Sugar Tax, potrebbe essere rimandata al 2025: scontro nel governo

La sugar tax potrebbe slittare di nuovo per evitare tensioni con Forza Italia, contraria alla tassa e alla retroattività del Superbonus. Tajani ribadisce: "Niente nuove tasse".

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

La sugar tax potrebbe essere nuovamente rinviata. Dopo un fine settimana di tensioni tra i membri del governo e della maggioranza, sembra emergere un compromesso per evitare un conflitto con Forza Italia. Il partito è fermamente contrario all’implementazione della tassa sulle bevande zuccherate a partire da luglio e intende rivedere la norma retroattiva sul Superbonus, proposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) per mitigare l’impatto sulle finanze pubbliche.

La possibilità di un nuovo slittamento della sugar tax e le modifiche alla retroattività del Superbonus restano al centro delle tensioni politiche. Forza Italia continua a spingere per evitare nuove tasse e per proteggere, a suo dire, i diritti dei cittadini, mentre il governo cerca di trovare un equilibrio tra esigenze finanziarie e politiche.

La posizione di Forza Italia

Antonio Tajani, dal palco dell’Eur durante l’apertura della campagna elettorale per le europee di Forza Italia, ha ribadito la necessità di non introdurre nuove tasse, inclusa la sugar tax. “Dobbiamo dimostrare di non essere dei fanfaroni, degli sbruffoni. Niente nuove tasse, che siano sugar o patrimoniale,” ha dichiarato Tajani, sottolineando l’importanza di mantenere gli impegni dello Stato verso i cittadini.

Forza Italia insiste affermando che la retroattività delle detrazioni del Superbonus in 10 anni e il divieto per banche e intermediari di compensare i crediti fiscali con i debiti previdenziali violino i principi dell’ordinamento tributario.

Subemendamenti in Senato

Mentre Tajani parlava, il partito ha depositato un pacchetto di subemendamenti in Senato per bloccare la retroattività delle misure. La commissione Finanza, guidata dal leghista Massimo Garavaglia, punta a chiudere l’esame entro mercoledì 15 maggio 2024, con il voto finale previsto per giovedì 16, probabilmente con la fiducia. Forza Italia propone che le detrazioni in 10 anni scattino solo dopo la conversione del decreto in legge e che le restrizioni per le banche si applichino solo ai crediti acquistati dopo tale conversione.

Coperture finanziarie e Sugar Tax

Il problema principale restano le coperture finanziarie. Per slittare lo “spalma-detrazioni” del Superbonus, servono 390 milioni di euro l’anno, che Forza Italia propone di prelevare dal fondo per gli interventi strutturali di politica economica. Tuttavia, alcune fonti indicano che questo fondo potrebbe non avere risorse disponibili.

Inoltre, Forza Italia prevede di recuperare 68 milioni di euro dallo stesso fondo per posticipare la sugar tax di altri sei mesi, evitando l’aumento dei prezzi delle bibite e la perdita di oltre 5.000 posti di lavoro nel settore, come segnalato da Assobibe.

La battaglia parlamentare

Assobibe ha inviato a politici, esponenti di governo e giornalisti un timer con il conto alla rovescia per l’entrata in vigore della sugar tax, esortando a trovare una soluzione. Nel pomeriggio del 13 maggio, il sottosegretario al Mef Federico Freni ha incontrato Garavaglia e il relatore del provvedimento, Giorgio Salvitti, per fare il punto sui circa 350 emendamenti presentati, inclusi quelli di Forza Italia. La maggior parte degli emendamenti ha ricevuto parere negativo e non si prevede che vengano accolti.

La posizione della maggioranza

La maggioranza, compreso il partito della premier Meloni, segue la questione tra Lega e Forza Italia con attenzione ma senza particolare preoccupazione per i numeri in commissione. Anche se Forza Italia dovesse convincere le opposizioni, il governo rimane fiducioso di poter gestire la situazione.