una volta al passo con i tempi”.

L’elettricità viaggia sull’acqua: l’ambiente ne giova davvero?

La nautica elettrica rappresenta un ambito in costante espansione in termini di volumi e installazioni a livello globale e offre una soluzione ideale – e già ora, in alcuni casi, anche l’unica praticabile – per la navigazione in aree marine, lacustri e fluviali protette o comunque da preservare a livello paesaggistico e ambientale. Ma è davvero così?

Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale, il passaggio ai motori elettrici in ambito nautico garantisce un balzo in avanti nell’efficienza energetica, portandola da un 8% medio di un mezzo spinto con motore endotermico al 50% di un mezzo elettrico. I benefici ambientali sono definiti “evidenti”: all’ormai dimostrato impatto ridotto dell’intero ciclo vita dei mezzi elettrici rispetto a quelli a combustione interna, si aggiunge la netta riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Meno CO2 e sostanze nocive

La riconversione delle oltre 570mila imbarcazioni da diporto (di cui il 50% è sotto i 10 metri di lunghezza) oggi presenti in Italia contribuirebbe al raggiungimento del 40% degli obiettivi Net Zero al 2030, il programma dell’Unione Europea che persegue l’equilibrio tra la quantità di gas serra prodotti dalle attività umane e la quantità rimossa dall’atmosfera. Sul fronte ambientale, l’impiego di natanti elettrici permette l’azzeramento delle emissioni novice, tipiche delle barche tradizionali. Parliamo di sostanze e composti che vengono rilasciati sia in acqua sia nell’aria, come idrocarburi aromatici e alifatici, particolato, polveri fini e ultrafini, ossidi di azoto e di zolfo e oli minerali.

Secondo il presidente della SIMA, Alessandro Miani, l’elettrificazione del settore “contribuirebbe dunque alla riduzione degli impatti non solo della navigazione, ma anche dei servizi di rimessaggio e il ripristino degli ecosistemi marini nelle aree portuali”. Enel “è da anni protagonista dell’elettrificazione dei trasporti e ora, con Enel X Way, impegnata a far crescere la rete di punti di ricarica per veicoli elettrici nel Paese ed estenderla ai mezzi di trasporto sull’acqua, offrendo una copertura capillare su tutti i porti e le marine italiane”, ha dichiarato Elisabetta Ripa, CEO di Enel X Way.