Tasse, stralcio delle cartelle: novità sulle soglie della pace fiscale

Dialogo in corso nella maggioranza per tracciare le linee della pace fiscale con la Lega che spinge per uno stralcio dell'80%

Cancellazione di tutti debiti col Fisco fino a mille euro, saldo e stralcio delle cartelle esattoriali con tetto di tremila euro e pagamento a rate sopra questa soglia ma in ogni caso per le pendenze notificate non dopo il 2016. Il piano sulla pace fiscale comincia a prendere forma ma le trattative tra le forze di maggioranza sono ancora in corso, in particolar modo sulle soglie del saldo e stralcio. La Lega vorrebbe portare la somma da cancellare fino all’80% del debito, mentre la premier vorrebbe mantenere questa quota non oltre la metà dell’importo dovuto allo Stato.

Tasse, stralcio delle cartelle: il piano sulla pace fiscale

Il punto sul quale i partiti al governo sembrano concordare è l’anno entro il quale stralciare le cartelle: il maxi-condono riguarderà infatti tutte gli atti notificati entro il 2016. 

Per quanto riguarda i debiti entro i mille euro l’esecutivo starebbe valutando insieme all’Agenzia delle entrate una cancellazione automatica. Si tratterebbe di decine di milioni di cartelle abbuonate, per le quali cittadini, imprese e professionisti non dovrebbero fare nemmeno richiesta (qui avevamo parlato della rottamazione delle cartelle entro i mille euro allo studio del governo).

Buona parte di questi importi riguardano le multe stradali che secondo una stima dell’ufficio studi della Cgia di Mestre aggiornata al 2017, dovrebbero pesare per ancora un miliardo di euro non incassato, su un valore di 2,6 miliardi di sanzioni comminate, dei quali solo il 40,8% riscossi, il 32% al sud e il 33% al centro.

Il debito fiscale comprende tutte le contravvenzioni dal 2010, anno in cui è datato l’ultimo grande condono. Quando le multe automobilistiche finiscono poi dentro le cartelle, il loro importo iniziale aumenta del 50% e vengono accresciute dagli interessi pari all’8% ogni semestre.

Considerando tutto il valore complessivo di queste cartelle sfiora i due miliardi di euro, al quale lo Stato sceglie di rinunciare per non bloccare la macchina della riscossione con debiti spesso inesigibili.

Tasse, stralcio delle cartelle: le soglie sul saldo e stralcio

Se sugli importi medio-bassi all’interno del governo la linea è pressoché fissata, discorso diverso per i ruoli con un valore complessivo tra i mille e i 3mila euro (qui avevamo parlato della pace fiscale come uno dei punti principali del programma di centrodestra).

Da un parte la premier Meloni vuole mantenere la soglia tra la somma da saldare e quella da stralciare sul 50% in modo da evitare il più possibile di dare alla pace fiscale la parvenza di un condono.

Dall’altra la Lega di Matteo Salvini vorrebbe spingersi fino all’80% dell’importo cancellato incassando soltanto il restante 20. In entrambe le soluzioni allo studio, sottraendo dal conto anche sanzioni e interessi.

Sempre secondo le ipotesi sul tavolo del governo, sopra la cifra dei 3mila euro dovrebbe essere concesso il pagamento rateizzato e in questo caso potrebbero essere incluse anche le cartelle prima del 2016 e sempre al netto di interessi e sanzioni, ma con un importo incrementato di una percentuale che dovrebbe essere tra il 5% e il 10%.

Nell’operazione all’esame del governo dovrebbe rientrare infine anche la riapertura della cosiddetta “Rottamazione ter” per i contribuenti che hanno debiti con l’Agenzia delle Entrate compresi tra il primo gennaio 2020 e il 31 dicembre 2017 e che non hanno rispettato la scadenza delle rate.

Si tratta di circa 532 mila debitori ai quali il governo starebbe pensando di concedere altri cinque anni per saldare il dovuto in più soluzioni, con rate che saranno però maggiorate del 5%.