Per i debiti contratti da una società in nome collettivo – generalmente abbreviata in Snc – i soci rispondono in modo solidale ed illimitato. Al contrario, però, il creditore del socio non ha la possibilità di rifarsi sulle quote societarie per vedere sanato il proprio credito.
La normativa italiana ha delineato in modo ben preciso quali siano le responsabilità del socio sui debiti contratti dalla Snc e ha regolamentato altrettanto bene quali siano le responsabilità relative ai debiti personali e in quale modo possano andare a ledere le quote societarie.
Indice
Società in nome collettivo, debiti personali e aziendali
Definire un confine netto tra il socio e la società in nome collettivo non è facile: la Snc, infatti, non ha una personalità giuridica ed i soci rispondono in modo illimitato e solidale per le obbligazioni sociali. È necessario, però, fare una netta separazione tra i debiti che il socio ha contratto personalmente e i debiti dell’azienda.
Siamo davanti ad una distinzione molto importante, che ha delle conseguenze sulle parti coinvolte. La tipologia del credito, infatti, costringe il debitore a muoversi in modo differente nei confronti del socio debitore e degli altri soci eventualmente coinvolti.
Quando i debiti contratti hanno natura strettamente personale, non hanno alcun tipo di impatto sulla società e, soprattutto, non coinvolgono gli altri soci. Il creditore, in questo caso, non ha alcun diritto di rifarsi sulle quote societarie per soddisfare il proprio credito. Il discorso cambia quando il debito è aziendale: in questo caso ci si può rivalere su tutti i soci. I creditori hanno la possibilità di chiedere il pagamento del debito per intero ad ogni singolo socio. Ovviamente il creditore prima di potersi rivalere sul patrimonio personale dei soci deve tentare di recuperare il proprio credito dalla società. Nel caso in cui questa dovesse essere inadempiente spetterà ai soci provvedervi illimitatamente.
I soci, tra l’altro, sono responsabili per le obbligazioni societarie. Cosa significa tutto questo? Nel caso in cui l’azienda non dovesse pagare le imposte, il Fisco potrà bussare alla porta dei singoli soci per chiedere soddisfazione del proprio credito.
Debito personale del socio
Il socio risponde in prima persona dei debiti che ha contratto personalmente. In nessun caso il creditore può coinvolgere la società in nome collettivo. Questo significa che, almeno da questo punto di vista, la snc non corre alcun tipo di rischio. A fornire alcuni chiarimenti su questo argomento ci ha pensato l’articolo 2305 del Codice Civile, il quale prevede che:
Il creditore particolare del socio, finché dura la società, non può chiedere la liquidazione della quota del socio debitore.
L’unica possibilità che hanno i creditori è di chiedere la messa in liquidazione della società: si possono opporre alla prosecuzione del rapporto sociale dopo che lo statuto o l’atto costitutivo della Snc siano scaduti. L’impedimento per i creditori rimane in vigore fino alla scadenza naturale della società.
Quali tutele hanno i creditori
Fatte queste premesse i creditori, ad ogni modo, hanno una serie di tutele e hanno la possibilità di far valere i propri diritti. L’articolo 2270 del Codice Civile prevede espressamente che:
Il creditore particolare del socio, finché dura la società, può far valere i suoi diritti sugli utili spettanti al debitore e compiere atti conservativi sulla quota spettante a quest’ultimo nella liquidazione. Se gli altri beni del debitore sono insufficienti a soddisfare i suoi crediti, il creditore particolare del socio può inoltre chiedere in ogni tempo la liquidazione della quota del suo debitore. La quota deve essere liquidata entro tre mesi dalla domanda, salvo che sia deliberato lo scioglimento della società.
Quando si viene a creare questa situazione, il patrimonio della società di persone è sostanzialmente al sicuro, perché viene considerato autonomo, in quanto destinato a coprire i costi dell’esercizio dell’impresa. Gli unici creditori che lo possono attaccare sono quelli della società, ma impermeabile alle eventuali richieste dei creditori particolari del socio.
La tutela è tanto forte che in caso di debito del socio, gli eventuali aventi diritto non possono chiedere la liquidazione della società, almeno fino a quando è attiva. Il creditore, ad ogni modo, può far valere i propri diritti sugli eventuali utili che spettano al socio debitore.
Snc, chi risponde dei debiti contratti
Il discorso inizia a cambiare nel caso in cui a contrarre un debito sia la società in nome collettivo. Quando il legale rappresentante della stessa contrae un debito – un mutuo, un finanziamento od un qualsiasi prestito – e l’azienda non dovesse pagare le rate nei tempi e nei modi previsti dal contratto, la banca (o, comunque vada, l’ente che ha emesso il finanziamento) ha la possibilità di rivalersi su tutti i soci per le rate che non sono state pagate.
Anche quando il debito è stato contratto da uno solo dei soci – in qualità di legale rappresentante dell’azienda – a rispondere è l’intera compagine societaria: tutti diventano responsabili in modo solidale. In automatico.
Quali responsabilità ha un socio di una Snc
Da quello che abbiamo potuto capire fino a questo momento il socio di una Snc risponde con il proprio patrimonio delle obbligazioni dell’azienda. In altre parole, quando quest’ultima ha un debito lo ha anche il socio, che rischia che i propri beni personali possano essere pignorati.
Abbiamo voluto sottolineare nuovamente questo caratteristica, perché anche i nuovi soci rispondono dei debiti contratti in passato dalla società in nome collettivo. Con la sentenza n. 2435/19 la Corte di Cassazione ha messo in evidenza quanto segue: il soggetto che dovesse entrare a far parte di una snc già costituita, risponde con gli altri soci per le obbligazioni anteriori alla sottoscrizione della sua quota. Come tutti gli altri è soggetto al pignoramento per i debiti che sono stati contratti dal momento in cui è entrato.
C’è un modo per togliersi la responsabilità dei debiti?
La domanda che in molti si pongono, a questo punto, è se sia possibile togliersi da una situazione che mette a rischio il proprio patrimonio personale. Le strade da percorrere sono tre:
- recedere dalla qualità di socio;
- cedere la propria quota ad un terzo soggetto;
- trasformare la Snc in una società di capitali.
Qualsiasi strada venga intrapresa deve permettere ai creditori di tutelare i propri interessi. Questi, infatti, potrebbero manifestare il proprio dissenso all’eventualità che un socio illimitatamente responsabile se ne vada. Senza questo via libera, i soci e gli ex soci dovranno continuare a garantire la copertura del debito.