Destination Earth: il gemello digitale della Terra che usa l’AI per monitorare l’impatto dell’uomo sull’ambiente

Affrontare il cambiamento climatico richiede soluzioni innovative. L'intelligenza artificiale e DestinE promettono un futuro sostenibile

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Alessandro Mariani

Giornalista

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Pubblicato: 28 Aprile 2024 10:00

Oltre ai cambiamenti climatici, ci sono numerosi altri problemi legati all’impatto umano sul nostro pianeta, e uno dei più evidenti è l’aumento dell’anidride carbonica globale (CO2), che è cresciuta di oltre il 50% tra il 1990 e il 2012. Affrontare questo problema richiede soluzioni intelligenti e innovative. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi di sostenibilità senza compromettere altri settori cruciali, come l’economia, è essenziale sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale (AI), utilizzandola, ad esempio, per dare vita ad un gemello digitale del nostro Pianeta (Digital Twin), che ci permetta di studiare, capire e anticipare i cambiamenti che lo stanno affliggendo.

L’aumento della CO2 è attribuibile principalmente alla produzione e al consumo di beni e servizi, i quali portano con sé un costo ambientale significativo, spesso espresso attraverso l’emissione di CO2 durante la produzione di energia e altre attività. Tuttavia, l’analisi condotta dall’EDF (Fondo Europeo per la Difesa Ambientale) rivela ulteriori complessità: gli allevamenti intensivi emettono metano, mentre alcune colture producono gas ad alto impatto climatico, come l’ossido di azoto.

L’AI: guida verso soluzioni intelligenti per la sostenibilità ambientale

Secondo uno studio condotto dall’EDF, le risaie ad allagamento intermittente possono emettere fino a 45 volte più ossido di azoto rispetto alle risaie continuamente allagate, che tendono a emettere principalmente metano. Questo suggerisce che l’agricoltura del riso possa avere un impatto climatico doppio rispetto a quanto precedentemente stimato, evidenziando la complessità delle sfide che dobbiamo affrontare. L’intelligenza artificiale dunque può svolgere un ruolo chiave nel contribuire a ridurre i consumi e comprendere i veri costi ambientali delle nostre azioni. Attraverso l’analisi dei dati, può aiutare a identificare sprechi e inefficienze, fornendo una panoramica dettagliata delle nostre attività e dei loro impatti sull’ambiente, anche sulle risaie, ad esempio. Inoltre, l’AI può essere impiegata per ottimizzare le produzioni e i trasporti, riducendo l’impatto ambientale delle nostre attività industriali. Creare modelli predittivi avanzati può aiutare a prevenire sprechi eccessivi e garantire una gestione più efficiente delle risorse.

Un’altra area in cui l’AI può fare la differenza è nella ricerca di soluzioni a impatto zero e nell’impulso verso un’economia circolare. Attraverso l’analisi dei dati e l’apprendimento automatico, è possibile identificare nuove opportunità per riciclare materiali e ridurre l’uso di risorse naturali. Infine, l’AI può essere utilizzata per sviluppare nuovi materiali più sostenibili, come imballaggi biodegradabili o celle solari più efficienti. Queste innovazioni possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività industriali e promuovere una maggiore sostenibilità a livello globale.

DestinE: la nascita di un mondo digitale della Terra realizzato con l’AI

Nel panorama delle iniziative europee per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico utilizzando l’AI, si distingue DestinE “Destination Earth”, un progetto che si prefigge di mettere in orbita un nuovo pianeta. Tuttavia, questo pianeta è digitale, una replica perfetta della Terra, destinata a rivoluzionare il modo in cui monitoriamo e prevediamo gli eventi naturali e le attività umane in relazione ai cambiamenti climatici.

Il percorso verso l’operatività di Destination Earth è iniziato nel 2024, secondo una tabella di marcia definita con cura dalla Commissione Europea. Quest’anno segna l’inizio della fase operativa del progetto, con il supporto di molti partner: l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), il Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Raggio (Ecmwf) e l’Organizzazione Europea per lo Sfruttamento dei Satelliti Meteorologici (Eumetsat). Con un finanziamento iniziale di 150 milioni di euro, provenienti dal programma Digital Europe, si aprono le porte alla seconda fase, incentrata sull’avvio delle operazioni cruciali.

Collaborazione europea per dare vita a un gemello digitale della Terra con l’AI

Al centro di questo progetto rivoluzionario si colloca la piattaforma gestita dall’Esa, che fungerà da fulcro per una serie di strumenti decisionali, applicazioni e servizi basati su un sistema cloud aperto e sicuro. Fondamentali sono anche il ‘Data Lake’ di Eumetsat e il ‘Digital Twin Engine’, l’infrastruttura software che darà vita alla replica digitale della Terra. I due ‘digital twin’ sviluppati dall’Ecmwf, uno sui rischi meteorologici e geofisici e l’altro sull’adattamento ai cambiamenti climatici, rappresentano una fusione senza precedenti di osservazioni in tempo reale e modelli predittivi.

L’approccio europeo alla creazione di un gemello digitale della Terra promette di rivoluzionare la nostra capacità di comprendere e rispondere ai fenomeni meteorologici estremi e ai cambiamenti climatici. Attraverso DestinE, si sbloccherà un potenziale senza precedenti in termini di precisione, dettaglio locale e velocità di accesso alle informazioni. Con la prospettiva di sviluppare ulteriori ‘digital twin’ entro i prossimi tre anni, l’obiettivo ultimo resta quello di integrare tutti questi elementi in un unico gemello digitale entro il 2030, delineando così una nuova frontiera nella nostra comprensione e gestione del pianeta Terra.

Le sfide e gli interrogativi sull’AI per la realizzazione di un gemello digitale della Terra

La realizzazione di un universo digitale così complesso e ambizioso richiederà un impegno senza precedenti da parte delle istituzioni europee e dei loro partner. È una sfida che va ben oltre la semplice creazione di una replica digitale della Terra; si tratta di un tentativo audace di unire dati provenienti da molteplici fonti e discipline, al fine di offrire una panoramica completa e dettagliata del nostro pianeta. La trasformazione digitale proposta da DestinE non si ferma alla mera osservazione; mira piuttosto a fornire strumenti e informazioni che possano guidare azioni concrete per affrontare le sfide ambientali che ci circondano.

Ci sono, però, anche interrogativi e sfide da affrontare. La gestione e la sicurezza dei dati, ad esempio, rappresenta una preoccupazione fondo in un progetto di questa portata. È necessario garantire che le informazioni raccolte ed elaborate siano protette da minacce esterne e utilizzate in modo responsabile per il bene comune. Inoltre, il coinvolgimento e la partecipazione degli stakeholder, compresi governi, aziende e la società civile, saranno cruciali per garantire che DestinE sia un progetto inclusivo e sostenibile, capace di rispondere realmente alle esigenze e alle sfide del nostro tempo. L’avvento di DestinE segna un importante passo avanti nella nostra ricerca di soluzioni innovative per affrontare i cambiamenti climatici e proteggere il nostro pianeta. È un segnale chiaro dell’impegno dell’Unione Europea verso la transizione verde e digitale, e un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per il bene comune. Tuttavia, il successo di questo progetto dipenderà dalla nostra capacità di affrontare le sfide in modo collaborativo e responsabile, garantendo che i benefici della sua realizzazione siano condivisi da tutti e che il nostro pianeta possa continuare a prosperare per le generazioni a venire.