Il nuovo rapporto di Italy For Climate segna diversi dati record in fatto di fotovoltaico ed energie rinnovabili. Tra un aumento di eventi estremi e un rischio siccità permanente, l’Italia ha iniziato a segnare punti verso il mantenimento del targer europeo di decarbonizzazione entro il 20230.
Aumentano energia rinnovabile: bene fotovoltaico ed eolico
Il rapporto di Italy For Climate mostra segnali incoraggianti di crescita per l’energia rinnovabile. Dopo anni di stagnazione, le fonti rinnovabili elettriche in Italia hanno raggiunto il 44% della produzione nazionale. Si tratta si un vero e proprio record, che fa segnare al 2023 l’anno con il più basso livello di produzione nazionale di elettricità diversa da quella rinnovabile.
Il rapporto segnala che il valore assoluto dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in Italia nel 2023, circa 115 miliardi di kWh (TWh), è ancora leggermente inferiore al dato del 2014, anno in cui è stato raggiunto il picco, non ancora eguagliato, di oltre 120 TWh.
C’è ancora un po’ di difficoltà nella crescita delle tecnologie rinnovabili, ma negli ultimi due anni alcune tipologie di energie pulite sono più apprezzate: bene il fotovoltaico, stabile l’eolico. La nota che accompagna il rapporto fa notare che ci sono delle cause di natura strutturale, riconducibili per esempio alle semplificazioni amministrative per il fotovoltaico, meno per l’eolico.
Taglio record delle emissioni: grazie all’energia rinnovabile -6,5%
L’aumento dell’energia proveniente da fonti rinnovabili mostra i suoi risultati. Infatti dopo il record di utilizzo nel 2023, è stato calcolato un calo di emissioni di CO2. In un solo anno l’Italia è riuscita a tagliare le emissioni del -6,5%, ovvero più di quanto preventivato per mantenere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2030.
Come riporta lo studio dei dati di Italy For Climate, dietro alla performance emissiva italiana del 2023 c’è un mix di fattori di diversa natura. Uno in particolare non è del tutto positivo, ovvero il taglio del consumo per i riscaldamenti dovuto al caldo record raggiunto per il secondo anno di seguito.
Altro elemento, questa volta positivo, è la riqualifica abitativa. Tramite il Superbonus su 30 milioni di edifici, 1,5 milioni hanno avuto un impatto minore per emissioni di gas serra. Sempre in tema di Superbonus, l’impatto maggiore per il calo di emissioni di CO2 nel 2023 è stato dato proprio dalla produzione di elettricità: 1,3 milioni di famiglie hanno adottato un impianto fotovoltaico sui propri tetti.
Gli obiettivi climatici sono ancora raggiungibili?
I dati del rapporto cambiano la narrazione del rinnovabile in Italia in positivo. Secondo i dati raccolti infatti è ancora possibile decarbonizzare il Paese in tempo rispetto alle promesse dei progetti di transizione green. Il target europeo del 2030 non è più così lontano.
Il rapporto mostra una lista di parole chiave per l’Italia sul tema del clima, eccole di seguito (nel bene e nel male):
- crisi climatica, nuovo record di eventi climatici estremi e secondo anno più caldo
- emissioni, un taglio consistente e compatibile con gli obiettivi al 2030
- energia, continua a ridursi l’intensità energetica dell’economia e calano i consumi
- generazione elettrica, calo record di emissioni del kWh grazie meno gas e carbone
- dipendenza energetica, ancora alta, ma la Russia fuori dalla to 10 dell’importo
- rinnovabili elettriche, un quinto della produzione solo da eolico e fotovoltaico
- eolico e solare, crescono i nuovi impianti, ma l’Italia è ancora indietro in Europa
- edifici, in tre anni triplicato il numero di abitazioni riqualificate
- auto elettrica, vendite in aumento, ma il mercato resta molto acerbo
- acqua e neve, deficit record di scorte primaverili, la siccità resta una minaccia