Oggi è l’Overshoot Day italiano, necessarie 4 Italie per soddisfare tutti i consumi

Trasporti e consumo alimentare tra i principali responsabili di questo risultato negativo, è necessario investire nelle rinnovabili e nel consumo responsabile

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Se il consumo globale corrispondesse a quello degli italiani, le risorse naturali del nostro pianeta sarebbero già esaurite oggi 19 maggio 2024, costringendoci a utilizzare quelle previste per il 2025. Questa data, nota come Overshoot Day italiano, è stata stabilita dal Global Footprint Network, che ogni anno calcola la richiesta di risorse e servizi da parte di una determinata popolazione (in questo caso, quella italiana) e la confronta con l’offerta fornita dai loro ecosistemi. Secondo il Wwf, anche quest’anno l’Italia ha consumato più risorse naturali di quante ne siano state prodotte, andando incontro a un deficit ecologico. In altre parole, stiamo spendendo più di quanto possediamo e rilasciando in atmosfera più CO2 di quanto gli ecosistemi possano assorbire. Per soddisfare i consumi annuali degli italiani, sarebbero necessarie più di quattro volte le risorse del nostro paese. È fondamentale invertire questa tendenza.

Cos’è l’Overshoot Day?

L’Overshoot Day, o Giorno del Sovrasfruttamento, è la data in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse che la Terra è in grado di rigenerare in un anno. Da quel momento in poi, iniziamo a vivere “a credito”, sfruttando risorse che dovrebbero essere destinate agli anni futuri. Questa data varia da paese a paese e cambia di anno in anno a seconda dei comportamenti e delle politiche adottate.

A livello mondiale, l’Overshoot Day si verifica sempre prima ogni anno, sottolineando l’aumento della pressione sui sistemi naturali del pianeta. Questo trend preoccupante mette a rischio la capacità della Terra di sostenere la vita umana e gli ecosistemi naturali. Se non si interviene, le conseguenze saranno catastrofiche, includendo il degrado degli ecosistemi, l’esaurimento delle risorse naturali e l’aggravamento dei cambiamenti climatici.

Le cause dell’Overshoot Day

Il principale fattore che contribuisce all’anticipo dell’Overshoot Day è l’elevato livello di consumo nei paesi industrializzati. L’Italia, sebbene non sia al livello di paesi come il Qatar o il Lussemburgo che esauriscono le loro risorse già a febbraio, rimane comunque molto in alto nella classifica dei paesi con un consumo eccessivo. Le principali cause includono un uso intensivo dei trasporti, elevati consumi alimentari, sprechi di cibo e una dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili.

Il consumo italiano e l’equilibrio con la Natura

L’Italia, pur essendo all’avanguardia nel discorso di sostenibilità e transizione ecologica, si posiziona ancora lontana da un reale equilibrio con l’ambiente. Se tutti gli abitanti del pianeta adottassero lo stile di vita e di consumo degli italiani, infatti, avremmo bisogno delle risorse di quasi 3 Pianeti.

Questo dato, proveniente dal Global Footprint Network, sottolinea la distanza tra le parole e i fatti in materia di tutela ambientale. In Europa, in generale, il consumo di risorse supera la capacità di rigenerazione naturale degli ecosistemi, evidenziando la necessità di un cambio di paradigma profondo e urgente.

L’Overshoot Day italiano, che quest’anno, come abbiamo detto, cade oggi 19 maggio, rappresenta un monito significativo: da questo giorno in poi, e fino alla fine dell’anno, vivremo a debito con il Pianeta, consumando risorse che dovrebbero essere a disposizione per il 2025.

La strada verso la sostenibilità è lunga e complessa, ma non impossibile. Richiede un impegno collettivo e un’azione concreta da parte di governi, imprese e cittadini. Investire in energie rinnovabili, promuovere l’efficienza energetica, adottare un’economia circolare e fare scelte di consumo consapevoli sono solo alcuni dei passi necessari per invertire la rotta.

Overshoot Day: l’Italia consuma le risorse più velocemente di molti altri Paesi

L’Overshoot Day, la data in cui l’umanità ha esaurito le risorse annuali del Pianeta, varia da nazione a nazione in base ai consumi e alle politiche di gestione delle risorse naturali. Un dato preoccupante è che questa data cade sempre più presto ogni anno, a testimonianza dell’aumento della pressione sui sistemi naturali del nostro pianeta.

L’Italia, seppur non ai livelli estremi di Qatar e Lussemburgo (che hanno già esaurito le risorse a febbraio) o di Emirati Arabi, Stati Uniti e Canada (seguiti da alcuni paesi europei come Danimarca e Belgio, che hanno raggiunto il loro Overshoot Day a marzo), si posiziona comunque tra i Paesi con un consumo più rapido delle proprie risorse.

Questo dato, pur non essendo il peggiore a livello globale, sottolinea l’urgenza di un cambiamento profondo nel nostro stile di vita e nelle politiche di consumo. Se tutti gli abitanti del pianeta vivessero come gli italiani, infatti, avremmo bisogno di quasi 3 Pianeti Terra per soddisfare il nostro fabbisogno.

Riduzione dei consumi energetici, passaggio alle rinnovabili, economia circolare e scelte di consumo consapevoli sono solo alcuni dei passi necessari per invertire la rotta verso il declino ambientale. L’Overshoot Day è un monito da non sottovalutare: il tempo per agire è adesso.

Impronta ecologica italiana, una sfida da affrontare

L’impronta ecologica dell’Italia, misurata in ettari globali (gha) pro capite, evidenzia una situazione che, seppur migliore rispetto alla media europea, richiede un impegno concreto per un futuro più sostenibile.

Con un’impronta di 4 gha pro capite, l’Italia supera la propria biocapacità, pari a 1 gha, dimostrando un consumo di risorse superiore a quanto il territorio nazionale può rigenerare.

Nonostante questa situazione, l’Italia si posiziona meglio rispetto alla media europea (4,5 gha pro capite) e leggermente meglio di Francia e Germania (rispettivamente 4,3 e 4,5 gha pro capite), ma consuma più risorse rispetto alla Spagna (3,9 gha pro capite).

I principali fattori che determinano l’impronta ecologica italiana sono i trasporti e il consumo alimentare. Concentrarsi su questi due ambiti, legati alle attività quotidiane, rappresenterebbe un’importante leva per invertire la tendenza e ridurre l’impronta ecologica degli italiani.

Cosa possiamo fare?

  • Favorire la mobilità sostenibile: incentivare l’utilizzo di mezzi pubblici, biciclette e car sharing, riducendo l’uso dell’automobile privata
  • Promuovere diete più sostenibili: ridurre il consumo di carne rossa e prediligere prodotti locali e stagionali
  • Lottare contro lo spreco alimentare: adottare misure per ridurre lo spreco alimentare a tutti i livelli della filiera
  • Scegliere prodotti ecocompatibili: privilegiare prodotti a basso impatto ambientale, provenienti da filiere sostenibili

L’urgenza di azioni concrete per un futuro sostenibile

“L’Overshoot Day ci ricorda l’urgenza di adottare azioni concrete per invertire la tendenza del consumo eccessivo delle risorse del nostro Paese. Molte persone erroneamente credono che ogni sforzo a favore della sostenibilità sia unicamente un atto di generosità nei confronti del Pianeta. In realtà, se non ci prepariamo ad affrontare un futuro ormai largamente prevedibile, caratterizzato da una popolazione mondiale in continua crescita e un aumento della domanda, con la stessa quantità di pianeti a disposizione (cioè sempre solo uno), dovremo far fronte a molteplici rischi e costi elevati,” afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del Wwf Italia.

“Investire in energie rinnovabili, adottare pratiche di produzione e consumo responsabili e promuovere la conservazione ambientale sono alcune delle vie che possiamo intraprendere per ridurre la nostra impronta ecologica e garantire un futuro sostenibile per noi e per le future generazioni. Agire troppo lentamente e lasciare che il cambiamento climatico prenda il sopravvento distruggerà buona parte delle capacità rigenerative del Pianeta. Serve agire rapidamente, invece, per offrire all’umanità più opzioni, maggiore biocapacità e una porzione maggiore di risorse naturali”, ha chiosato Eva Alessi.

Sostenibilità, un’opportunità per un futuro migliore

Rientrare nei limiti naturali non deve essere visto come un sacrificio o una riduzione delle nostre comodità, ma come una transizione verso tecnologie più avanzate e pulite e verso un’economia più equa, dove il benessere non solo si mantiene, ma aumenta per tutti. Rimodellare le nostre abitudini quotidiane è essenziale per preservare il benessere che abbiamo conquistato, evitando che il Pianeta ci presenti un conto insostenibile.

Dobbiamo riflettere e agire sugli aspetti che influenzano la nostra impronta ecologica. Quanto spesso mangiamo carne, pesce o altri derivati animali? Quanto del cibo che consumiamo è fresco, di stagione, confezionato o non confezionato, e prodotto localmente? Quanto cibo sprechiamo ogni settimana? In Italia, sprechiamo quasi 30 kg di cibo a testa l’anno… molto si può fare per migliorare.

Inoltre, quanti rifiuti produciamo? A casa, utilizziamo energia da fonti rinnovabili? Siamo attenti ai consumi energetici? Come ci spostiamo nel tragitto casa-lavoro? Condividiamo l’auto con altre persone o viaggiamo sempre da soli? Usiamo i mezzi pubblici? Quanti voli prendiamo ogni anno?

Affrontare queste domande e apportare cambiamenti concreti alle nostre abitudini può contribuire significativamente a ridurre la nostra impronta ecologica e garantire un futuro sostenibile.

Le Soluzioni Possibili

Affrontare il problema dell’Overshoot Day richiede azioni concrete a vari livelli. A livello individuale, è essenziale adottare comportamenti più sostenibili, come ridurre il consumo di carne, limitare gli sprechi alimentari, utilizzare mezzi di trasporto pubblici e optare per energie rinnovabili. A livello nazionale, è fondamentale implementare politiche che promuovano la sostenibilità, come incentivi per l’uso di energie rinnovabili, regolamentazioni per ridurre le emissioni di CO2 e programmi educativi per sensibilizzare la popolazione sui temi ambientali.

Infine, la comunità internazionale deve collaborare per affrontare questa crisi globale. Accordi internazionali, come l’Accordo di Parigi sul clima, devono essere rispettati e rafforzati. Inoltre, è necessario sostenere i paesi in via di sviluppo nella loro transizione verso modelli di sviluppo più sostenibili, garantendo che abbiano accesso alle tecnologie e alle risorse necessarie per ridurre la loro impronta ecologica.

Overshoot Day, un problema globale

Il problema dell’Overshoot Day non riguarda solo l’Italia, ma coinvolge l’intero mondo. La sfida è grande, ma non possiamo ignorarla. Dobbiamo agire rapidamente per invertire la tendenza del consumo eccessivo delle risorse e garantire un futuro sostenibile per noi stessi e per le future generazioni. Solo attraverso una transizione verso un modello di sviluppo sostenibile possiamo salvaguardare il nostro pianeta e preservare il benessere per tutti.