Decreto Riscossione, le cartelle esattoriali si pagheranno in dieci anni. O verranno stralciate

Grazie al Decreto Riscossione le cartelle esattoriali potranno essere saldate nell'arco di dieci anni. Diventa operativo anche il loro stralcio

Pubblicato: 9 Agosto 2024 06:00

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La riforma fiscale fa un ulteriore passo in avanti. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Riscossione – più correttamente il Dlgs n. 110 del 29 luglio 2024 – che è entrato in vigore ieri, 8 agosto 2024.

Una delle principali novità che sono state introdotte attraverso il nuovo provvedimento è la possibilità di rateizzare per un periodo più lungo le cartelle esattoriali. Ma non solo: è previsto lo stralcio dei debiti che sono stati affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione dopo cinque anni. Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire come è destinata a cambiare la gestione delle cartelle esattoriali.

Con il Decreto Riscossione cambiano le cartelle esattoriali

Maurizio Leo, in qualità di viceministro all’Economia e alle Finanze aveva fatto il punto della situazione sul Decreto Riscossione subito dopo la sua approvazione, il 3 luglio 2024. In quell’occasione aveva spiegato che:

Questo provvedimento è fondamentale perché riordina tutto il sistema della riscossione dei tributi. Dobbiamo partire da alcuni dati: oggi presso agenzie entrate riscossione abbiamo un carico di cartelle di 1 miliardo 207 milioni, più di 170 milioni sono le cartelle e interessano circa 20 milioni di contribuenti il 28 per cento è stato notificato prima del 2010 e il 27 per cento tra il 2011 e il 2015.

Poco più di un mese dopo – esattamente il 7 agosto 2024 – il Decreto Riscossione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entrando in vigore l’8 agosto. Il provvedimento ha uno scopo ben preciso: andare a razionalizzare le disposizioni in materia. Per questo motivo vengono introdotte alcune novità:

  • viene introdotta, per l’Agenzia delle Entrate Riscossione, una pianificazione annuale delle attività;
  • per riuscire a salvaguardare i crediti tributari si procede con un tempestivo tentativo di notifica delle cartelle esattoriali. L’operazione verrà effettuata entro e non oltre il nono mese successivo rispetto a quello dell’affidamento del carico o nel più ampio termine che la normativa permette. Le stesse tempistiche verranno applicate per gli atti interruttivi della prescrizione e per le attività che ne conseguono e che determinano le attività di recupero.

Cartelle esattoriali: la rateazione e lo stralcio

Il Decreto Riscossione, inoltre, prevede che per la rateazione delle cartelle esattoriali ci sia un’estensione graduale dei piani a partire dal 2025. Potranno accedere a questa misura sia i contribuenti che dichiarano di essere in difficoltà economica, sia quando viene presentata l’opportuna documentazione a supporto della situazione del singolo soggetto. Attualmente i debiti, in via ordinaria, possono essere spalmati in 72 rate, mentre il piano straordinario ne prevede 120.

A partire dal 2025 è previsto lo stralcio delle cartelle esattoriali dopo 5 anni. Non siamo davanti ad un vero e proprio annullamento dei debiti. Si tratta, invece, di un discarico automatico dei ruoli affidati all’AdER, che torneranno nelle mani dell’ente creditore. I contribuenti, inoltre, avranno la possibilità di compensare eventuali rimborsi con delle somme iscritte a ruolo per importi superiori a 500 euro, interessi compresi.

È prevista l’istituzione di un’apposita commissione che possa adottare le opportune strategie per ridurre il magazzino dei ruoli affidati all’AdER nel corso degli ultimi 24 mesi.

Cartelle esattoriali: come cambia la rateazione dal 2025

Capitolo importante del Decreto Riscossione è quello relativo alla rateizzazione delle cartelle esattoriali. Le novità prenderanno il via dal prossimo anno e saranno così suddivise:

  • 2025-2026: 84 rate mensili;
  • 2027-2028: 96 rate mensili;
  • 2029-2030: 108 rate mensili;
  • dal 2031: 120 rate mensili.

Fino al 2030 compreso i contribuenti con dei problemi economici documentati, possono concordare con l’amministrazione tributaria un piano fino a 120 rate. Dal 2031 questa opportunità viene concessa a tutti i debitori, indipendentemente dalla propria posizione economica. Volendo sintetizzare al massimo sono state modificate alcune procedure per il versamento delle cartelle esattoriali. Uno dei principi sui quali si basa il Decreto riscossione prevede di:

Non alimentare la crescita dei carichi che non sfocia in niente.

Quali modifiche vengono apportate dal 1° gennaio 2025

I contribuenti in obiettive difficoltà economiche, come abbiamo accennato al paragrafo precedente, potranno ottenere una dilazione in 120 rate mensili per i piani del valore superiore a 120.000 euro già a partire dal 2025, a prescindere da quando sia stata presentata la domanda.

Per potersi vedere riconoscere la rateazione più lunga i soggetti devono essere in possesso di una serie di requisiti (che sono gli stessi già in vigore oggi):

  • per i titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati e per le persone fisiche, si dovrà far riferimento all’Isee del nucleo familiare del debitore. Oltre che all’entità del debito da rateizzare e di quello residuo eventualmente già in rateizzazione;
  • per gli altri soggetti, invece, si dovrà fare riferimento all’indice di liquidità e al rapporto tra debito da rateizzare e quello residuo che eventualmente sia ancora in rateizzazione e il valore della produzione.

Attraverso un decreto che verrà emanato a breve verranno definiti i criteri attraverso i quali verrà valutato l’Isee da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Come funziona lo stralcio delle cartelle esattoriali

Nel 2025 debutta anche lo stralcio delle cartelle esattoriali. Non siamo davanti ad una misura straordinaria, ma di un nuovo criterio attraverso il quale è introdotta la cancellazione dei crediti non riscossi dal magazzino dell’AdER.

Per quelle che verranno affidate a partire dal 1° gennaio 2025 è previsto il discarico automatico entro il 31 dicembre del quinto anno successivo. Da questa regola fanno eccezione i ruoli il cui credito risulti essere oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito ai sensi del Codice della Crisi d’impresa.

In sintesi

Dal prossimo anno si allungano le tempistiche per poter rimborsare eventuali debiti contratti con l’Agenzia delle Entrate. Gradatamente si arriverà a poter saldare le cartelle esattoriali nell’arco di 120 rate mensili, pari a 10 anni.

Sempre a partire dal prossimo anno è previsto lo stralcio delle carte esattoriali dopo cinque anni che sono state affidate all’ente riscossore.