L’alta moda sposa il cotone sostenibile, nuovo progetto in Puglia

Il progetto "Apulia Regenerative Cotton Project" è realizzato con la fashion task force della Sustainable Markets Initiatives e con la Circular Bioeconomy Alliance

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Nuovo progetto di Giorgio Armani che si caratterizza per essere Made in Italy, improntato alla sostenibilità e alla sicurezza per la salute delle persone e dell’ambiente. Attraverso l’introduzione di regole innovative, green e all’avanguardia nel settore della moda, il marchio si propone di superare le critiche rivolte spesso alle sue politiche e azioni poco sostenibili. La novità più interessante di questo progetto è rappresentata dal cotone sostenibile Made in Puglia, che potrebbe apportare un notevole impulso al mondo della moda.

L’alleanza per la sostenibilità ambientale

Il Gruppo Armani si è unito alla Fashion Task Force della Sustainable Markets Initiative e alla Circular Bioeconomy Alliance per lanciare il progetto Apulia Regenerative Cotton. Questa iniziativa, ideata per produrre cotone sostenibile attraverso la coltura agroforestale, si concentrerà nella regione della Puglia. Il progetto è coordinato dall’Istituto Forestale Europeo (EFI), in collaborazione con il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e per l’analisi dell’Economia Agraria (CREA) e Pretaterra.

Il progetto Apulia Regenerative Cotton Project

Il progetto pilota Apulia Regenerative Cotton Project, è un’iniziativa volta allo sviluppo di un campo sperimentale di cotone attraverso l’adozione di un sistema colturale rigenerativo. Questo progetto rappresenta una delle prime esperienze del suo genere in Italia e si propone di testare e valutare in modo scientifico nuovi metodi per una produzione sostenibile di cotone.

L’obiettivo del progetto del gruppo Armani è dimostrare che è possibile promuovere una nuova cultura all’interno dell’industria della moda, favorendo l’aumento della diversità del paesaggio, la fertilità del suolo, il risparmio idrico e i servizi ecosistemici legati alla biodiversità. Grazie all’implementazione di sistemi agroforestali, sarà possibile produrre cotone con un impatto ambientale ridotto. Tale approccio si configura come un sistema innovativo e all’avanguardia per promuovere la sostenibilità nel mondo della moda.

I consumatori esprimono con forza la necessità di una svolta anche nel settore del cotone, e il gruppo Armani risponde concretamente a questa richiesta, cercando di offrire una materia prima sicura, sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Apulia Regenerative Cotton Project rappresenta un’importante iniziativa per raggiungere un approccio più sostenibile nel settore della moda, con l’obiettivo di conciliare l’eccellenza e il lusso con una produzione responsabile e “green”.

Una moda rigenerativa e sostenibile

“Nella moda – afferma Giorgio Armani – il punto di partenza è la materia stessa: il mio processo di design prende vita attraverso la selezione dei tessuti. È stato proprio sperimentando e utilizzando tessuti non convenzionali che ho apportato una rivoluzione nell’ambito della moda. Tuttavia, l’industria tessile rappresenta una delle attività produttive più impattanti per il nostro pianeta, un problema che non possiamo ignorare.”

“Pertanto, il nostro impegno come prestigiosa casa di moda italiana è quello di promuovere un cambiamento positivo mediante lo sviluppo di un cotone rigenerativo agroforestale. L’idea di una moda rigenerativa, che una volta era considerata utopica, sta finalmente assumendo contorni concreti”, ha dichiarato Armani.

Impegno per la moda sostenibile e l’ambiente

Il Gruppo Armani si dedica alla difesa del pianeta e alla promozione della sostenibilità. Armani Exchange, in particolare, si impegna a utilizzare esclusivamente tessuti e materiali riciclati e di origine organica nelle sue collezioni. L’obiettivo dell’Armani Sustainability Project e di altri progetti legati all’ambiente è ridurre gli sprechi, il consumo di acqua e le emissioni di CO2. Questi tre pilastri potrebbero cambiare il futuro della moda e dell’ambiente stesso, promuovendo l’uso responsabile e consapevole delle risorse e l’adozione di processi più sostenibili.

Un’opportunità per l’agricoltura locale

Secondo il Gruppo Armani, la Puglia gode di un clima mite ideale per la coltivazione di diverse colture agricole. Con l’obiettivo di ripristinare una tradizione secolare, la regione meridionale si prepara a reintrodurre la coltivazione del cotone, risalente al XII secolo.

Il progetto è stato avviato lo scorso maggio con la piantagione iniziale di cotone su un ettaro di terreno. A partire dal 2024, la coltivazione si estenderà gradualmente fino a coprire un’area agricola totale di cinque ettari.

Nel corso dei prossimi cinque anni, il sito agricolo in Puglia diventerà uno dei primi esperimenti sul campo in Europa per testare il cotone agroforestale, utilizzando specie arboree alternative e pratiche rigenerative.

L’intero progetto sarà condotto con un approccio scientifico, mediante rapporti regolari che valuteranno la qualità e le proprietà del cotone coltivato in modo biologico in Puglia. Questo rappresenta un’opportunità unica per l’agricoltura locale e potrebbe aprire nuove prospettive per il settore tessile nella regione.