Isa 2024, pronte le regole per il regime premiale del periodo d’imposta 2023

L'Agenzia delle Entrate con un recente provvedimento ha approvato le regole per il regime premiale Isa 2024. Introdotti nuovi punteggi e alcune eccezioni

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il regime premiale per gli Isa 2024 – relativi al periodo d’imposta 2023 – è stato rinnovato. I contribuenti possono fruire di una serie di vantaggi e agevolazioni fiscali nel caso in cui dovessero presentare dei profili di affidabilità tributaria elevati. Il via libera è arrivato dal provvedimento n. 205127 del 22 aprile 2024 firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate. Attraverso questo documento sono stati individuati i livelli di affidabilità che permettono ai contribuenti di poter accedere al regime premiale, così come è stato previsto direttamente dal comma 11 dell’articolo 9-bis del Decreto Legge n. 50/2017.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo in cosa consiste l’approvazione del regime premiale degli Isa 2024 da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Isa 2024, approvato il regime premiale

Anche per il periodo d’imposta 2023 sono stati rinnovati i vantaggi e le agevolazioni fiscali previste per contribuenti Isa. Almeno per quelli che hanno degli elevati profili di affidabilità. La novità arriva con il provvedimento n. 205127/2024 dell’Agenzia delle Entrate, che è stato diffuso il 22 aprile 2024, attraverso il quale sono stati sostanzialmente individuati i livelli di affidabilità che permettono ai contribuenti Isa di poter accedere al regime premiale. Ricordiamo che questa opportunità è stata introdotta attraverso il comma 11 dell’articolo 9-bis del Decreto Legge n. 50/2017.

Entrando un po’ più nello specifico del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, il documento, sostanzialmente, si riferisce alle ultime modifiche che sono state apportare al citato comma 11 dell’articolo 9-bi del DL n. 50/2023 dall’articolo 14 del DLGS n. 1/2024 – anche noto come Decreto Adempimenti – che ha introdotto le seguenti novità:

  • per la compensazione dei crediti inferiori a 70.000 euro per l’Iva e 50.000 euro per IRAP e imposte dirette è previsto l’esonero del visto di conformità;
  • per i rimborsi inferiori a 70.000 euro annui è previsto l’esonero dall’apposizione del visto di conformità o della garanzia;
  • viene esclusa l’applicazione della disciplina delle società non operative prevista dall’articolo 30 della Legge n. 724/1994;
  • sono stati esclusi gli accertamenti che si basano su delle semplici presunzioni;
  • i termini di decadenza per le attività di accertamento sono anticipati di almeno un anno;
  • viene esclusa la determinazione sintetica del reddito complessivo. L’esenzione si applica nel caso in cui quello accertabile non ecceda i due terzi il reddito dichiarato.

Isa 2024, le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate

Sostanzialmente cosa cambia per i contribuenti Isa? Uno schema delle novità arriva proprio dal provvedimento emanato dall’Agenzia delle Entrate. Entrando nel dettaglio, soffermandosi sul primo punto – relativo all’esonero dal visto di conformità per la compensazione dei crediti – sono previste sostanzialmente due diverse ipotesi, che portano ad ottenere il beneficio in maniera graduale, in base al punteggio Isa ottenuto.

Punteggio Isa: 9

La prima ipotesi prevede che sia possibile accedere al beneficio solo e soltanto se si ottiene un punteggio Isa pari a 9 per il periodo d’imposta 2023. Oltre che per l’indicazione di altri componenti positivi che sono relativi:

  • a una eventuale compensazione dei crediti inferiori a 70.000 euro l’anno, che risultino dalla presentazione della dichiarazione Iva 2024;
  • a una compensazione del credito Iva infrannuale che deve essere di importo inferiore a 70.000 euro all’anno, che venga maturata nel corso dei primi tre trimestri del periodo d’imposta 2025;
  • a una eventuale compensazione dei crediti d’imposta inferiore a 50.000 euro l’anno. Questo importo deve risultare dalla dichiarazione annuale relativa al periodo d’imposta 2023 per le imposte dirette e per l’IRAP.

Punteggio Isa: 8

La seconda ipotesi che permette l’accesso alle agevolazioni fiscali, sostanzialmente, risulta essere subordinata all’ottenimento di un punteggio Isa inferiore a 9 ma pari a 8. Questo risultato è connesso all’applicazione degli Isa in relazione al periodo d’imposta 2023. Anche in questo caso si possono tenere conto di altri componenti positivi, che sono determinati:

  • da una compensazione dei crediti il cui importo risulti essere inferiore a 50.000 euro all’anno. Questa cifra è determinata dalla dichiarazione annuale Iva del periodo d’imposta 2024;
  • da un’eventuale compensazione del credito Iva infrannuale, che deve essere di importo inferiore a 50.000 euro all’anno. L’importo deve essere maturato nel corso dei primi tre trimestri dell’anno d’imposta 2025;
  • da una compensazione inferiore a 20.000 euro all’anno relativa ai crediti che risultano dalla dichiarazione annuale delle imposte dirette e dell’IRAP relativa al periodo d’imposta 2023.

Esonero del visto di conformità

Per quanto riguarda il secondo punto – ossia l’esonero del visto di conformità per i rimborsi – il provvedimento emanato dall’Agenzia delle Entrate ha introdotto due diverse ipotesi, che prevedono la possibilità di ottenere gradualmente il beneficio, basandosi sul punteggio Isa che il contribuente è riuscito ad ottenere.

Disciplina delle società operative

Per quanto riguarda l’esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operativa – ossia il terzo punto – l’Agenzia delle Entrate ha condizionato questa circostanza all’attribuzione di un punteggio pari a 9 a seguito dell’applicazione degli Isa 2023.

Esclusione degli accertamenti

Il quarto punto sul quale si è soffermata l’AdE è l’esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici, che risulta essere condizionata all’attribuzione di un punteggio che deve essere pari ad almeno 8,5 dopo che sono stati applicati gli Isa relativi al periodo d’imposta 2023. Anche in questo caso beneficiando dell’effetto dell’indicazione di ulteriori componenti positivi.

Il provvedimento dell’Agenzia delle entrate ha anche chiarito quali siano i termini di decadenza per le attività di accertamento relative al periodo d’imposta 2023: sono ridotti a un anno per i contribuenti Isa che hanno un indice di affidabilità pari ad almeno 8.

In sintesi

Con un recente provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha approvato i criteri per poter accedere al regime premiale previsto per i contribuenti Isa. I criteri sono stati approvati per il 2024 – si riferiscono al periodo d’imposta 2023 – e permettono ai diretti interessati di ottenere una serie di agevolazioni

Per potervi accedere è necessario avere un punteggio di affidabilità che sia pari ad almeno 8.