Taglio del cuneo fiscale: aumento in busta paga ma non quanto promesso

Come cambia in realtà la busta paga dal prossimo mese di luglio? L'aumento ci sarà ma non è la cifra che è stata promessa.

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il Decreto Lavoro varato dal Governo Meloni ha introdotto importanti novità per i lavoratori dipendenti. Il nuovo taglio del cuneo fiscale e previdenziale avrà un effetto diretto sulla busta paga, ma non immediatamente. Diversamente da quanto era stato previsto in un primo momento, gli aumenti per i lavoratori dipendenti con una retribuzione fino a 35.000 euro all’anno arriveranno solo e soltanto nella seconda metà del 2023.

Ricordiamo che il nuovo taglio del cuneo fiscale, che porterà alcuni aumenti direttamente in busta paga, sono stati introdotti dal nuovo Decreto Lavoro, che è stato approvato lo scorso 1° maggio 2023: una data senza dubbio simbolica. Rispetto a quanto era stato annunciato in precedenza dallo stesso esecutivo, c’è da segnalare un’importante differenza: gli esoneri contributi, che sono stati previsti proprio dal Decreto Legge n. 48/2023, si applicheranno solo e soltanto dal prossimo mese di luglio. E non da quello di maggio.

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