Mapei Stadium-Città del Tricolore, Caritas Reggiana, U.S. Sassuolo Calcio e A.C. Reggiana 1919 hanno avviato un progetto congiunto che unisce sport, sostenibilità e sostegno alle fasce più fragili della popolazione. L’iniziativa si chiama FoodBall-È tempo di recupero e nasce con un obiettivo semplice e concreto: recuperare il cibo non consumato nelle aree hospitality dello stadio durante le partite casalinghe dei due club nel corso della stagione 2025-2026, per donarlo a Caritas Reggiana. Il progetto consente di trasformare le eccedenze alimentari in risorse utili, creando un collegamento diretto tra il mondo dello sport e la rete territoriale che ogni giorno assiste persone in difficoltà. Si tratta di un modello di collaborazione che punta a ridurre gli sprechi e allo stesso tempo a rafforzare i servizi sociali già attivi sul territorio reggiano.
Indice
Come funziona il recupero del cibo
Durante ogni partita casalinga di Sassuolo e Reggiana, tutto il cibo preparato per le aree hospitality e non consumato viene raccolto e messo a disposizione dei volontari di Caritas Reggiana. I volontari si occupano del ritiro, dello stoccaggio e della distribuzione verso le sei mense diffuse presenti in città.
Il sistema delle mense diffuse, sviluppato durante l’emergenza sanitaria, si è consolidato come un modello di assistenza stabile e orientato all’inclusione sociale. Le strutture permettono di offrire pasti caldi quotidiani, in ambienti accoglienti, a persone che vivono condizioni di disagio economico e abitativo. Nel 2024 sono stati erogati oltre centomila pasti, con una media di circa centocinquanta ospiti al giorno.
Secondo le stime fornite nell’ambito dell’iniziativa, durante l’intera stagione sportiva sarà possibile recuperare l’equivalente di circa 1.700 pasti, un contributo significativo sia dal punto di vista ambientale sia da quello sociale.
Il valore dell’iniziativa per il territorio
Le istituzioni locali hanno accolto positivamente il progetto, riconoscendone l’impatto sulla comunità e la capacità di mettere in rete soggetti diversi. L’assessore alla Cura delle persone del Comune di Reggio Emilia, Annalisa Rabitti, ha definito l’iniziativa “un tassello importante del sistema cittadino di contrasto allo spreco alimentare”, evidenziando come lo sport, ancora una volta, si dimostri un vettore capace di trasmettere messaggi valoriali rilevanti.
Anche Caritas Reggiana sottolinea il valore sociale dell’iniziativa. Il direttore Andrea Gollini ha parlato di un progetto che “trasforma lo spreco alimentare in una risorsa preziosa in un momento storico in cui l’insicurezza alimentare riguarda un numero crescente di persone”. L’approccio, che coinvolge attori diversi, rispecchia l’idea di una responsabilità condivisa nel contrasto alla povertà.
Una collaborazione tra club per un obiettivo comune
Il progetto assume un significato particolare perché Sassuolo e Reggiana condividono lo stesso impianto sportivo. La scelta di agire insieme, nonostante la naturale rivalità sportiva, rappresenta un segnale di coesione sul piano sociale. L’amministratrice unica del Mapei Stadium, Simona Giorgetta, sottolinea come questa iniziativa dimostri che lo sport può diventare un motore di progetti capaci di produrre benefici tangibili per la comunità. FoodBall-È tempo di recupero valorizza il ruolo dello stadio come luogo di aggregazione non solo sportiva, ma anche civica.