Auto ibrida: quanto si risparmia e come funziona

Ci sono molti vantaggi nell'utilizzo di un'auto ibrida, fra cui il risparmio su consumi, assicurazione e bollo

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Le auto ibride fanno parte di quella categoria di macchine che possono beneficiare degli incentivi statali per l’acquisto di nuovi veicoli non inquinanti. Sono tre i principali sistemi di propulsione ibrida, ognuno dei quali con le proprie caratteristiche e con i propri vantaggi e svantaggi. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in modo da orientare gli utenti nella giusta direzione in base ai propri bisogni, ma soprattutto di capire quanto si risparmia con un’auto ibrida.

Che cos’è un’auto ibrida e come funziona

Un’auto ibrida combina almeno un motore elettrico con un motore a benzina per muovere il veicolo e, come avviene nelle auto elettriche, l’energia cinetica prodotta dal sistema di frenata viene recuperata per alimentare il motore elettrico. Quest’ultimo, in alcuni modelli, fa tutto il lavoro. In altri è il motore termico a lavorare maggiormente e in altri ancora i due lavorano in sinergia.

Nelle auto ibride viene bruciata una minor quantità di carburante, e questo si traduce in un risparmio a livello di costi di carburante, meno emissioni di CO2 e, in alcuni casi, in un aumento delle prestazioni grazie all’energia elettrica. In tutti i modelli ibridi, l’energia elettrica viene erogata da un pacco di batterie ad alta tensione, che è separato dalla classica batteria a 12 volt presente sulle auto termiche.

Quali sono le tipologie di auto ibrida

Sul mercato esistono tre differenti tipologie di ibridi, che si differenziano sia per il loro funzionamento sia per i costi.

Mild hybrid (o Mmhev)

In questo caso la trazione non è mai solo elettrica. Significa quindi che l’energia prodotta o accumulata non viene utilizzata per far muovere le ruote. Questi veicoli ibridi utilizzano un piccolo motore elettrico per aiutare lo sforzo del powertrain tradizionale con la partenza da fermo, nei cambi di velocità e nella gestione dei sistemi di bordo.

In realtà parlare di mild hybrid è ancora troppo generico, dato che esistono tre sottocategorie che si differenziano per il voltaggio della rete elettrica. La prima e meno costosa è la 12 Volt, la seconda è la 22,5 Volt, mentre l’ultima e più costosa ha un sistema a 48 Volt, e dispone di una piccola batteria agli ioni di litio.

Full hybrid (o ibridi puri)

Sono i più comuni sul mercato e sono stati introdotti per la prima volta da Toyota nel 1997 con la Prius. In questa tipologia di veicoli il propulsore ibrido è composto da un motore termico e da un’unità elettrica. Entrambi muovono l’auto contemporaneamente, ma è anche possibile viaggiare solo in elettrico anche se per pochi chilometri consecutivi.

Oltre alla marcia in modalità 100% elettrica, e quindi a emissioni zero, il vero vantaggio delle auto full hybrid è che, soprattutto in città, c’è una continua alternanza tra l’elettrico e il termico. Le continue decelerazioni e frenate, oltre a ricaricare il motore elettrico, permettono di tenere spento il motore termico per buona parte del viaggio.

Plug-in hybrid

Un ibrido plug-in migliora il concetto di ibrido convenzionale con un pacco batteria molto più grande che, come quello delle auto elettriche, deve essere completamente ricaricato utilizzando una fonte di energia esterna, sia essa domestica, o delle classiche colonnine di ricarica. Questa maggiore quantità di energia immagazzinata è come un serbatoio più grande di benzina e, a differenza delle full hybrid, permette una guida prolungata con il solo motore elettrico.

A seconda del modello si possono percorre dai 24 km agli 88 km. Se si ricarica completamente il veicolo durante la notte e gli spostamenti giornalieri sono brevi, è possibile viaggiare solo in elettrico. Se si esaurisce l’autonomia della batteria elettrica, fino alla nuova ricarica completa, il sistema di trazione si trasforma in una full hybrid.

Le plug-in hybrid, oltre ad essere le più costose delle tre tipologie di auto ibride, sono anche molto più pesanti e, quando si esaurisce la carica della batteria e si viaggia solo con il motore termico, i consumi di carburante sono maggiori. Va però anche detto che il loro valore si mantiene nel tempo e quindi anche un’eventuale rivendita è più vantaggiosa rispetto ad altri modelli.

risparmio auto ibrida batteria
Come risparmiare con un’auto ibrida?

Quanto si risparmia con un’auto ibrida

Grazie all’alternanza tra il motore termico e quello elettrico, le auto ibride hanno un consumo di carburante inferiore. Va da sé che, a seconda della tipologia di ibrido esistono grandi differenze, ma è comunque possibile parlare di qualche dato.

I modelli mild hybrid garantiscono un risparmio di carburante tra l’8 e il 15%, quelle full hybrid tra il 20% e il 50%, mentre le plug-in hybrid, grazie alla loro capacità di viaggiare per molti chilometri con il solo motore elettrico, permettono di compiere brevi viaggi senza usare la benzina, arrivando anche a non spendere niente, in base al tipo di alimentazione che si sceglie.

Ipotizzando di percorrere 15 mila chilometri all’anno, si pagano in media circa 480 euro in meno per il carburante, 100 euro in meno per la manutenzione e ulteriori 200 euro per l’assicurazione. Le auto ibride permettono in molte regioni di non pagare il bollo e possono accedere gratuitamente alle zone a traffico limitato. Insomma si possono risparmiare circa 1.000 euro all’anno scegliendo questa tecnologia.

Quanto costano le auto ibride: le differenze

L’offerta di auto ibride sul mercato è davvero variegata, ed è difficile dire quale sia il prezzo medio per una categoria di veicoli così eterogenea. In generale possiamo dire che, a parità di potenza, le auto ibride costano più di quelle a benzina e Diesel.

  • Per un’auto mild hybrid di pari prestazioni, il prezzo è compreso tra i 1.500 euro e i 2 mila euro in più.
  • Per un’auto full hybrid o plug in di pari prestazioni, il prezzo è mediamente compreso tra i 2.500 euro e i 3 mila euro in più, ma si può arrivare a cifre ancora maggiori per i modelli di lusso.

Le auto ibride meno costose in Italia partono da un prezzo di listino di circa 15 mila euro. Si tratta della Fiat Panda, della Lancia Ypsilon e della Fiat 500.